Policoro è posizionata sulla fertile pianura di Metaponto a 3 chilometri dal Mar Ionio nelle vicinanze del fiume Agri, nella parte sud-orientale della provincia. È il secondo centro della provincia di Matera, il terzo della regione, come popolazione e secondo della provincia come importanza economica. Confina a nord con il comune di Scanzano Jonico (9km), ad est con il mar Jonio (3km), a sud con Rotondella (23km) e ad ovest con i territori di Tursi (27km).[4]
Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta)[5], Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003.
Clima
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Policoro.
Secondo i dati medi del trentennio 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +7,8°C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +25,4°C[6].
Il nome deriva dal greco antico Polychoron (Πολύχωρον).
Sorge a poca distanza dalle rovine dell'antica città di Eraclea, importante centro della Magna Grecia sorto nel VI secolo a.C., dove nel 280 a.C. i Romani combatterono Pirro. Faceva parte della regione della Siritide, in prossimità di Siris.
Dal Medioevo si sviluppò un piccolo centro urbano nelle vicinanze del Castello Baronale[8].Dal 1300 a 1600, il feudo di Policoro, in piena decadenza diviene proprietà della famiglia Sanseverino, con passaggi tra i vari discendenti. Un principe di quella famiglia, nel 1600, per ottenere la guarigione di un figlio da una grave malattia, donò il feudo ai Gesuiti, che lo tennero per lungo tempo, trasformando il castello in monastero. Il 21 novembre 1772 i Gesuiti furono espulsi dal Regno delle due Sicilie dal re Ferdinando IV di Borbone. Tutti i loro beni, compreso il feudo “disabitato” di Policoro, furono incamerati dal Regio Fisco. Il feudo di Policoro venne venduto all'asta e acquistato dalla nobildonna Maria Grimaldi, principessa di Gerace. Alla fine di aprile del 1799, nei giorni 29 e 30, nell’ex monastero di Policoro, trasformato di nuovo in castello, soggiornò il cardinale Ruffo, ospite della principessa di Gerace, mentre era in giro con la sua soldataglia per domare la rivolta contro l’assolutismo borbonico; nel maggio del 1806 pernottò nel castello il re Giuseppe Bonaparte durante il suo viaggio da Reggio Calabria a Napoli.[9]
Nel 1959 cessò di essere frazione di Montalbano Jonico divenne comune autonomo. A partire dagli anni '60 vi è stato un notevole incremento demografico, grazie alla popolazione proveniente dall'entroterra lucano stabilitasi nel comune, che ha portato Policoro ad essere il terzo centro della regione per numero di abitanti, oltre che uno dei più importanti a livello economico essendo posto al centro della piana del Metapontino[10].
Simboli
A sinistra lo stemma, a destra il gonfalone civico
Blasonatura stemma
«Herakles (Ercole) che strozza il leone Nemeo al naturale; a sinistra la scritta ΗΡΑΚΛΕΙΩΝ (Herakleion) in oro. Ornamenti esteriori da Città.[11]»
Onorificenze
Titolo di Città
«Decreto del Presidente della Repubblica[12]» —15 settembre 1988
Bandiera Blu delle spiagge
—10 maggio 2021
Monumenti e luoghi d'interesse
Resort Marinagri
Museo archeologico nazionale della Siritide
La zona Lido con i lungomare sinistro e destro
Castello Baronale
Torre Costiera "Torre Mozza"
Casale Gioacchino
Masseria Acinapura
Borgata Casalini
Casa Bovari
Chiesa Buon Pastore
Chiesa San Francesco
Chiesa Madre
Cappella della Madonna del ponte
Villa Comunale
I Giardini Murati
Piazza Segni
Piazza Ripoli
Complesso industriale ex-Zuccherificio
ex-Fabbrica di Mattoni "La Fornace"
Pala Ercole
Aree naturali
Riserva naturale orientata Bosco Pantano di Policoro
Al 31 dicembre 2019 la popolazione straniera residente a Policoro era composta da 1668 persone, pari al 9,3% della popolazione.
Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:
Romania 808
Albania 512
Marocco 118
Bulgaria 44
Polonia 26
Cultura
Cinema
I film girati nel territorio di Policoro, sono[14]:
Berlin Chamissoplatz, diretto da Rudolf Thome (1980)
Celebrity Hunted: Caccia all'uomo, stagione 1, prodotto da Endemol Shine Italy e distribuito da Prime Video (2020)
Eventi culturali
Blues in Town: organizzato annualmente dall'associazione culturale La Mela di Odessa, questo festival estivo, nato nel 2004, ha visto esibirsi sul palco artisti quali Neffa, Giuliano Palma, Rocco Papaleo, James Senese e Paolo Belli.[15]
Policoro in Swing: ideato e organizzato dall'associazione culturale ALIA fino al 2015 e successivamente dall'associazione culturale Vintage Routes, dal 2013 si tiene ogni anno alla fine di agosto.
Balloon - Festival del fumetto e della letteratura per ragazzi: è una rassegna culturale estiva nata nel 2012 e che nella prima edizione ha ospitato nomi affermati del fumetto italiano come Silver (Lupo Alberto), Corrado Mastantuono (Dylan Dog, Tex e vari personaggi Disney), Giuseppe Palumbo e Clod.[16]
Vivi Heraclea: organizzato annualmente dall'associazione culturale I Colori dell'Anima, questa rassegna estiva si svolge nel parco archeologico del museo nazionale della Siritide e ha ospitato dal 2012 artisti come Giancarlo Giannini, Antonella Ruggiero e Gianmarco Tognazzi.[senzafonte]
Economia
Anche se a pochi "passi" dal mare, la città di Policoro ha per lo più una cultura agricola iniziata negli anni sessanta con lo zuccherificio e proseguito col tempo supportata prevalentemente dalle coltivazioni di kiwi e di fragole. Solo negli ultimi anni si è avuto un aumento del turismo grazie anche alle recenti costruzione di opere turistiche.
Agricoltura: di notevole importanza le colture pregiate, soprattutto di fragole, tipiche del Metapontino. Infatti la zona presenta una forte presenza di aziende agricole per il compattamento della frutta. In tal senso le esportazioni verso l'Europa sono il punto forte dell'economia del luogo.
Turismo: in fase di forte sviluppo è il turismo balneare e importante è il turismo archeologico: da segnalare, a tal proposito, la presenza del Museo archeologico nazionale della Siritide, che presenta i reperti rinvenuti ad Heraclea secondo un percorso cronologico dal neolitico all'età romana. Da un punto di vista strettamente turistico va evidenziato come, a partire dal 2006, la cittadina jonica organizzi la propria notte bianca (tipicamente attorno al 15 di settembre con eventi, concerti, mostre, spettacoli), richiamando cospicui flussi turistici, anche da fuori regione.
Industria: le industrie, soprattutto piccole e medie aziende, stanno avendo un notevole sviluppo. Si tratta di aziende tessili, pastifici e della lavorazione del ferro. Sviluppate sono anche le attività commerciali e i servizi.
Artigianato: tra le attività più tradizionali e rinomate vi sono quelle artigianali, legate alla cultura contadina e pastorale. Queste attività, ben lungi dallo scomparire stanno invece rifiorendo, e si distinguono per l'arte della ceramica, della porcellana e della terracotta.[17][18][19]
Infrastrutture e trasporti
Il comune è servito dai seguenti collegamenti stradali e ferroviari:
Strada Statale 106 Jonica;
Strada Statale 598 di Fondovalle d'Agri;
Strada Statale 407;
Strada Statale 653;
Stazione ferroviaria Policoro-Tursi sulla linea Taranto-Metaponto-Reggio Calabria (Ferrovia Jonica).
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Il 25 maggio 1984 l'8ª tappa del Giro d'Italia 1984 è partita da Policoro con destinazione Agropoli, e si è conclusa con la vittoria di Urs Freuler.
Il 12 maggio 2003 la 3ª tappa del Giro d'Italia 2003 è partita da Policoro con destinazione Terme Luigiane, primo sul traguardo è giunto Stefano Garzelli.
Il 16 maggio 2004 l'8ª tappa del Giro d'Italia 2004 si è conclusa a Policoro con la vittoria di Alessandro Petacchi.
Calcio
La città ha avuto fino al campionato 2009 come squadra cittadina il Policoro 2000 Calcio.
Nel campionato 2009-2010 sono invece due le formazioni che rappresentano la città: l'A.S.D. Policoro 2000 e l'A.S.D. Borussia Pleiade, militanti entrambe nell'Eccellenza lucana.
Dal campionato 2010-2011 le due compagini formano una sola squadra che scende in campo, sempre nell'Eccellenza, con il nome di Associazione Sportiva Dilettantistica Policoro Heraclea[20]. I colori sociali della nuova squadra sono stati inizialmente azzurro, bianco e rosso, ed in seguito sono tornati gli storici colori sociali bianco e azzurro.
Calcio a 5
Nel campionato 2010/2011 il Centro Sportivo Avis ha ottenuto la promozione nella serie B di calcio a 5. Rinominata Avis Borussia Policoro, gioca attualmente in Serie A2 girone B.
Salvatore Bianco, Marcello Tagliente, Il Museo nazionale della siritide di Policoro: archeologia della Basilicata meridionale, Laterza, 1985, ISBN88-420-2641-7.
Luisa Moscati Castelnuovo, Siris tradizione storiografica e momenti della storia di una città della Magna Grecia Collection Latomus: tradizione storiografica e momenti della storia di una città della Magna Grecia, Latomus, 1989, ISBN2-87031-147-8.
Emanuele Greco, Siritide e Metapontino. Storie di due territori coloniali, Centre Jean Bérard, 1991, ISBN2-903189-57-9.
Salvatore Bianco, Il Museo nazionale archeologico della Siritide, Scorpione, 1996.
Salvatore Bianco, Greci, Enotri e Lucani nella Basilicata meridionale, Napoli, Electa, 1996.
Antonio Signorile, L'Università di Policoro nel XIII secolo, Salerno, Edisud, 2006, ISBN88-95154-07-X.
Nicola Buccolo, Policoro Stella della Magna Grecia, Policoro, 2005.
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