Pioppo è una frazione del comune di Monreale in provincia di Palermo.
Pioppo frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 38°02′49.92″N 13°13′41.23″E |
Altitudine | 527 m s.l.m. |
Abitanti | 2 656 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 90046 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Pioppesi |
Patrono | sant'Anna[1] |
Giorno festivo | 26 luglio |
Cartografia | |
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Pioppo è un centro di strada piuttosto lungo.[2] Dista 6,73 km da Monreale, di cui, con 2656 abitanti,[3] è la frazione più popolosa.[4]
La topografia e la toponomastica particolare del territorio di Pioppo, fanno ipotizzare che si tratti di due piccoli centri abitati che in seguito si sono fusi; infatti documenti arcivescovili dei secoli scorsi indicano la località come "Misilgrandone e Villa Pioppo". In un opuscolo pubblicato dalla parrocchia col titolo Pioppo e le Pietre vive, Roberto Gorgone e il suo alunno Mirko Noto, ipotizzano che Villa Pioppo sia da identificare con il complesso Benedettino sorto attorno alla chiesetta di Sant'Anna noto come Baglio, mentre Misilgrandone sia la storpiatura dell'Arabo "Misil Handum" e sia da identificare con l'attuale zona di piazza Valletajo nota come "Chian'o Ponte" importante crocevia e sede di fondaci sin dai tempi delle guerre puniche (combattute probabilmente a Sagana a cui si accedeva appunto da Via Valletajo). Non si hanno notizie circa la data di "fondazione" di questi villaggi; è probabile infatti che mentre Villa Pioppo sia sorta come villaggio rurale su impulso dei Benedettini di Monreale, e dunque non prima del XII sec; Misilgrandone sia sorto spontaneamente come stazione di sosta fin da tempi assai remoti.
È del 1907 la costruzione dell'ampia chiesa di San Giuseppe dovuta alla solerzia di Fra Matteo Lo Coco O.F.M.Capp. e alla generosità dei coniugi Di Piazza di Palermo; chiesa che fu eretta a Parrocchia nel 1937 dall'Arcivescovo di Monreale mons. Eugenio Ernesto Filippi. Primo parroco fu padre Giustino da Salemi O.F.M.Capp. Nel periodo antecedente la fondazione della parrocchia è da annoverare prima del 1860 la presenza dello studioso e futuro arcivescovo di Monreale Don Domenico Gaspare Lancia di Brolo O.S.B. e successivamente nei primi del '900 del Servo di Dio mons. Tommaso Mannino.
Il 3 gennaio 1946 la banda di Salvatore Giuliano attaccò senza successo la stazione dei Carabinieri.[5][6][7][8] Il 25 marzo dello stesso anno Giuliano, Salvatore Ferreri (Fra' Diavolo) e Giuseppe Passatempo assassinarono il carabiniere Francesco Sassano, che si trovava lì in licenza ed aveva detto pubblicamente di non aver paura di Giuliano e che se lo avesse incontrato gli avrebbe sparato.[9] Il 18 aprile 2010 si è tenuto un referendum consultivo sulla possibilità di trasformare la frazione in comune autonomo. Contro di esso la giunta di Monreale, dopo un'iniziale via libera, ha fatto ricorso alla Regione e al TAR.[10] Il referendum si è risolto con un nulla di fatto per il mancato raggiungimento del quorum (si è recato alle urne solo il 47,5% degli aventi diritto)[11]
Pioppo si estende sulla valle del Sant'Elia, a ridosso di Monte Renda localmente noto come Pizzu Babbu e monte Busilmeri, ribattezzato "Pizzo Pio IX" come reazione ai fatti del 1860; a circa 6,73 km a ovest di Monreale. Sull'altra parte della valle si trovano Altofonte e Poggio San Francesco.
Degna di nota l'area Boschiva di Casaboli al cui interno domina monte Gibilmesi alle cui pendici, nel versante ovest si ipotizza combattuta una delle guerre puniche.
Pioppo è attraversata dalla strada statale 186 di Monreale; i cittadini non automuniti fanno affidamento su un servizio pubblico dell'AST.[2]
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