Frigole è una località turistica balneare del Salento, frazione del comune di Lecce.
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Frigole frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
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Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 40°25′39.36″N 18°14′37.43″E |
Altitudine | 7 m s.l.m. |
Abitanti | 291 (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 73100 |
Prefisso | 0832 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Frigolini |
Patrono | santa Maria Goretti |
Cartografia | |
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La località era nota sin dal periodo normanno con il nome di Guadina, in riferimento al carattere paludoso del territorio. Nella seconda metà del 1800, Federico Libertini, nobile salentino, impiegò tutte le sue risorse economiche per bonificare l'intera area, di sua proprietà. Progettò un complesso sistema di canali che attraversavano i campi paludosi, allo scopo di far defluire la massa idrica in eccesso, rendendoli fertili. Tuttavia, il sogno di Libertini si interruppe con la sua scomparsa, nel 1890, e, solo in epoca fascista, l'opera di bonifica fu ripresa e portata a termine, attraverso l'ampliamento della rete di canali, la piantumazione di nuovi alberi, la creazione di un bacino artificiale e la conversione dell'idrofora (ora alimentata elettricamente) che regolava l'afflusso dell'acqua nei canali.
Era stata prevista anche la costruzione di una litoranea, che avrebbe collegato San Cataldo e Torre Chianca. I lavori furono avviati, ma presto interrotti durante il secondo conflitto mondiale. Quel che resta dell'imponente progetto corrisponde all'attuale lungomare Attilio Mori.
Nel secondo dopoguerra l'idrofora fu spenta, mentre alcuni canali, con il passare del tempo, si ostruirono o furono interrati.
Ciononostante, verso la fine degli anni '60 alcuni imprenditori salentini compresero le potenzialità turistiche del territorio e decisero di costruirvi strutture ricettive e stabilimenti balneari, contribuendo, così, al suo sviluppo.
Anche se non esiste alcun documento al riguardo, il nome Frigole, di evidente etimologia latina (frigus), farebbe riferimento all'originaria improduttività della terra, appunto "fredda", "arida".
È costituito da due piazze, attorno a cui gravitano i principali edifici del borgo. In particolare, nella piazzetta dedicata a Leandro Alberti sorge l'antica masseria di Federico Libertini (oggi in stato di abbandono), di cui colpiscono soprattutto il maestoso ingresso e il cortile interno. Poco distante si trova la chiesa di S. Maria Goretti, in stile neo-romanico.
Il litorale di Frigole (distante circa 1 km dal centro) è caratterizzato da una costa bassa e sabbiosa, lungo la quale sono presenti gli stabilimenti balneari e il caratteristico porticciolo.
A pochi chilometri da Frigole vi è il bacino di Acquatina, un bacino costiero artificiale con caratteristiche lagunari, realizzato nell'ambito degli interventi di bonifica. Si tratta di una zona umida estesa per circa 100 ettari, delimitata da una serie di dune e immersa in una folta macchia mediterranea.
Il bacino è in costante collegamento con il mare attraverso un canale poco profondo e riceve apporti d'acqua dolce dalla diramazione laterale del Canale Giammatteo.
Il territorio di Frigole è attraversato da due strade principali: la Strada Provinciale 132 (Lecce-Frigole) e la Strada Provinciale 133 (litoranea San Cataldo-Casalabate).
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