Attestato come comune autonomo già nel XII secolo[1], la località di "Roena" era un piccolo villaggio agricolo di antica origine della Pieve di Zezio, citata negli annessi agli Statuti di Como del 1335 come il comune di incaricato della manutenzione del tratto di via Regina compreso tra un cantone di un certo muro e il capo del "pontis de Brezia versus Cardinam"[2].
Nel 1419 furono concesse a Rovenna la cittadinanza comasca e i rispettivi privilegi[2].
Compresa nella Pieve di Zezio anche nel XVI secolo, nel 1652 Rovenna faceva invece parte delle cosiddette "Cinque terre unite alla città di Como"[2].
Nel 1731 i comuni di Rovenna e Urio furono concessi in feudo alla famiglia dei Della Porta[2][3], che esercitarono i propri diritti feudali fino al 1784, quando Nicolò Della Porta morì senza eredi e il feudo tornò nelle disponibilità del demanio del Ducato di Milano.[4]
Sempre facente parte delle "Cinque terre", nel 1751 la competenza del comune rovennese si estendeva ai cassinaggi di Porgino, Toldino, Stomaino, Casnedo e Stimianico.[1] Nell'Ottocento, l'ultimo di quest'elenco di cassinaggi entrò temporaneamente a far parte della denominazione ufficiale del comune[1].
Un ordine di Napoleone permise a Rovenna di annettere Maslianico e Piazza, ma gli austriaci annullarono la decisione al loro ritorno nel 1815 con il Regno Lombardo-Veneto.[5]
Dopo l'unità d'Italia, il paese salì da ottocento a mille quattrocento abitanti. Fu il fascismo a decidere la soppressione del comune unendolo a Cernobbio nel 1929.[6]
A novembre 2019 un importante frana interessò un tratto di via libertà, rendendo impossibile il traffico veicolare. Immediatamente le autorità, per permettere il traffico di almeno i veicoli più piccoli, asfaltarono una stretta strada pedonale e la resero a senso unico alternato con controllo del traffico da parte di due movieri. Successivamente ad inizio dicembre 2019 fu installato un ponte Bailey con traffico regolato da due semafori posti rispettivamente in località Toldino-Gatto nero e in località Casnedo.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Esterno della chiesa di San Michele
È situata a Rovenna la chiesa prepositurale di San Michele Arcangelo.
La chiesa è dotata di 5 campane in Si2 fuse dalla ormai chiusa ditta Barigozzi di Milano. Le campane funzionano con un programmatore dell'azienda AEI di Perego & C.
La Chiesa di Rovenna è conosciuta per la sua croce risalente all'XI secolo. La "Croce di Rovenna" secondo alcuni è rimasta fino alla seconda metà dell'Ottocento su una colonna all'esterno della chiesa, ma diverse persone mettono in dubbio questo fatto. Ora è custodita in un luogo non accessibile ai fedeli e viene esposta e portata in processione solo nelle solennità. Durante la S. Messa di Papa Giovanni Paolo II venne portata ed esposta in località Lazzago.
Una immagine stilizzata della Croce di Rovenna è stata inserita nello stemma della Provincia di Como.
Interno della chiesa di San Michele
Nella frazione di Rovenna sono presenti altre chiese, cappelle e un santuario:
Chiesa Prepositurale San Michele Arcangelo, in Via Umberto I, 1
Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in località Toldino
Chiesa di San Carlo
Cappella di San Pietro, in località Scarone
Santuario Santa Maria Assunta (Beata Vergine del Bisbino) patrono della comunità pastorale, in vetta al monte Bisbino
Cronotassi dei parroci di Rovenna
Alberto Foppoli † (1575 - 1600)
Gabriele Torriani † (1600 - 1604)
Angelo Pagani † (1604 - 1639)
Cesare De Dotti † (1639 - 1644)
Carlo Perti † (1645 - 1681)
Defendente Perti † (1681 - 1722)
Carlo Franc. Ostinelli † (1723 - 1742)
Giov. Pietro Rezia † (1744 - 1772)
Giov. Angelo Silo † (1773 - 1782)
Francesco Porta † (1782 - 1812)
Angelo Pini † (1812 - 1845)
Giuseppe Tridi † (1846 - 1872)
Enrico Surr † (1872 - 1887)
Giovanni Carimati † (1887 - 1922)
Marco Bazzoni † (1922 - 1931)
Rizieri Giudici † (1931 - 1936)
Giulio Botta † (1936 - 1949)
Silvio Lattuada † (1949 - 1966)
Giorgio Pusterla † (1967 - 1987)
Alessandro Bonacina † (1987 - 2000)
Mario Borella (2000 - 2006)
Gaetano Biagioni (2007 - 2009)
Bruno Biotto (2009 - 2016)
Stefano Arcara (2016 - 2022)
Natalino Pedrana (dal 2022)
Cultura
Eventi
A Rovenna hanno luogo varie feste sia profane che religiose. Alcune di queste:
Mostra della zucca del basso Lario, questa festa si tiene a settembre e vengono esposte, presso le vie del paese, le zucche tipiche del posto insieme a bancarelle e vari punti di ristoro con piatti a base di zucca. L'organizzazione è a cura dell'associazione pro Rovenna
Carnevale, manifestazione per i più piccoli e non, organizzata dal Gruppo Sportivo Rovennese. La festa prevede una sfilata per le vie del paese con un carro addobbato a tema e, una volta arrivati in oratorio, il tradizionale rogo della strega con una piccola merenda. Immancabile la presenza del Corpo Musicale di Rovenna.
Sagra d'agosto, manifestazione prevalentemente culinaria organizzata verso metà agosto dal gruppo alpini Bisbino-Rovenna, con specialità gastronomiche, giochi vari e canti folkloristici.
Fiera di San Michele Arcangelo, patrono di Rovenna, si celebra il 29 Settembre insieme alla Mostra della zucca del basso Lario. In origine vi era una manifestazione a parte, dove al mattino veniva celebrata la Messa Solenne, al pomeriggio il vespro con la processione e benedizione eucaristica e venivano esposti per tutto il paese animali di ogni genere, allevati dagli abitanti di Rovenna. Al giorno d'oggi la mostra della zucca si prende un po' anche come fiera di San Michele.
Torneo di calcio a 5, manifestazione sportiva organizzata dal Gruppo Sportivo Rovennese durante l'estate. In questo torneo si sfidano diverse squadre provenienti dalle zone limitrofe di Rovenna. Gli spettatori possono anche gustare specialità alla griglia.
Castagne, Streghe e... Dintorni, ha luogo ad Ottobre, riscuote sempre un grandissimo successo. La festa è a tema streghe. Molto conosciuta nella provincia di Como ma non solo. L'antico Borgo di Rovenna, con tutte le sue corti e le sue frazioni, viene addobbato con l'aiuto degli abitanti trasformandosi completamente.
Miniolimpiadi, i bambini di Rovenna si sfidano in diverse discipline sportive, dal salto in lungo alla gara di corsa. Organizzazione a cura del Gruppo Sportivo Rovennese.
Palio delle contrade, i rioni si sfidavano in gare sportive come la corsa degli asini o il tiro alla fune. La manifestazione che era organizzata dal gruppo sportivo non si svolge più.
Numerose sono le tradizioni, alcune con il tempo anche andate perdute.
Sostituzione delle campane con grì e batirola, vecchi strumenti di legno, al venerdì e sabato santo, durante l'esclusione delle campane
Rogazioni, benedizione dei campi al mattino presto per 3 giorni di fila, nel mentre si cantavano le Litaniae Sanctorum
Via Crucis del Venerdì Santo, che partiva dalla chiesetta di Toldino e, dopo le soste per le varie stazioni, si terminava il tutto nella chiesa di San Michele.
Le processioni, che erano allietate dalla presenza dei confratelli del SS. Sacramento e dalle consorelle dell'addolorata, alcune processioni sono rimaste (come San Michele, Epifania) altre sono diventate comunitarie o abolite.
Quarant'ore, esposizione del SS. Sacramento per circa 3 giorni, terminavano con i Vespri solenni.
Incanto dei canestri, aveva luogo solitamente durante la fiera di san Michele, le persone portavano cesti da "incantare". Venivano poi venduti al miglior offerente e il ricavato veniva devoluto alla parrocchia
Corteo funebre, era usanza prima del funerale andare a prelevare la salma per portarla in chiesa processionalmente. L'ultimo corteo è stato fatto per il vecchio sacrestano della chiesa prepositurale.
Barca dei S.S. Pietro e Paolo, nella notte tra il 28 e il 29 giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo, si prepara sul davanzale della finestra un vaso di vetro di grosse dimensioni riempito con acqua, successivamente si prende un uovo e si separa il tuorlo dall'albume, quest'ultimo viene inserito nel vaso pieno d'acqua. La mattina del 29, se tutto è andato a buon fine, si potranno notare dei filamenti bianchi rappresentanti le vele della barca di S. Pietro.
Pellegrinaggio alla B.V.B., durante l'anno 1630, periodo della peste, i fedeli si recarono in processione al Santuario della Beata Vergine del Bisbino (BVB) facendo voto, se fossero stati preservati dal contagio, di ripetere il pellegrinaggio ogni primo mercoledì del mese per un anno. La Madonna del Bisbino preservò Rovenna dal contagio, e i Rovennesi rispettarono il voto che fecero. Inoltre, ogni 15 giugno tutti i fedeli Rovennesi devoti di Maria, si recano in pellegrinaggio da lei, ricordando quella protezione che essa diede.
Rosario nei rioni, è usanza, durante il mese mariano, recitare il S. Rosario in alcune corti dei parrocchiani, che allestiscono con candele e immagini della B.V.B.
Fiaccolata sul monte Bisbino, per la chiusura del mese mariano, è usanza recarsi sulla vetta del monte Bisbino facendo una piccola processione recitando il S. Rosario.
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