Lirio (Lìir in dialetto oltrepadano[4]) è un comune italiano di 134 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella zona collinare dell'Oltrepò Pavese, nella valle del torrente Scuropasso.
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Lirio comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Alessio Cagnoni (lista civica) dal 9-6-2009 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°00′N 9°15′E | ||
Altitudine | 257 m s.l.m. | ||
Superficie | 1,75 km² | ||
Abitanti | 134[1] (31-12-2021) | ||
Densità | 76,57 ab./km² | ||
Frazioni | Molino Sacrista | ||
Comuni confinanti | Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Pietra de' Giorgi, Santa Maria della Versa | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 27043 | ||
Prefisso | 0385 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 018082 | ||
Cod. catastale | E608 | ||
Targa | PV | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 944 GG[3] | ||
Nome abitanti | liriesi | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Lirio è noto fin dall'XI secolo, quando era di proprietà del monastero di Santa Maria delle Cacce di Pavia, come la vicina Montalto. E di Montalto seguì poi sempre le sorti: passato nel 1164 sotto il dominio di Pavia, appartenne alla podesteria e al feudo di Montalto, di cui furono investiti i Belcredi, gli Strozzi, i Taverna e infine nuovamente i Belcredi fino alla fine del feudalesimo nel 1797.
Nel XVIII secolo appare essere passato dal feudo di Montalto a quello di Montecalvo, sotto la signoria di un altro ramo degli stessi Belcredi. In quest'epoca il maggior proprietario fondiario era il Collegio Castiglioni di Pavia. A causa della dedicazione della parrocchia a San Paolo viene talvolta confuso nella storia locale con uno scomparso comune di San Paolo, nel feudo di Broni, che si trovava invece presso il Po.
Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2015.[5]
«Stemma partito: il PRIMO, d'oro, alla torre di rosso, mattonata di nero, chiusa e finestrata dello stesso, merlata alla guelfa di cinque, fondata sulla pianura di verde; il SECONDO, d'azzurro, ai due grappoli d'uva, ordinati in palo, d'oro, ogni grappolo unito al tralcio dello stesso, posto in fascia e pampinoso di due, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di verde.
Abitanti censiti[6]
Fa parte della fascia bassa della Comunità Montana Oltrepò Pavese.
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