Laerru (Laèrru in sardo[3][4]) è un comune italiano di 884 abitanti della provincia di Sassari, della regione dell'Anglona.
Laerru comune | |||
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(IT, SC) Laèrru | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Massimiliano Leonardo Manca (lista civica) dal 26-10-2020 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 40°49′02″N 8°50′07″E | ||
Altitudine | 165 m s.l.m. | ||
Superficie | 19,85 km² | ||
Abitanti | 884[1] (31-8-2020) | ||
Densità | 44,53 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Bulzi, Martis, Nulvi, Perfugas, Sedini | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 07030 | ||
Prefisso | 079 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 090034 | ||
Cod. catastale | E401 | ||
Targa | SS | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | ||
Nome abitanti | (IT) laerresi (SC) laerresos | ||
Patrono | santa Margherita | ||
Giorno festivo | 20 luglio | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Il nome, molto probabilmente, deriva dal latino alaternus, che significa alaterno, arbusto sempreverde tipico del luogo.
È un paese di origine antichissima che si trova nel cuore della regione storica dell'Anglona.
L'area fu abitata già nel paleolitico inferiore, in epoca prenuragica e nuragica e poi in epoca romana. Si trovano numerose testimonianze archeologiche risalenti a queste epoche, tra cui Dolmen, tombe dei giganti, domus de janas, nuraghi e tombe romane.
Nel medioevo fece parte del Giudicato di Torres, nella curatoria dell'Anglona. Alla caduta del giudicato (1259) passò ai Malaspina, ai Doria e successivamente (intorno al 1450) agli Aragonesi. Nel XVIII secolo il paese venne incorporato nel principato d'Anglona, sotto la signoria prima dei Pimentel e poi dei Tellez-Giron d'Alcantara, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Laerru sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 settembre 1998.[5]
«Stemma troncato semipartito: il primo di azzurro, alla lettera maiuscola L, accompagnata da quattro stelle di otto raggi d'oro, ordinate in palo; il secondo di rosso, alla bilancia d'oro; il terzo di verde, a sette spighe di grano, impugnate, d'oro, legate di rosso. Ornamenti esteriori da Comune» |
Nello stemma sono raffigurati la lettera L, iniziale del nome del Comune, una bilancia dorata che ricorda la storica appartenenza di Laerru al giudicato di Torres e un fascio di spighe per la grande importanza che nella vita economica locale hanno sempre avuto le attività agricole.[6] Il gonfalone è un drappo di giallo bordato di azzurro.
Abitanti censiti[7]
La variante del sardo parlata a Laerru è quella logudorese settentrionale.
Nel comune è presente una stazione ferroviaria posta lungo la ferrovia Sassari-Tempio-Palau, linea utilizzata in questo tratto sino al 1997 per i servizi di trasporto pubblico e successivamente per esclusivi impieghi turistici legati al Trenino Verde.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 16 aprile 2000 | Giuseppe Gavino Fraoni | Centro | Sindaco | [8] |
16 aprile 2000 | 8 maggio 2005 | Giuseppe Gavino Fraoni | lista civica | Sindaco | [9] |
8 maggio 2005 | 30 maggio 2010 | Francesco Fraoni | lista civica | Sindaco | [10] |
30 maggio 2010 | 31 maggio 2015 | Pietro Moro | lista civica "Tradizione e Innovazione" | Sindaco | [11] |
31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Pietro Moro | lista civica "Tradizione e Innovazione" | Sindaco | [12] |
26 ottobre 2020 | in carica | Massimiliano Leonardo Manca | lista civica "Amministrare insieme" | Sindaco | [13] |
Altri progetti
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