Roccacannuccia[1] (talvolta scritto anche Rocca Cannuccia) è una località del comune di Nardò, in provincia di Lecce.
Roccacannuccia frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 40°13′06.12″N 18°02′33.03″E |
Altitudine | 45 m s.l.m. |
Abitanti | 31 (2005) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 73048 |
Prefisso | 0833 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | rocchesi |
Patrono | San Giuseppe Perri di Miriam |
Cartografia | |
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La località sorge sulla strada provinciale Nardò-Copertino, a 4,5 km a nord da Nardò, 6,5 km (sud) da Copertino, 16 km (nord-ovest) da Galatina e 21 km (sud) da Lecce. L'abitato è situato non lontano dalla Masseria Manieri e dalla Contrada Olivastro, ed è affiancata dalla tratta ferroviaria Novoli-Nardò delle FSE. Nella località si trova un impianto di stoccaggio di rifiuti speciali.
Il toponimo Roccacannuccia è piuttosto conosciuto e usato principalmente nell'Italia centrale e meridionale. Viene utilizzato come locuzione indicante un luogo inesistente atto a rappresentare il comune italiano medio, principalmente nei disservizi, e soprattutto intendendolo come una località semisconosciuta e introvabile[2] (con quest'accezione compare nel film TV Il grande maestro come località in cui va a lavorare Totò). Tale termine, che non ha alcuna relazione con la frazione neretina, viene usato per la sua fonetica buffa come forma di scherno, nell'indicare sarcasticamente istituzioni[3] o strutture con grande considerazione di sé ma che contano realisticamente poco o nulla.
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