Pietraferrazzana è un comune italiano di 130 abitanti[1] della provincia di Chieti in Abruzzo, facente parte dell'unione dei comuni montani del Sangro. Nel 1923 perse temporaneamente la sede comunale divenendo frazione di Colledimezzo. Tornò autonomo nel 1963.[4]
Il paese è sito a ridosso della roccia da cui prende il nome.
Il primo documento che cita Pietraferrazzana fa parte dal Catalogus Baronum (1150-1168) che cita i feudatari ed i loro vassalli durante il regno normanno di Guglielmo il Malo, documento che impone loro di fornire milizie per la difesa del suo regno in difesa di qualsiasi minaccia, piccola o grande che essa sia.[5]
La chiesa di Santa Vittoria
Poi, controllando i feudi della Contea di Simone di Sangro, si scopre che il signore assoggettato, un certo Filippo il Guasto pare, a Simone di Sangro era in possesso di Rosellum (l'attuale Rosello) e Petram Garanzanam (l'attuale Pietraferrazzana), ambedue facenti parte della zona detta "in Terra Burrellensis" (il feudo controllato dai Di Sangro di Borrello). Tutti e due i paesi dovevano consegnare un miles cadauno, cioè un militare a cavallo seguito da dei servientes a piedi. In questo periodo, secondo l'Antinori, a Pietraferrazzana vi sono 24 famiglie che corrispondeva a 140-170 abitanti.[5]
Nel Secolo XV Petraguaranzana[4]
apparteneva ai Riccio, nel Cinquecento fu dominio di un'altra famiglia napoletana, i Caracciolo: da essi il borgo passò ai de Tino, ai Niccolò, sino a pervenire nel Settecento al casato Ariani[6].
Simboli
Lo stemma del Comune di Pietraferrazzana è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 5 aprile 2006.[7]
«Di azzurro, al ramoscello posto in palo, fogliato di sette, tre foglie per parte, una sulla sommità, di verde, nodrito nella roccia di forma approssimativamente conica, fondata in punta, dello stesso; al capo di rosso, caricato della lettera maiuscola P d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di Santa Vittoria, che pare risalga, in base al Chronicon farfense (cioè una sorta di catasto delle chiese assoggettate all'Abbazia di Farfa), a dopo la costruzione del Santuario di Santo Stefano di Tornareccio. La forma attuale (romanico-barocca) è dovuta al restauro degli anni cinquanta. All'interno vi è un quadro che ritrae la santa (olio su tela del 1992) con un drago.[8][9] Nei pressi vi è un palazzo baronale.[9]
Architetture militari
Castello, del quale rimangono i ruderi del periodo medievale.[4]
Altro
Pietra pietraferrazzana su cui è arroccato il paese. Si tratta di uno sperone di roccia grigiastra con gugliette, composta di arenaria, rocce calcaree, argille varie e uno strato superficiale di grafite su cui cresce sporadicamente qualche pianticella.[9]
Lago di Bomba. Pietraferrazzana si trova proprio dietro il lago artificiale sullo sperone roccioso. Assieme a Bomba e Colledimezzo, il paese contribuisce all'incremento turistico e industriale, avendo costruito un edificio che funge da albergo e negozio per la pesca e affitto di battelli e barche a vela.
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