Il paese sorge sulla riva occidentale del Lago di Como, in Tremezzina, lungo la SS 340, che la collega a Como e Sondrio.
Origini del nome
Secondo alcune ipotesi, il toponimo sarebbe un derivato dell'unione dei termini latini inter ("tra") e agros ("campi"), a indicare un luogo localizzato nel mezzo di un'area campestre.[4]
Storia
La più antica menzione storica di Mezzegra è costituita da un documento datato 1049.[4]
Schierato dalla parte di Milano durante la guerra decennale, il paese di Mezzegra fu successivamente interessato dalle dispute che videro contrapposte le nobili famiglie comasche dei Rusconi (ghibellini) e dei Vittani (guelfi)[4].
Dal 21 gennaio 2014 Mezzegra è frazione del comune di Tremezzina, una comunità già esistita in epoca napoleonica e in epoca fascista.
Cattura di Mussolini
Lo stesso argomento in dettaglio: Morte di Mussolini.
Nella frazione di Giulino vennero uccisi dai partigiani Benito Mussolini e Claretta Petacci il 28 aprile 1945 dopo sentenza di condanna del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale).
Simboli
Vecchio stemma comunale
Lo stemma in uso al comune era privo di una concessione ufficiale e riprendeva il blasone della famiglia Brentano (interzato in fascia: il 1º d'oro all'aquila bicipite di nero, coronata del campo sulle due teste; il 2º, d'azzurro ad una brenta[N 2] d'oro, colle due anse di fronte, accostata, a destra, da un leoncino rivoltato dello stesso, a sinistra da una serpe d'argento, guizzante in palo; al 3º bandato d'argento e di rosso) con alcune modifiche: era
stato tolto il bandato d'argento e di rosso; l'aquila era di colore azzurro, con una sola testa, sempre coronata, ma rivoltata; vennero aggiunti tre monti, con altrettante croci, a rappresentare il Calvario.[5]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Parrocchiale di Sant'Abbondio
In località Bonzanigo si trova la chiesa di Sant'Abbondio, già attestata nel 1651 come viceparrocchia della pieve di Lenno ed elevata al rango di parrocchiale nel 1692.[6]
La chiesa fu realizzata a cavallo dei secoli XVII e XVIII[7], con un rilevante contributo economico da parte di alcuni emigrati, e fu completata nel 1724[4]. Al suo interno, la cupola ospita affreschi di Giulio Quaglio il Giovane[8].[7]
Ex-chiesa di Sant'Abbondio
Attualmente adibita come canonica al servizio dell'attigua parrocchiale, l'ex-chiesa di Sant'Abbondio fu costruita nel XII secolo,[8] in stile romanico. L'edificio è ancor'oggi caratterizzato da una decorazione ad archetti pensili[9]. Internamente conserva due cappelle separate[9], le quali ospitano affreschi di Giovanni Mauro della Rovere,[4][9][8] decorazioni a stucco di Pietro Silva[4] e un altare ligneo intagliato[9][8] nel corso del Seicento[4].
Chiesa dell'Addolorata
Registrata in un documento del 1788 come "Oratorio dell'Addolorata in Azzano"[6], la chiesa fu realizzata intorno agli anni 1670-1677.[10]
Altro
Chiesa di San Giuseppe (1707-1720),[11] già di patronato Brentani[6]
Cappella di Sant'Anna, costruita prima del 1669[12]
Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
Il paese fa parte dell'associazione degli "Azzano d'Italia", undici fra comuni e frazioni che portano nel loro nome il termine Azzano e che hanno i cittadini che si chiamano azzanesi: Azzano d'Asti, Azzano Decimo, Azzano Mella, Azzano San Paolo, Castel d'Azzano e sei frazioni.
Note
Esplicative
Per il dialetto comasco, si utilizza l'ortografia ticinese, introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale Famiglia Comasca nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria.
La brenta è un tipo di gerla usata per il trasporto dei grappoli d'uva.
Bibliografiche
Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
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