Puos d'Alpago (Pos in veneto[5]) è una frazione del comune italiano di Alpago in provincia di Belluno in Veneto.
Puos d'Alpago ex comune | |
---|---|
![]() | |
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Alpago (Italia) |
Territorio | |
Coordinate | 46°09′N 12°22′E |
Altitudine | 419 m s.l.m. |
Superficie | 14,02[1] km² |
Abitanti | 2 483[2] |
Densità | 177,1 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 32016 (già 32015) |
Prefisso | 0437 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 025041 |
Cod. catastale | H092 |
Targa | BL |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 091 GG[4] |
Nome abitanti | alpagoti o pagót |
Patrono | San Bartolomeo Apostolo |
Giorno festivo | 24 agosto |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
È stato un comune autonomo sino al 23 febbraio 2016, quando insieme alle frazioni di Bastia, Cornei, Sitran, Sommacosta e Valzella è confluito nel nuovo comune di Alpago, del quale adesso è un municipio insieme agli ex comuni di Farra d'Alpago e Pieve d'Alpago.
Il centro di Puos è situato a 419 m s.l.m. al centro della conca dell'Alpago, tra la sponda destra del torrente Tesa e la collina di S.Pietro.
Prima della propria soppressione, Puos era l'unico comune della provincia che per legge era definito come parzialmente montano, a differenza degli altri che erano interamente montani.
Costanti venti pomeridiani si generano nei pressi del lago di Santa Croce attratti dalle correnti che si originano dal monte Dolada, costantemente esposto a sud, che rendono la zona un paradiso internazionale degli amanti degli sport d'aria come il parapendio o il deltaplano e permettono il funzionamento di una pala eolica costruita con fondi dell'Unione Europea.
Il toponimo dialettale è Pos che significa anche "pozzo": potrebbe essere un riferimento alla zona più bassa della conca dell'Alpago[5].
Attestato la prima volta nel 1210 come Posio, fu un importante centro per la fiera di animali e prodotti agricoli, attività documentate per la prima volta nel 1583, anno in cui si istituisce la sagra di San Bartolomeo Apostolo.
Lo stemma di Puos d'Alpago era stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 30 ottobre 1929.[6]
«Stemma di azzurro, al pozzo di mattoni, naturale, sostenuto da una terrazza di verde movente dalla punta dello scudo, sormontato da tre stelle di sei raggi, d'argento, ordinate in fascia, sulla destra del pozzo un aquilotto sorante, al naturale.» |
Il gonfalone di azzurro era stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 24 novembre 1972.[6]
L'attuale chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo è stata fondata nel 1825, ricostruita dopo il terremoto del 1873, conserva apprezzabili opere tra cui una tela del 1617 di Francesco Frigimelica.
Abitanti censiti[7]
La rassegna si è poi spostata a Belluno nel 2008[9].
Puos è raggiungibile attraverso la Strada statale 51 di Alemagna oppure l'Autostrada A27.
È inoltre situato a circa quattro chilometri dalla Stazione ferroviaria appartenente alla Ferrovia Ponte nelle Alpi-Conegliano, meglio conosciuta come stazione per l'Alpago, dalla quale si può proseguire verso Ponte nelle Alpi, Belluno e il Cadore, oppure in direzione Conegliano-Venezia.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 239688592 |
---|
![]() |