Il comune di Lonato del Garda si estende su una superficie di 70,55km², con un'altezza sul livello del mare che va dai 65 ai 283 metri. Per un breve tratto di circa 350 metri esso si affaccia sul lago di Garda.[5] Il nucleo dell'abitato è composto dalla rocca e dalla basilica di San Giovanni Battista.
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Storia
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Il nome "Lonato" è ritenuto da alcuni studiosi derivante da "Lona", termine celtico con il significato di "laghetto".
Tracce di insediamenti romani esistono nelle località Monte Mario e Pozze. Qui si stabilirono, su palafitte, i primi insediamenti umani risalenti all'età del bronzo (1800 anni a.c.). Tale presenza è documentata dai reperti ritrovati nella zona Polada Lavagnone e Palude Lunga, nel corso di alcune campagne di scavi.
Il paese, distrutto nel 909 dagli Ungari come risulta dal diploma dell'imperatore Berengario, venne ricostruito e fortificato.
Tanti e diversi furono i "tutori" o padroni che in epoca storica, a turno e a più riprese, si palleggiarono il possesso di Lonato e lo sfruttarono, prima in quanto territorio compreso nel Municipium di Verona, poi come borgo fortificato o fortezza.
Nel 1516 il territorio di Lonato passò sotto la Repubblica di Venezia.
Nel 1527 morì a Maguzzano il cardinale Scaramuccia Trivulzio, vescovo della Diocesi di Como.
Nel 1796 Napoleone Bonaparte entrava vittorioso in Lonato dopo aver battuto gli austriaci del feldmaresciallo Würmser nella battaglia di Castiglione.
Con la vittoria dei franco-piemontesi sugli austriaci a Madonna della Scoperta, nel giugno del 1859, il paese entrò a far parte del Regno d'Italia.
Gli statuti civili e penali di Lonato (Statuta civilia, et criminalia communitatis Leonati), 1722
Simboli
Lo stemma è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 14 maggio 1952.[7]
«D'azzurro, al leone d'argento linguato di rosso, sostenente con la zampa anteriore destra due chiavi d'oro, poste in croce di S. Andrea, con gli ingegni all'insù, e accompagnato in capo da tre gigli di Francia, pure d'oro posti in fascia. Ornamenti esteriori da Città.»
Lo stemma di Lonato raffigura un leone rampante in campo azzurro con due chiavi incrociate nella zampa anteriore destra, in alto tre gigli (concessi da Luigi XII nel 1509)[8]; lo scudo è sormontato dalla corona civica.
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 25 giugno 1953, è un drappo partito di bianco e d'azzurro.[7]
Onorificenze
Al comune di Lonato del Garda è stato conferito il titolo di Città con
D.P.R. del 21 novembre 1996.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Imponente e severa è la basilica dedicata a San Giovanni Battista, la cui costruzione venne iniziata nel 1738 su disegno dell'architetto lonatese Paolo Soratini. L'edificio sorge sui resti di due chiese, erette in successione, la più antica delle quali risale al 1339. Gli altari sono tredici e tutti arricchiti da marmi pregevoli. Di notevole interesse architettonico è la grande cupola nella quale convergono le strutture dell'edificio. Ha una misura di 20 metri di diametro interno e si innalza fino a 60 metri. La Basilica ospita dipinti, tra gli altri, di:
Nel settembre del 1980 papa Giovanni Paolo II l'ha elevata alla dignità di basilica minore.[9]
La chiesa di Santa Maria del Corlo, del XVI secolo, affidata alla Confraternita dei Disciplini, sorge nella zona a nord del centro storico. All'interno, ai lati della porta d'ingresso, si trovano affreschi che rappresentano due lunghe teorie di Santi. Sulla destra si apre una cappella dipinta da Giovanni D'Asolo, con una pala che raffigura la Trinità, di Francesco Paglia; nella cappella di sinistra vi sono affreschi attribuiti a Pietro Maroni o alla sua scuola. La pala che campeggia sullo sfondo raffigura l'Arcangelo san Michele, porta la data del 1596. Nel Seicento il Bonometti dipinse il soffitto, mentre il Sepolcro, ornato da statue lignee policrome, è opera del Bolesini.
La chiesa di Sant'Antonio Abate venne edificata sui resti della precedente, costruita a ridosso del quattrocentesco campanile tuttora esistente. Si compone di tre corpi distinti. La navata centrale, iniziata nel 1590, fu portata a termine nel 1601. Nel 1680 iniziò la costruzione dell'oratorio della Confraternita del Suffragio, che qui operava, sul lato destro della navata principale. Nel 1685 fu costruita la Cappella di Santa Maria del Suffragio sul lato opposto. L'altare maggiore è sormontato da gessi in altorilievo e nella nicchia centrale ospita una statua lignea policroma quattrocentesca del Santo. Dal 2017 sono tornate visibili quattro grandi tele sacre tra cui l'Assunta di Pietro Marone, la Sacra Famiglia con Allegoria della Confraternita di Pompeo Ghitti e una Natività con pastori di Antonio Balestra. Il campanile è sormontato da una cella campanaria con eleganti bifore. Dal culto di Sant'Antonio è nata l'antica fiera agricola che si tiene il 17 gennaio di ogni anno. Nello stesso giorno si impartisce la benedizione degli animali sul sagrato della chiesa. Dal 2009 dal sagrato della chiesa parte il corteo del Palio di Sant'Antonio o delle Contrade che si svolge poi nella piazza della Torre. Otto squadre si contendono il Palio gareggiando in cinque giochi della tradizione sfidando anche il clima di gennaio. Il sabato più prossimo al 15 ottobre si celebra invece l'anniversario della traslazione dell'immagine miracolosa della Madonna del Giglio.
Il santuario della Madonna di San Martino fu eretto dopo la peste del 1630, per volontà dei lonatesi. La chiesa, con pianta a croce greca, presenta una cupola emisferica all'interno e ottagonale all'esterno. Il santuario conserva una collezione di ex voto che va dal 1600 al 1800.
La pieve, dedicata a San Zeno, è la più antica delle chiese di Lonato: infatti la sua prima costruzione risale al V secolo. La costruzione è la quarta che venne edificata nello stesso luogo, avendo subito in varie riprese distruzioni. È ad una navata, con facciata a capanna, ed è chiusa da un'abside semicircolare che risale al XII secolo, così databile per il suo caratteristico stile romanico.
Di particolare interesse storico è l'abbazia di Maguzzano nell'omonima località, possente costruzione che si affaccia sul Garda, già indicata nelle cronache del X secolo, rifatta nel XV secolo. Pare che in questo monastero benedettino abbia dimorato frate Teofilo Folengo, alias Merlin Cocai. Per merito di alcuni frati trappisti, che divennero proprietari del monastero, vennero riportate alla luce nella vecchia chiesa, parrocchiale, le belle decorazioni policrome dipinte sulle volte e sulle pareti nei primi anni del Cinquecento. Tra gli oggetti sacri ricordiamo una preziosa croce astile di rame dorato con figure simboliche.
Sulle colline moreniche del Garda, troviamo Madonna della Scoperta, località che il 24 giugno 1859 vide l'attacco delle truppe piemontesi contro gli austriaci, preludio vittorioso della battaglia di Solferino e San Martino.
Architetture civili
A fronte del palazzo Municipale: colonna marmorea con Leone di San Marco e monumento ai Caduti dello scultore Luigi Contratti.
La torre dell'orologio, prima del 1800 era sormontata da una cupola, quindi venne sopraelevata e ornata di merlatura. Di pochi anni prima è l'orologio, opera di Domenico Crespi di Cremona.
Architetture militari
La Rocca, castello medioevale con annesso Museo Civico Ornitologico "Gustavo Carlotto"[10], ospitato dalla fondazione Ugo Da Como, assieme alla Casa del Podestà, la quale costituisce una ricostruzione di una dimora signorile del XV secolo caratterizzata dalla presenza di affreschi, soffitti a cassettone e raccolte di quadri, peltri e maioliche, oltre a una biblioteca di oltre 52000 documenti.[11]
Dirigendosi verso la Valtenesi, appena dopo l'abitato di Sedena sorge il castello di Drugolo. La sua costruzione, forse di origine longobarda, è fatta risalire al X secolo. Dopo essere stato riedificato sui finire del Trecento, passò in proprietà a parecchie famiglie nobili, fino a quando, nel 1436, fu venduto agli Averoldi. Il castello, di pianta quadrata, ha un ponte levatoio e merlature ghibelline ed è abitato dai proprietari.
Siti archeologici
Fornaci romane di Lonato del Garda, in località Fornaci dei Gorghi.
sito palafitticolo del lavagnone, nella frazione centenaro.
Dal punto di vista religioso, la parrocchia di Lonato fa parte della diocesi di Verona. Questo perché, la tradizione suggerisce che il Cristianesimo fu introdotto da san Zeno e da missionari provenienti dalla sua diocesi.
L'economia di Lonato del Garda si basa sull'agricoltura, l'industria ferriera, l'artigianato, il terziario. Tra i prodotti locali si possono annoverare vini DOC come il Lugana, il Groppello ed il vino da dessert San Martino della Battaglia Gefide.
Lonato è sede:
della fiera agricola e commerciale che si tiene nei giorni di venerdì, sabato e domenica più prossimi al 17 gennaio, giorno di sant'Antonio Abate.
del mercantico, una rassegna di antiquariato, modernariato, hobbistica e collezionismo, che si tiene ogni terza domenica del mese.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Lonato del Garda è attraversato dall'autostrada A4 Milano-Venezia. Nel territorio comunale non sono presenti caselli, dato che il più vicino, quello di Desenzano del Garda, è situato nel territorio del comune omonimo nei pressi del confine con Lonato[14].
La Padana Superiore attraversa il territorio in duplice forma. Come superstrada, in qualità di strada provinciale BS 11, passa a nord del centro abitato principale, sottopassando il colle di San Zeno grazie all'omonima galleria. Il percorso originale, divenuto strada comunale, percorre invece il centro storico. A Lonato terminano la strada provinciale 78 Calvagese - Mocasina - Lonato e la strada provinciale BS 668 Orzinuovi - Lonato. Le frazioni di Esenta e San Tomaso sono servite dalla provinciale BS 567 del Benaco; a Esenta, inoltre, termina la provinciale 25 proveniente da Cunettone di Salò[14].
Ferrovie e tranvie
La stazione di Lonato è posta sulla ferrovia Milano-Venezia a meridione del centro storico.
Tra il 1911 e il 1935, Lonato venne servita anche dalla tranvia a vapore Castiglione-Desenzano, diramazione della Brescia-Mantova-Ostiglia. La stazione del paese era situata lungo via Monte Grappa poco a nord del cavalcaferrovia[15].
Mobilità urbana
Nel sistema di trasporto pubblico su gomma della provincia di Brescia, il comune di Lonato appartiene sia al lotto nord, esercito dal consorzio Trasporti Brescia Nord, sia a quello sud, di competenza di Trasporti Brescia Sud.[16].
Giancarlo Ganzerla, Binari sul Garda. Dalla Ferdinandea al tram: tra cronaca e storia, Brescia, Grafo, 2004, pp.270-271, ISBN88-7385-633-0.
Trasporti Brescia - Mappa rete nord (PDF), su trasportibrescia.it. URL consultato l'8 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2013). e Trasporti Brescia - Mappa rete sud (PDF), su trasportibrescia.it. URL consultato l'8 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2013).
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