Pusdosso [puzˈdɔsːo] (Pösdòs [pøzˈdɔs] in dialetto bergamasco) è la frazione più alta (1.038 m s.l.m.) del comune di Isola di Fondra (provincia di Bergamo), situata nella Val Brembana, ed è anche la meno popolata: si contano 3 abitanti, a cui si aggiungono una ventina di villeggianti nei week end o durante l'estate.
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Pusdosso frazione | |
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Localizzazione | |
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Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 45°58′24″N 9°43′45″E |
Altitudine | 1,038 m s.l.m. |
Abitanti | 7 (2007) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24010 |
Prefisso | 0345 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | San Valentino e san Pantaleone |
Giorno festivo | 23 luglio |
Cartografia | |
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L'abitato è costituito da poche case di pietra addossate le une alle altre, dalla caratteristica chiesetta dedicata ai patroni San Valentino e San Pantaleone e dalle stalle, situate un po' più a monte. Interessante è l'edificio posto sopra la piazza con la fontana, di proprietà della famiglia Paganoni, probabilmente edificato nel 1500; la data visibile sotto l'ala del tetto (1755) indica l'epoca in cui la casa subì delle ristrutturazioni.
La zona del Borgo antico di Pusdosso presenta un certo interesse geologico, soprattutto in considerazione dei giacimenti di ferro e delle vecchie miniere di cui vi è ancora traccia nella zona.
Come tutti i paesi e le frazioni dell'alta Val Brembana, Pusdosso ha subito nel dopoguerra una forte migrazione. Negli anni cinquanta gli abitanti erano una sessantina, molti dei quali si trasferirono in Francia oppure si trasferirono a Sesto San Giovanni per lavorare presso le Acciaierie Falck. Alcuni di loro conservano tuttora la casa e vi ritornano durante l'estate.
Alla fine dell'Ottocento il Borgo su colpito da un incendio che distrusse alcune abitazioni, favorito anche dalla disposizione ravvicinata delle case. Per spegnerlo fu necessario tagliare il tetto delle case vicine a quella in fiamme, anche perché nella frazione non c'erano all'epoca fontane e l'acqua veniva portata con secchi dalla valle o dal pozzo.
Oggi il Borgo di Pusdosso, come le altre vicine frazioni, è dotato di acquedotto e fognature, e di corrente elettrica (dal 1975). Non è però raggiunta dalla strada agro-silvo-pastorale che si ferma poco sotto la frazione di Cornelli. Pusdosso è quindi raggiungibile solo a piedi, ed il trasporto dei materiali viene fatto con la teleferica oppure con gli elicotteri. Questi ultimi vengono anche utilizzati per le emergenze sanitarie, grazie al soccorso alpino del CAI Sezione alta Valle Brembana.
Recentemente a Pusdosso sono stati fatti numerosi lavori di ristrutturazione, grazie anche alla nascita dell'associazione volontarie desiderose di mantenere viva questa testimonianza di vita di montagna. Tra le iniziative, l'ampliamento della piazzetta, l'installazione di un'area barbecue e di tavoli in legno, la pulizia dei sentieri circostanti nonché la promozione di attività di sensibilizzazione all'ambiente.
In occasione della ricorrenza del santo patrono (23 luglio) viene organizzata a Pusdosso una tradizionale festa, con la celebrazione della Santa Messa e un banchetto a base di polenta e carne alla griglia.