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Gaione è una frazione del comune di Parma, appartenente al quartiere Vigatto.

Gaione
frazione
Gaione – Veduta
Gaione – Veduta
Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano
Localizzazione
Stato Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Parma
Comune Parma
Territorio
Coordinate44°45′36.1″N 10°17′17.9″E
Altitudine91 m s.l.m.
Abitanti979[2]
Altre informazioni
Cod. postale43124
Prefisso0521
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleL870
Patronosant'Ilario e santi Ippolito e Cassiano
Giorno festivo13 gennaio e ultima domenica di settembre
Cartografia
Gaione

La località è situata 6,07 km a sud-ovest del centro della città.[1]


Geografia fisica


Il torrente Cinghio a Gaione
Il torrente Cinghio a Gaione

La località, attraversata dal torrente Cinghio, è situata nella zona pianeggiante compresa tra i torrenti Baganza e Parma.[3]


Origini del nome


La località deve tradizionalmente il suo nome al cittadino romano Galionius, inviato a colonizzare la zona nel 182 a.C..[4]


Storia


Il primo insediamento umano nella zona di Gaione risale al Neolitico: nei pressi del torrente Cinghio si trovano infatti le tracce di un piccolo abitato e di 12 sepolture riferibili alla cultura dei vasi a bocca quadrata del V millennio a.C..[5]

All'interno del paleoalveo del Cinghio sorgono inoltre alcune resti di una terramara di forma pressoché quadrangolare abitata nell'età del bronzo,[6] rinvenuti durante alcuni scavi nel 1983.[3]

La zona fu poi colonizzata dai Romani, che secondo la tradizione vi fondarono un insediamento nel 182 a.C.;[4] tracce di una villa si trovano alla base della pieve dei Santi Ippolito e Cassiano, edificata nell'XI secolo sui resti di un luogo di culto alto-medievale; di quest'ultimo rimangono le vestigia di un altare realizzato con mattoni romani di reimpiego.[7]

Il primo documento[8] che ufficialmente menzioni l'abitato di Gaione risale tuttavia al 941.[4] A difesa del borgo fu in seguito innalzata, accanto alla pieve, una torre, di cui si conoscono soltanto le notizie relative al 1403, quando i Sanvitale, feudatari della zona, la fortificarono, durante gli scontri per il dominio del Parmense che contrapposero Pier Maria I de' Rossi e Ottobuono de' Terzi; l'edificio fu attaccato dai Rossi e inizialmente resistette, ma capitolò l'anno seguente.[9]

In seguito all'abolizione napoleonica dei diritti feudali, Gaione fu aggregata al Comune di Vigatto, sciolto nel 1943, ricostituito nel 1952 e definitivamente assorbito da Parma nel 1962.[10]


Monumenti e luoghi d'interesse



Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano


Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano
Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano
Lo stesso argomento in dettaglio: Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano (Parma).

Edificata originariamente tra il VII e l'VIII secolo sui resti di una villa romana, la pieve fu completamente ricostruita in stile romanico nell'XI secolo; profondamente modificata tra il XVI e il XVII secolo, fu ristrutturata nel 1952, riportando alla luce l'aspetto medievale dell'edificio, e nuovamente restaurata nel 2003; al suo interno sono visibili i rivestimenti, i pilastri, i basamenti delle tre absidi e parte della pavimentazione originari, oltre ad alcuni affreschi risalenti al XVII e al XVIII secolo.[7]


Villa Paganini


Villa Paganini
Villa Paganini
Lo stesso argomento in dettaglio: Villa Paganini.

Edificata in stile neoclassico tra il 1820 e il 1825[11] quale residenza estiva del conte Giuseppe Castellinard unitamente al parco circostante di oltre 30 ettari, la villa fu acquistata nel 1833 da Niccolò Paganini, con l'intenzione di trascorrervi i periodi di riposo tra una tournée e l'altra; ampliata e arredata, alla morte del violinista fu ereditata dal figlio Achille, che non effettuò alcuna modifica e la lasciò infine al figlio Abramo; alienata nel 1931 al conte Ernesto Lombardo, fu da questi donata ad Antonietta Capelli, fondatrice dell'Istituto San Giovanni Battista, di cui divenne sede.[12]


Infrastrutture e trasporti


La località è attraversata in direzione nord-sud dalla strada provinciale 56.


Note


  1. La Frazione di Gaione, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 29 novembre 2016.
  2. [1]
  3. Bottazzi, Mutti, p. 135.
  4. Gaione, su giochidelle7frazioni.it. URL consultato il 20 giugno 2017.
  5. Neolitico evoluto, su archeologia.parma.it. URL consultato il 29 novembre 2016.
  6. Età del Bronzo Medio e Recente, su archeologia.parma.it. URL consultato il 29 novembre 2016.
  7. Gaione, Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano, su piazzaduomoparma.com. URL consultato il 29 novembre 2016.
  8. Rogito del 3 marzo 941, per la vendita di un terreno da parte di due sorelle, Fredebunga e Suniversa, figlie di Liutardo, a Bertaldo.
  9. Angeli, pp. 234-235.
  10. Storia dei comuni, su elesh.it. URL consultato il 29 novembre 2016.
  11. Villa Paganini (già Villa Gaione) 1820, su quartierevigatto.forumcircle.com. URL consultato il 29 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2016).
  12. Il Luogo, su salottorosso.andreacardinale.it. URL consultato il 29 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2016).

Bibliografia



Voci correlate



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