Galliavola (Galiàula in dialetto lomellino[4]) è un comune italiano di 174 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella Lomellina meridionale, alla destra dell'Agogna, non lontano dalla riva sinistra del Po.
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Galliavola comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Loredana Longo (lista civica) dal 26-5-2014 | |
Territorio | ||
Coordinate | 45°06′N 8°49′E | |
Altitudine | 90 m s.l.m. | |
Superficie | 8 km² | |
Abitanti | 174[1] (31-12-2021) | |
Densità | 21,75 ab./km² | |
Comuni confinanti | Ferrera Erbognone, Lomello, Pieve del Cairo, Villa Biscossi | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 27034 | |
Prefisso | 0384 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 018066 | |
Cod. catastale | D873 | |
Targa | PV | |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | |
Cl. climatica | zona E, 2 619 GG[3] | |
Nome abitanti | Galliavolini | |
Patrono | San Lorenzo | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
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Certamente Galliavola, come la vicina Gallia (frazione di Pieve del Cairo), derivarono da tenute agricole romane appartenenti alla famiglia Gallius, con i nomi di Gallia e Galliabula. Fece parte del contado di Lomello passando nel 1164 sotto il dominio di Pavia. Ne ebbe la signoria la famiglia dei Capitani di Grumello, probabilmente originaria dell'antica località di Grumello, situata nel territorio di Galliavola. I Grumello furono confermati nei loro possessi nel 1464, e, divisi in più rami, rimasero feudatari fino al XVII secolo, poi il feudo passò ai Lambertenghi, uno dei quali, professo della Compagnia di Gesù, lo lasciò nel 1660 ai Gesuiti di Brera in Milano; dopo l'abolizione dell'ordine il feudo fu incamerato.
Nel XVIII secolo furono aggregati a Galliavola gli antichi comuni di Grumello e Schivanoia, che formarono sempre un solo feudo con Galliavola. Schivanoia (il cui nome indicherebbe un luogo di delizie, forse una villa di caccia) doveva avere ancora nel XVIII secolo un castello, ed esiste ancora come cascina. Grumello era un luogo importante tra Galliavola e Lomello, ma già nel XVIII secolo era ridotto a una minuscola cascina e da qualche tempo è del tutto scomparso.
Lo stemma del comune di Galliavola è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 25 febbraio 2008.[5]
«Di rosso, inquartato dalla croce diminuita di argento: nel primo, ai tre tortelli di azzurro, bene ordinati, caricati della croce patente d'oro; nel secondo, al giglio d'oro; nel terzo, alle due pianticelle di riso d'oro, nodrite nella pianura di verde; nel quarto, al leone illeopardito d'oro, sostenuto dalla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[6]
Sindaco: Longo Loredana
Vicesindaco: Gribaudi Flavia
Assessore: Goggi Stefano
Consiglieri: Re Fabio, Longo Giovanni, Fasani Martina, Ballatore Vito, Pini Carlo, Broglia Giovanni, Valarioti Rosa, Borlone Luigi.
Altri progetti
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