Sant'Antonio di Gallura (Sant'Antoni di Gaddhura in gallurese[3], Sant'Antòni de Calanzànos in sardo) è un comune italiano di 1 481 abitanti[1] della provincia di Sassari, nella subregione storica della Gallura.
Sant'Antonio di Gallura comune | |||
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(IT) Sant'Antonio di Gallura (SDN) Sant'Antoni di Gaddhura | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Carlo Duilio Viti (lista civica) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 26-10-2020) | ||
Territorio | |||
Coordinate | 40°59′31.02″N 9°18′06.22″E | ||
Altitudine | 354 m s.l.m. | ||
Superficie | 81,69 km² | ||
Abitanti | 1 481[1] (31-8-2020) | ||
Densità | 18,13 ab./km² | ||
Frazioni | Priatu | ||
Comuni confinanti | Arzachena, Calangianus, Luras, Olbia, Telti | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 07030 | ||
Prefisso | 079 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 090085 | ||
Cod. catastale | M276 | ||
Targa | SS | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | ||
Nome abitanti | (IT, SDN) santantonesi | ||
Patrono | sant'Antonio Abate | ||
Giorno festivo | 17 gennaio / Ultima domenica di settembre | ||
Cartografia | |||
![]() nella provincia di Sassari | |||
Sito istituzionale | |||
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Il territorio comunale è situato su una collina di 357 metri di altitudine ed è circondato da profonde vallate e boschi di querce che ne fanno un paese di tradizione agropastorale. Comprende la parte orientale del lago artificiale Liscia.
Si può dedurre che l'uomo era presente nel territorio santantonese già durante l'età prenuragica. Le campagne di Sant'antonio sono contigue a quelle di Luogosanto, Olbia e Arzachena, luoghi nei quali sono stati riportati alla luce monumenti funerari risalenti a quell'epoca. Varie zone del territorio santantonese si rifanno al nome nuraghe: Lu Nurachéddu località posta in Campu d'idda, Lu Mònti di lu Naràcu una prominenza ai margini del centro abitato e Monti di Lu Naracu un colle a 5 km dal paese.
Pare infatti che alle falde della prominenza granitica di Lu Naracu, un tempo, forse in età nuragica sorgesse un nuraghe del quale si è persa oggi ogni traccia ma che lascia posto alla scoperta in via Pergolesi di un fondamento a pianta circolare e di reperti vari attribuiti ad un centro demico che forse aveva in suo fulcro religioso nell'antica chiesa di Sant'Andrea. Poco lontana dal centro cittadino, è presente anche una muraglia megalitica.
La nascita di Sant'Antonio risale solo ai primi del Novecento. Agli inizi degli anni cinquanta il centro abitato aveva una popolazione di circa 750 abitanti. Numerose famiglie, sparse nelle campagne limitrofe, si erano trasferite nel nascente paesino, sorto attorno alla chiesa ubicata nel territorio del comune di Calangianus. Il piccolo centro ha ottenuto nel 1979 la sua autonomia dal vicino paese di Calangianus, assieme al piccolo paesino di Priatu.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Sant'Antonio di Gallura sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 ottobre 2000.[4]
«Stemma semitroncato partito: il primo, di azzurro, al gallo ardito, policromo al naturale, sostenuto dal colle all'italiana, d’oro, fondato sulla linea di partizione; il secondo, di rosso, a due stelle di otto raggi, d'oro, ordinate in palo; il terzo, d'oro, alla quercia da sughero, di verde, fustata al naturale, nodrita nella pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di azzurro.
Abitanti censiti[5]
Secondo i dati ISTAT la popolazione straniera residente al 31 dicembre 2009 era di 160 persone (79 maschi e 81 femmine). Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:
Il dialetto parlato a Sant'Antonio è il gallurese.
L'economia è basata sull'agricoltura, l'allevamento e l'estrazione del sughero, ma sono assai numerosi coloro che si spostano, in particolar modo nei periodi estivi, nei comuni limitrofi di Arzachena e Olbia per un lavoro stagionale nell'industria turistica.
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Il territorio comunale è attraversato dalla ferrovia Sassari-Tempio-Palau, linea utilizzata in questo tratto sino al 1997 per i servizi di trasporto pubblico e successivamente per esclusivi impieghi turistici legati al Trenino Verde. Tre gli impianti ferroviari presenti nel comune: la stazione di Sant'Antonio e le fermate di Rio Piatto e di Lago del Liscia.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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6 giugno 1993 | 27 aprile 1997 | Tonina Luciano | DC | Sindaco | [6] |
27 aprile 1997 | 13 maggio 2001 | Tonina Luciano in Farina | liste civiche di centro-sinistra | Sindaco | [7] |
13 maggio 2001 | 28 maggio 2006 | Angelo Pittorru | lista civica | Sindaco | [8] |
28 maggio 2006 | 30 maggio 2010 | Benito Scanu | lista civica | Sindaco | [9] |
30 maggio 2010 | 31 maggio 2015 | Angelo Pittorru | lista civica "Sant'Antonio Cambia" | Sindaco | [10] |
31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Carlo Duilio Viti | lista civica "Sant'Antonio Cambia" | Sindaco | [11] |
26 ottobre 2020 | in carica | Carlo Duilio Viti | lista civica "Sant'Antonio Cresce" | Sindaco | [12] |
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