world.wikisort.org - Italia

Search / Calendar

Langosco (Langùsch in dialetto lomellino[4]) è un comune italiano di 382 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella Lomellina occidentale, presso la riva sinistra del Sesia, al confine con il Piemonte. Il fiume Sesia ha cambiato più volte il suo corso, formando prima ampie anse per poi riprendersi un corso più lineare: questo ha provocato lo spostamento di ampie zone da una sponda all'altra. Il territorio comunale di Langosco ha ora un'enclave sulla riva destra, inserito nel comune di Motta de' Conti, mentre questo comune piemontese mantiene la frazione Mantie e il suo territorio sulla sponda sinistra del fiume, fra i confini di Langosco e Candia.

Langosco
comune
Langosco – Veduta
Langosco – Veduta
Chiesa di San Martino
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoMargherita Tonetti (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate45°13′N 8°34′E
Altitudine111 m s.l.m.
Superficie15,82 km²
Abitanti382[1] (31-12-2021)
Densità24,15 ab./km²
FrazioniBosco, San Paolo Leria, Santa Maria Bagnolo
Comuni confinantiCandia Lomellina, Caresana (VC), Cozzo, Motta de' Conti (VC), Rosasco
Altre informazioni
Cod. postale27030
Prefisso0384
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018079
Cod. catastaleE439
TargaPV
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 785 GG[3]
Nome abitantilangoschesi
Patronosan Martino vescovo di Tours
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Langosco
Langosco – Mappa
Langosco – Mappa
Posizione del comune di Langosco nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Storia


Vecchio stemma nella versione aulica
Vecchio stemma nella versione aulica

I numerosi ritrovamenti di reperti romani nella zona verso il fiume avvalorano l'ipotesi dell'origine romana del villaggio sulla strada che da Cozzo portava alla Gallia attraverso le alpi Cozie. Nell'882 fu donato dall'imperatore Carlo il Grosso al vescovo di Vercelli. Faceva parte della contea di Lomello, appartenente ai Conti palatini di Lomello. Nel 1164 è citato nel diploma con cui l'imperatore Federico I pose la Lomellina sotto il dominio di Pavia (che di fatto già l'esercitava da alcuni anni, da quando sottomise i conti palatini). Nel 1250 appare come Langoschum nell'elenco delle terre pavesi. La signoria locale era rimasta ai Conti palatini di Lomello, che nel XIII secolo si erano divisi in vari rami, di cui i Langosco costituivano la discendenza principale. I conti di Langosco tentarono così di trasformare il loro feudo in signoria, provocando una ritorsione dei vercellesi e del loro vescovo che, con un esercito, nel 1254 passarono il Sesia e distrussero il paese. Nel 1300 vi sono ancora tentativi di Filippone Langosco, appoggiato dai vescovi, di staccarsi da Pavia; nel 1310 alla discesa in Italia di Enrico o Arrigo IV, Filippone si allea con lui e ottenne la riconferma del feudo con tutti i diritti e i doveri (Il feudo sarà “camerale”). Dopo la sconfitta contro i Visconti, il paese passerà a Riccardino, figlio di Filippone, che morirà però durante un attacco visconteo nel 1315. I Visconti si impadronirono così di Pavia e misero fine anche alla signoria dei Langosco. I Langosco furono nuovamente infeudati dagli Sforza nel 1467; come molti antichi feudi, era tenuto per quote da diverse linee della stessa famiglia; essa manterrà la signoria fino alla fine del feudalesimo. Durante il secolo XVII il paese subì numerose disgrazie: prima di tutto la peste del 1630 e successivamente numerose guerre fra francesi e spagnoli; nel 1635 durante l'assedio francese della vicina fortezza di Villata, nel 1658 prima dalle truppe spagnole e quindi l'anno successivo da quelle francesi condotte dal duca di Noailles, che saccheggiarono e incendiarono il paese costringendo la popolazione alla fuga. Stessa sorte toccò agli abitanti nel 1696 quando il territorio su saccheggiato prima dalle truppe tedesche e quindi da quelle franco-piemontesi. Nel 1707 Langosco passò sotto il dominio sabaudo e nel 1762, con atto sovrano del Re di Sardegna, viene riconfermata l'investitura al conte Guido Antonio Langosco. In epoca napoleonica Langosco è unito al comune di Rosasco, nel 1814 torna autonomo e gli vengono uniti i comuni già soppressi di San Paolo Leria e Santa Maria Bagnolo, che sorgono a breve distanza dal centro sulla strada provinciale 21 in direzione di Candia.


Simboli


Lo stemma e il gonfalone del comune di Langosco sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 dicembre 2013.[5]

«Stemma troncato di rosso e di azzurro, alle tre spighe di riso, impugnate e legate, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di giallo.[6]

Il comune ha utilizzato a lungo come proprio stemma quello della famiglia Langosco (troncato di rosso e di azzurro)[7][8] che è lo sfondo dell'emblema civico attuale.


Monumenti e luoghi d'interesse


A Langosco sorgeva una forte rocca a difesa del confine sul Sesia che venne distrutta nel secolo XV da una piena del fiume. La stessa piena atterrò anche le chiese di San Salvatore e di Santa Maria mentre gravi danni subì la chiesa di San Martino che venne riedificata nei primi anni del '600. Purtroppo gli scontri franco-spagnoli la ridussero ancora in rovina e nel 1780 l'uso della chiesa venne interdetto dalle autorità. Le funzioni religiose furono spostate nel vicino oratorio di San Domenico, fino a che nel 1815 fu intrapresa la costruzione della nuova chiesa su progetto dell'architetto casalese Giovanni Antonio Vigna che la ultimò nel 1824. Si presenta con una bella facciata neoclassica con quattro lesene e capiteli ionici e un bell'affresco nella lunetta sopra il portale raffigurante il vescovo San Martino che, con il dono del mantello, fece rifiorire l'estate. L'interno a navata unica è invece in stile barocco piemontese.

Per tradizione si individuano i resti del castello medievale in alcuni edifici al limite dell'abitato verso Rosasco dove sorge una villa padronale con parco e una torre si uso civile che alcuni studiosi pensano racchiuda, sotto le sovrastrutture settecentesche, le murature di una costruzione più antica.

La chiesa di San Domenico viene ricordata per la prima volta in una visita pastorale del 1574, ma dopo l'incendio del paese, fu riedificata nel 1672 e divenne la sede della Compagnia del Rosario o dei "batù", fino all'estinzione dell'ultimo cappellano (1955).

Nel centro abitato sorgono alcuni bei palazzi padronali di cui il più significativo è il palazzo comunale del 1775.

Chiesa di San Bernardo
Chiesa di San Bernardo

Sulla strada per Rosasco sorgono due piccole cappelle: la prima, in località Palazzo, è dedicata a San Bernardo da Mentone. Un'iscrizione sulla facciata indica l'anno di costruzione 1537; nel 1861 fu restaurata. All'interno si conservano affreschi della scuola di Bernardino Lanino. La seconda sorge all'incrocio della strada provinciale con il tracciato dell'antica strada romana. È dedicata a Santa Giuliana e fu eretta come lazzaretto durante la peste del 1630. Restaurata nel 1706 e ancora nel 1839 è molto cara agli abitanti del luogo e la statua della Santa è invocata contro le malattie nervose.

Negli anni di siccità, quando il Sesia è in secca, riaffiorano i piloni e i resti del ponte romano. L'ultimo affioramento delle rovine è stato registrato e documentato nell'estate del 2015.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[9]


Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 404.
  5. Langosco (Pavia) D.P.R. 20.12.2013 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 6 agosto 2022.
  6. Ecco il nuovo gonfalone di Langosco, in La Provincia Pavese, 3 maggio 2018.
  7. Stemma, su langosco.it.
  8. Umberto De Agostino, Conti Langosco di Langosco, mille anni di storia, su Vivo in Lomellina, 28 aprile 2018.
  9. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia

На других языках


[de] Langosco

Langosco ist eine Gemeinde (comune) mit 360 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der südwestlichen Lombardei im Norden Italiens. Die Gemeinde liegt etwa 46 Kilometer westlich von Pavia in der Lomellina und grenzt unmittelbar an die Provinz Vercelli. Die Grenze bildet die Sesia.

[en] Langosco

Langosco is a comune (municipality) in the Province of Pavia in the Italian region Lombardy, located about 50 kilometres (31 mi) southwest of Milan and about 45 kilometres (28 mi) west of Pavia. As of 31 December 2004, it had a population of 467 and an area of 15.7 square kilometres (6.1 sq mi).[3]

[es] Langosco

Langosco es una localidad y comune italiana de la provincia de Pavía, región de Lombardía, con 458 habitantes.

[fr] Langosco

Langosco est une commune italienne de la province de Pavie dans la région Lombardie en Italie.
- [it] Langosco

[ru] Лангоско

Лангоско (итал. Langosco) — коммуна в Италии, располагается в регионе Ломбардия, в провинции Павия.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2024
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии