Preganziol (IPA: /preɡanˈtsjɔl/, Preganxiol IPA: /preɡan'zjɔl/ in veneto) è un comune italiano di 16 761 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.
Preganziol comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Paolo Galeano (PD) dal 9-6-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 45°36′N 12°14′E |
Altitudine | 12 m s.l.m. |
Superficie | 23,1 km² |
Abitanti | 16 761[1] (28-2-2022) |
Densità | 725,58 ab./km² |
Frazioni | Frescada, Sambughè, San Trovaso Località: La Boschetta, Alle Grazie, Settecomuni |
Comuni confinanti | Casale sul Sile, Casier, Mogliano Veneto, Treviso, Zero Branco |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31022 |
Prefisso | 0422 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 026063 |
Cod. catastale | H022 |
Targa | TV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 373 GG[3] |
Nome abitanti | preganziolesi |
Patrono | papa Urbano I |
Giorno festivo | 25 maggio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Il territorio di Preganziol è completamente pianeggiante. Il suolo, per lo più argilloso, permette l'esistenza di numerosi corsi d'acqua, comunque di modesta portata e lunghezza: da sud, i principali sono il Zermanson, Serva, il Bigonzo e il Dosson, tutti affluenti del fiume Sile.
La prima parte del nome è sicuramente in relazione al veneto prà che significa "prato" e indicherebbe dunque la presenza di terreni utili al pascolo o, più in generale, di possedimenti. La seconda parte è discussa: forse deriva dal nome dell'antico proprietario (un tale Golza, Galzolo o Granziol quindi); oppure è legato ad un termine veneto, oggi in disuso, che significava "bosco" (da gazo, giagio, gaiolo), quindi indicherebbe un prato protetto da una selva. La presenza di fitti boschi è infatti documentata in vari documenti medievali.
Le tracce più antiche della presenza umana nel territorio risalgono all'epoca romana. Si ritiene che l'attuale comune costituisse l'estremità settentrionale della centuriazione di Altinum, il cui confine con Tarvisium seguiva il corso del Sile.[4]
La prima citazione scritta di Preganziol, indicata come prati Golzoli, è in una bolla del 1170 con la quale papa Alessandro III donava la chiesa locale, già cappella della pieve di San Giovanni di Treviso, al Capitolo dei Canonici di Treviso. La disposizione fu confermata nel 1181 è il paese è menzionato come Pratoganziol.
Come suggerirebbe il toponimo, il territorio era in passato ricco di vegetazione. In un documento del 1317 si osserva la necessità di tagliare le selve che offrivano riparo ai briganti. Dell'anno successivo è un altro scritto in cui è attestato l'utilizzo delle loviere, trappole per catturare i lupi.
Nel 1350 la popolazione fu decimata per l'imperversare della peste. Per favorire il ripopolamento della zona, il comune di Treviso, da cui dipendeva, offrì sgravi fiscali per chi vi si ristabiliva.
Il 22 dicembre del 1807 nascono ufficialmente la municipalità di Preganziol (con l'aggregazione di Settecomuni) e quelle di San Trovaso e Sambughè. Tuttavia già il 6 febbraio 1808 le prime due sono abolite per essere annesse al comune di Treviso, preservando invece quella di Sambughè. Nel 1816 il comune di Preganziol si stacca da Treviso e, inglobando San Trovaso e Sambughè, assume l'odierna configurazione.
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 ottobre 1983.[5]
«Partito: nel primo d'azzurro, ai nove abeti d'argento terrazzati sulla pianura al naturale; nel secondo di rosso, allo stabilimento industriale costituito da quattro capannoni e dalla ciminiera fumante d'argento; sulla partizione il pastorale d'oro, rivoltato, posto nel capo, e accollato a una pannocchia di granoturco e a una spiga di frumento, entrambe d'oro, passate in decusse. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Lo stemma è diviso in due vericalmente: a destra il bosco ricorda l'etimo del toponimo (forse da prà "prato" e gazio "bosco", vedi sopra); la fabbrica a sinistra testimonia l'importanza dell'industria; i soggetti sono sovrastati da un pastorale (il potere dei vescovi di Treviso) con una spiga di grano e una pannocchia (l'abbondanza dell'agricoltura).
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e d'azzurro.[6]
La parrocchiale di Sant'Urbano risale, nella sua ultima riedificazione, al XVIII secolo, tranne la facciata novecentesca progettata da Antonio Beni. All'interno, una Madonna della Cintura, gruppo ligneo di Valentino Panciera Besarel (1895), il Martirio di Sant'Urbano, affresco del soffitto di Giovan Battista Canal (1792) e una Madonna della Cintura, altro dipinto del Canal collocato sul primo altare di sinistra; le stazioni della Via Crucis e la tela Strage degli innocenti sono opere recenti di Giuseppe Pin. Nella cantoria sopra il portale una maestosa cassa settecentesca ospita l'organo realizzato da Benigno Castelli di Lecco, acquistato dal parroco Don Domenico Biondo e installato da Silvano Girotto nel 1962, successivamente ampliato.
Il Palazzo Municipale, posto lungo il Terraglio, fu inaugurato nel 1927 dal Sindaco Achille Vettorazzo, architetto e progettista dello stesso edificio.
Nel territorio, sono presenti numerosissime ville venete. L'asse viario principale, il Terraglio, ne è particolarmente ricco. Partendo da sud, le ville che si affacciano ai lati della strada sono: Villa Lin-Marcello del Majno (lato occidentale), Villa Longo Marchesi, Villa Querini-Biadene detta “la Colombina” (lato orientale), Villa Palazzi-Valier o Taverna e, in particolare, Villa Albrizzi-Franchetti, sita nella frazione di San Trovaso. Altra strada caratterizzata dalla presenza di numerose ville è via Schiavonia, possiamo incontrare partendo da Ovest: Villa Tasso (lato settentrionale), Villa Spandri e Villa Grassi-Marcello del Majno detta "Ego".
Abitanti censiti[7]
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 1 281, ovvero il 7,6% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[8]:
A Preganziol appartengono le tre frazioni di Sambughè, San Trovaso e Frescada e le località di Settecomuni, Alle Grazie e La Boschetta.
Nel territorio di Preganziol hanno sede quattro parrocchie, comprese nella diocesi di Treviso; tre di queste appartengono al vicariato di Mogliano e una al vicariato Urbano:
Oltre a queste, che per importanza sono citate nello stesso statuto comunale, esistono numerosi altri toponimi, molti dei quali ormai in disuso. Si hanno ad esempio Baratta Vecchia, ad ovest del centro, Canton, ad est, La Croce, presso il confine con Mogliano Veneto, dove sorge una piccola zona industriale, e Borgo Verde (572 ab.), quartiere recente ad est del centro, alla sinistra di via Schiavonia.
Il comune è interessato dalla Strada Statale 13 ed è servito dalla Autostrada A4 Torino - Trieste (casello di Preganziol del Passante di Mestre).
La località è servita dall'omonima stazione ferroviaria posta sulla linea Venezia-Udine.
I trasporti pubblici a Preganziol vengono effettuati con autoservizi di linea suburbani (linea 8E) gestiti in pool da MOM e ACTV, che collegano Treviso a Mestre passando per Preganziol e Mogliano Veneto. Preganziol è altresì capolinea delle linee urbane 8 e 9 di MOM, che afferiscono al centro di Treviso, collegando le frazioni al capoluogo. Sono inoltre previste navette scolastiche dirette ai principali istituti d’istruzione superiori del capoluogo e di Mogliano Veneto. È attivo un servizio di autobus navetta effettuato da ATVO per l'Aeroporto di Venezia-Tessera.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1920 | 1922 | Carlo Marzari | Sindaco | ||
1922 | 1923 | Emilio Pavan | Sindaco | ||
1923 | Comm. pref. | ||||
1924 | 1926 | Fusarini | Sindaco | ||
1926 | 1927 | Francesco Zanatta | Comm. pref. | ||
1927 | Francesco Zanatta | Podestà | |||
Lorenzo Biral | Podestà | ||||
Girolamo Signoretti | Podestà | ||||
Achille Vettorazzo | Podestà | ||||
Vincenzo Piccolo | Podestà | ||||
1946 | 1946 | Paolo Morpurgo | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1946 | 1950 | Francesco Zanchi | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1950 | 1958 | Giovanni Mattiello | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1958 | 1966 | Cirillo Granziol | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1966 | 1975 | Giovanni Ceron | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1975 | 1984 | Gino Vanin | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1984 | 1985 | Giuseppe Ervas | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1985 | 1986 | Daniele Biadene | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1986 | 11 luglio 1990 | Giuseppe Olivo | Partito Repubblicano Italiano | Sindaco | |
11 luglio 1990 | 26 maggio 1992 | Bruno Moro | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
26 maggio 1992 | 24 aprile 1995 | Pietro Tronchin | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Pietro Tronchin | centro-sinistra | Sindaco | |
14 giugno 1999 | 8 giugno 2009 | Franco Zanata | centro-sinistra | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 10 giugno 2014 | Sergio Marton | LN - centro-destra | Sindaco | |
10 giugno 2014 | in carica | Paolo Galeano | centro-sinistra | Sindaco | |
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