Colle Cacio, Colle Cerreto, Colle Imperatore, Collepietra, Convento, Costa del Monte, Fornaci, Montone, Mosciano Stazione, Selva Piana (Notaresco Stazione), Santa Filomena, Selva Alta, Mulinetto, Santa Maria Dell'Arco, Santa Filomena, Santa Maria Assunta, Colle Leone, Ripoli
Si distende sulla fascia collinare teramana che, tra i fiumi Salinello e Tordino, digrada verso la costa: torri medievali e moderne industrie ne delineano il profilo stagliato tra il Gran Sasso ed il mare Adriatico.
Origini del nome
Nella dizione locale è muscianë; il toponimo, attestato fin dall'anno 897, è un derivato dall'antroponimo latino Mus(s)ius, con il suffisso prediale -ānus. La specificazione Sant'Angelo è di origine agionimica, da San Michele Arcangelo, titolare della chiesa parrocchiale, ed è un'aggiunta burocratica assunta, per risolvere casi di omonimie toponimiche, con R.D. 28 giugno 1863 n. 1426 sulla base della delibera comunale del 17 agosto 1862, come indica lo studioso moscianese Duilio Shu nelle sue pubblicazioni del 1989, del 1991 e del 1995 a proposito dell'origine del nome.
Storia
L'area del Tordino fu romanizzata a partire dal I sec. a.C. come provano sia l'archeologia, con numerosi resti insediativi, sia la toponomastica relativa alle proprietà fondiarie.
La più antica testimonianza scritta relativa al territorio di Mosciano sant'Angelo risale invece all'alto medioevo: in un documento dell'episcopato teramano riguardante l'anno 897 compaiono beni fondiari qualificati come "RES MUSIANO"; all'Altomedioevo risale anche la fondazione del "Monastero benedettino di S.Angelo in Musiano" dedicato a S.Michele Arcangelo, santo particolarmente venerato sin dall'epoca longobarda (VI-VIII sec.) nell'Italia centromeridionale. Intorno al Monastero si formò un "borgo fortificato" che a fine Trecento fu sottoposto al dominio degli Acquaviva, duchi di Atri e conti di Castel S.Flaiano (la medievale Giulianova. Simbolo della loro presenza era ed è la Torre Acquaviva eretta nel 1397.[5]
Del comune di Mosciano fa parte la frazione di Montone, borgo medioevale suggestivo, dove dal 1994 annualmente si tiene il festival culturale "Montone tra il sole e la luna".
Monumenti e luoghi d'interesse
Torre Acquaviva: fu eretta da frate Matteo di Morro d'Oro per volere degli Acquaviva nel 1397. Sorge di fronte alla chiesa di San Michele Arcangelo. Tutt'oggi si presenta, dopo più di seicento anni, in perfetto stile medioevale, con le sue merlature in alto alla torre. Un tempo veniva utilizzata come torre di vedetta, oggi invece come orologio e campanile della chiesa di San Michele Arcangelo.
Castello di Petecciano - Dimora storica che si erge maestosa al maestro del paese di Mosciano Sant'Angelo. Il Feudo di Petecciano risale all'anno 1021 d.C. e si affaccia sia verso il mare che verso il Gran Sasso d'Italia.
Chiesa di San Michele Arcangelo: costruita nel 1397 mediante l'annessione alla vecchia torre di guardia "Torrione Acquaviva". Fu eretta da frate Matteo da Morrò d'Oro, e spicca la torre campanaria decorata con merlature e beccatelli.
Torre Cardelli: fa parte del borgo fortificato ed è incastonata tea edifici seicenteschi. Ha pianta esagonale ed è ornata da beccatelli e da finestre a tutto sesto. Fu restaurata per la prima volta nel 1925.
Torre Marini: anch'essa era collegata al vecchio borgo. Ha pianta quadrata con due finestre sul lato principale, e beccatelli sulla sommità. Accanto è costruita una casa medicea ornata da ampi archi.
Torre Belvedere: è posta vicino alla Cardelli. Si identifica per i beccatelli alleggeriti da curve e non da spigoli. Ha pianta quadrata.
Palazzo comunale: di matrice cinquecentesca, il palazzo è ornato da una torre rettangolare con una finestra suddivisa in tre archi da bianche colonne. Tutta la copertura è ornata da merlature semplici. I finestrati sono suddivisi da una colonna.
Torre Zeda: si tratta della torre che è legata alla porta di accesso della vecchia città. A differenza delle altre è circolare ed ha semplici merlature.
Convento francescano di Santa Felicita e dei Sette Fratelli: si trova fuori dalla città. Ricostruito nel Trecento su un precedente Monastero benedettino dedicato ai Santi Sette Fratelli, cella dell'Abbazia di Montecassino talmente importante da essere inserita tra i possedimenti cassinensi rappresentati sulle porte bronzee fatte realizzare nel 1065 dall'Abate Desiderio[6], presenta ampliamenti cinquecenteschi. Il chiostro si trova sulla destra, mentre la facciata è assai sobria, decorata da un piccolo rosone. Spicca il grande campanile quadrato.
Chiesa dell'Addolorata XIX secolo
Chiesa del Ss. Rosario XIX secolo danneggiata più volte
L’area industriale di Mosciano Sant’Angelo è uno dei più importanti poli artigianali e industriali d’Abruzzo[8], dove hanno sede numerose attività produttive, tra cui uno degli stabilimenti di Amadori[9].
La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Mosciano 1927 Calcio che milita nel girone B abruzzese di Promozione. I colori sociali sono il rosso e il giallo. Il punto più alto della sua storia sono stati i 6 anni consecutivi in C.N.D., sfiorando, in uno di questi, la serie C2. È nata nel 1927.
Tennis
La principale squadra di tennis della città è l'équipe del A.S.D. Circolo Tennis Mosciano. La squadra milita nel campionato di Serie B nazionale e nella stagione 2012/2013 si è resa protagonista della promozione in serie A2, categoria mantenuta per due anni. I colori sociali sono il bianco e l'azzurro e la fondazione risale al 1988. Prima e unica squadra della provincia di Teramo a partecipare al campionato nazionale di serie A2 di tennis.
Basket
Fondata nel 2004, la Polisportiva Olimpia Mosciano A.S.D., partecipa al suo primo campionato di Promozione nel 2011. Alla fine della stagione 2015-2016, arriva la promozione dalla Serie D alla Serie C Silver, lega in cui attualmente milita la squadra. La città ha ospitato le finali scudetto U17 femminile nel 2013 e nel 2014, che hanno visto vittoriose rispettivamente la Fortitudo Bologna e la Reyer Venezia.
Gaetano Zenobi, Mosciano ieri e oggi, CETI, Teramo 1965;
Duilio Shu, Terminologia artigianale di Mosciano Sant'Angelo (Teramo), tesi di laurea in dialettologia italiana discussa a Chieti nell'anno accademico 1974-75 (relatore E. Giammarco);
Duilio Shu, Il toponimo Mosciano Sant'Angelo, Antropikòs, Teramo 1989;
Duilio Shu, Il toponimo Mosciano Sant'Angelo, in Mosciano Sant'Angelo. Immagini e ricordi di Tonino Di Matteo, Ed. Eco, S.Gabriele 1991, pp.11–22;
Tonino Di Matteo, Mosciano Sant'Angelo. Immagini e ricordi, Ed. Eco, S.Gabriele 1991;
Duilio Shu, Storia e significato dei nomi locali del comune di Mosciano Sant'Angelo, con presentazione di Carla Marcato, Comune e Banca di Credito cooperativo Val Tordino di Mosciano Sant'Angelo, Tip. 2000, Mosciano Sant'Angelo 1995;
Duilio Shu e Vladimiro Lilla, La Torre Acquaviva di Mosciano Sant'Angelo, con presentazione di Rino Faranda, Pro loco, Mosciano Sant'Angelo 1997;
Carla Marcato e Duilio Shu, Il gergo dei muratori di Mosciano Sant'Angelo (Teramo), in Bollettino dell'Atlante Linguistico Italiano (BALI), Istituto dell'Atlante Linguistico Italiano, Università di Torino, III serie - Dispensa n. 21, 1997, pp.135–147;
Duilio Shu, A proposito della "Noterella filologica Mosciano di F. Romani" in Notizie dalla Delfico, Biblioteca provinciale "Melchiorre Delfico" Teramo n. 1/2000, pp.6–7;
Duilio Shu, Di alcuni casi paretimologici nella storia linguistica di Mosciano Sant'Angelo in Notizie dalla Delfico, Biblioteca provinciale "Melchiorre Delfico" Teramo, n. 2-3/2000, pp.17–18;
Pancrazio Massi, "Poesia a Mosciano", Editoriale Eco srl, S. Gabriele 2000.
Duilio Shu, Il dialetto di Mosciano Sant'Angelo, con presentazione di Carla Marcato, Artemia edizioni, Mosciano Sant'Angelo 2012.
Duilio Shu, Mosciano Sant'Angelo. Il borgo fortificato, Calendario Rodi 2016.
Sandro Galantini, Mosciano Sant'Angelo, fascino turrito e bellezza cortese, in Gli antichi Italici nella Valle Peligna, Tesori d'Abruzzo, vol.59, Pescara, De Siena Editore, giugno 2021, pp.48-65.
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