Marudo (Marüd in dialetto lodigiano) è un comune italiano di 1 765 abitanti della provincia di Lodi in Lombardia.
Marudo comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Claudio Bariselli (lista civica Civica per Marudo) dal 25-5-2014 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°15′14″N 9°22′42″E | ||
Altitudine | 77 m s.l.m. | ||
Superficie | 4,2 km² | ||
Abitanti | 1 765[1] (31-12-2021) | ||
Densità | 420,24 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Caselle Lurani, Castiraga Vidardo, Sant'Angelo Lodigiano, Valera Fratta, Villanterio (PV) | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 26866 | ||
Prefisso | 0371 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 098036 | ||
Cod. catastale | E994 | ||
Targa | LO | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 623 GG[3] | ||
Nome abitanti | marudesi | ||
Patrono | santi Gervaso e Protasio | ||
Giorno festivo | seconda domenica di ottobre | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Appartenne, dopo il X secolo, dapprima all'antica abbazia di Santa Cristina da Ollona, il vicino monastero di fondazione Longobarda, poi al monastero di San Pietro di Lodi e ad altri enti ecclesiastici della città.
Nel XVIII secolo passò agli Archinto e poi ai marchesi Cusani (1787).
In età napoleonica (1809-16) Marudo fu frazione di Caselle, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Nel 1869 al comune di Marudo vennero aggregati i comuni di Castiraga da Reggio e Vidardo;[4] nel 1902 entrambe le frazioni furono di nuovo scorporate, andando a formare un nuovo comune unico, detto Castiraga Vidardo.[5]
Il nome deriva da "maturo".[senza fonte]
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 febbraio 1990.[6]
«Di azzurro, alla croce diminuita, d'argento, accantonata nel primo quarto da due spighe di riso, decussate, d'oro, fogliate ciascuna di due, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo di bianco.
La parrocchiale, dedicata ai Santi Gervaso e Protaso, venne eretta nel 1790 sulle macerie di un piccolo oratorio, di cui rimangono tracce in alcuni frammenti di affreschi conservati nella chiesa stessa.
Abitanti censiti[7]
Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di Marudo in totale sono 160[8], pari all'11,44% della popolazione. L'unica comunità di una certa consistenza è quella romena, con 70 appartenenti.
Il terreno, fertile e argilloso, ha sempre favorito l'agricoltura, soprattutto la coltivazione del riso, che ancor oggi rappresenta una sensibile fetta dell'economia di Marudo: sono presenti un buon numero di aziende agricole, per lo più a conduzione diretta. A Marudo, nel 1860, iniziò la propria attività un mulino con riseria che costituì il primo nucleo di quella che oggi è diventata la multinazionale del settore Riso Scotti, successivamente trasferita a Pavia e provincia. Anche l'allevamento di bovini occupa un ruolo rilevante nell'economia marudese.
Non mancano alcune imprese artigiane.
La maggioranza della popolazione trova lavoro presso Milano, con oltre il 50% degli abitanti impegnati in un pendolarismo da e per il capoluogo lombardo.
Segue un elenco delle amministrazioni locali.[9]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1945 | 1951 | Luigi Marazzi | Sindaco | ||
1951 | 1960 | Felice Ruini | Sindaco | ||
1960 | 1964 | Lino Fratti | Sindaco | ||
1964 | 1975 | Luigi Scolari | Sindaco | ||
1975 | 1995 | Felice Ruini | Sindaco | ||
1995 | 2004 | Bassano Canette | lista civica | Sindaco | |
2004 | 2009 | Marilena Pancotti | lista civica | Sindaco | |
2009 | ... | Claudio Bariselli | lista civica | Sindaco | |
La principale società sportiva del paese è la Tomolpack Marudo che da oltre 30 anni è attiva nel panorama pallavolistico prima lodigiano, poi lombardo e ora nazionale. Nel 2016 infatti la Tomolpack Marudo si è aggiudicata il primo posto assoluto nel girone di serie C, conquistando la promozione nella B2 nazionale oltre che l'ambito titolo di Campione Regionale.
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