Pieve d'Alpago (La Piéve in veneto[4]) è una frazione del comune italiano di Alpago in Veneto. È stata comune autonomo sino al 23 febbraio 2016, quando è confluita nel nuovo comune di Alpago, del quale adesso è un municipio insieme agli ex comuni di Farra d'Alpago e Puos d'Alpago.
Pieve d'Alpago ex comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Comune | ![]() | ||
Territorio | |||
Coordinate | 46°10′N 12°21′E | ||
Altitudine | 690 m s.l.m. | ||
Superficie | 25,02 km² | ||
Abitanti | 1 888[1] (31-12-2014) | ||
Densità | 75,46 ab./km² | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 32016 (già 32010) | ||
Prefisso | 0437 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 025038 | ||
Cod. catastale | G638 | ||
Targa | BL | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona F, 3 531 GG[3] | ||
Nome abitanti | pievani o alpagoti | ||
Patrono | Santa Anna | ||
Giorno festivo | 26 luglio | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Pieve, quale storico capoluogo della regione dell'Alpago, è inoltre sede amministrativa del nuovo comune.
È consuetudine storica far risalire intorno all'anno 1000 la nascita, attorno a chiese (pievi) sparse nelle campagne, di villaggi più o meno cospicui. La sopravvivenza dell'attuale toponimo "Pieve", se da un lato conferma un'antica supremazia religiosa e civile sull'intera conca alpagota, dall'altro non è sufficiente a determinare con esattezza l'epoca in cui l'abitato che esso individua si sia formato. È certo, come hanno rivelato gli scavi archeologici delle località di Quers, Staol di Curago e Pian de la Gnela, che l'area fu abitata sin dalla protostoria, con floridi insediamenti che si situavano lungo antiche vie di comunicazione ad oggi ancora misteriose. I reperti rinvenuti nelle necropoli non solo testimoniano una continuità abitativa dalla preistoria sino all'Impero Romano ed oltre, ma offrono l'immagine di una comunità ricca, fiorente ed artisticamente evoluta. Recenti studi[senza fonte] sui reperti archeologici suggeriscono di inquadrare gli insediamenti preistorici in un vasto contesto economico-culturale che non si limitava all'area veneta, ma si spingeva oltre i confini nazionali nei territori dell'attuale Slovenia.
La storia medievale e moderna della pieve d'Alpago è strettamente legata alle vicende della città di Belluno, ma le testimonianze su questo periodo sono esigue. Per secoli pare che un lungo torpore abbia avvolto il territorio, interrotto di quando in quando da qualche evento importante come l'investitura dell'Alpago, avvenuta a Pieve il 30 ottobre 1340, di Giacoma da Vivaro, vedova del famigerato Endrighetto che dal suo castello di Bongajo signoreggiava sulla piana sottostante. Restano a testimonianza del periodo le chiese, in particolare la parrocchiale di Santa Maria, più volte ricostruita e rimaneggiata: la composizione stilistica attuale è opera dell'architetto bellunese del XIX secolo Giuseppe Segusini; in essa è conservata una tela di Gaspare Diziani. Notevoli sono anche la chiesa della frazione di Garna del XVI secolo, dedicata a Sant'Antonio Abate, con soffitto a cassettoni, e la villa Falin-Boccanegra (già palazzo Fullini)[5] del XVII secolo, l'unica "villa veneta" della zona[6].
Da un documento del 1662 si apprende che il comune d'Alpago comprendeva 19 "regole" o villaggi, fra i quali Curago, Garna, Pieve, Plois, Tignes, Torch, Torres e Villa, facenti parte ancora oggi del Comune di Pieve d'Alpago[7].
Lo stemma e il gonfalone del comune di Pieve d'Alpago erano stati concessi con decreto del Presidente della Repubblica dell'8 gennaio 1981.[8]
«Stemma d'argento, a due cipressi al naturale, radicati su collina di verde; fra i cipressi, una croce di rosso, accostata nelle parti superiori del braccio verticale da due stelle d'azzurro e sormontata da una corona all'antica dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone era un drappo partito di azzurro e di rosso.
Abitanti censiti[9]
Il comune aveva una superficie di 25,02 km² e comprendeva le frazioni di Curago, Garna, Paludi, Plois, Quers, Schiucaz, Tignes, Torch, Torres e Villa[10].
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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16 maggio 2011 | 23 febbraio 2016 | Umberto Soccal | lista civica | Sindaco | |
Altri progetti
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