Esanatoglia è un comune italiano di 1 925 abitanti[1] della provincia di Macerata nelle Marche. Fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia[4].
Esanatoglia comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Macerata |
Amministrazione | |
Sindaco | Luigi Bartocci Nazzareno (centro-destra) dal 5-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | 43°15′04.86″N 12°56′45.2″E |
Altitudine | 495 m s.l.m. |
Superficie | 47,91 km² |
Abitanti | 1 925[1] (31-12-2020) |
Densità | 40,18 ab./km² |
Frazioni | Pagliano, Capriglia, Palazzo |
Comuni confinanti | Fabriano (AN), Fiuminata, Matelica |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 62024 |
Prefisso | 0737 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 043016 |
Cod. catastale | D429 |
Targa | MC |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 161 GG[3] |
Nome abitanti | esanatogliesi |
Patrono | santa Anatolia |
Cartografia | |
Posizione del comune di Esanatoglia nella provincia di Macerata | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il comune di Esanatoglia si trova nella vallata situata tra il Monte Gemmo e il Monte Corsegno, nell'entroterra marchigiano, circondato dai comuni di Matelica, di Fiuminata e di Fabriano, a circa 450 m s.l.m. Nel suo territorio nasce il fiume Esino, precisamente dal Monte Cafaggio.
Tra il centro cittadino e le sorgenti del fiume Esino si snoda il Parco delle Vene, importante meta turistica.
Secondo la leggenda, Esus, il Dio celtico della guerra, sarebbe all'origine del nome del fiume Esino, sulle cui rive si suppone abitasse una comunità che in epoca romana veniva chiamata Aesa.
Sono state rinvenute in superficie evidenze di attività umane risalenti al periodo Paleolitico in località Monte Sant'Angelo, al Neolitico in località Piani di Calisti e all'Eneolitico in località Crocifisso-Case Popolari.
L'attuale toponimo, Esanatoglia, nacque nel 1862 dalla combinazione di Aesa e Anatolia, rimpiazzando il nome di Santa Anatolia (martire del III secolo d.C.), con cui era chiamato il castrum medioevale.
Il primo documento noto riguardante Santa Anatolia risale al 1015, a proposito della fondazione del monastero di Sant'Angelo infra hostia da parte del conte Atto e sua moglie Berta. Il monastero divenne presto il più importante insediamento religioso della zona.
La città fu governata dalla famiglia dei Malcavalca fino al 1211, anno in cui subentrarono gli Ottoni di Matelica. Tre anni dopo, e per tre secoli, la potente famiglia da Varano di Camerino governò sulla città.
Sotto i Varano la città di Santa Anatolia mantenne una certa autonomia: la prima collezione di norme statutarie data 1324. La cittadella rimase immune da guerre e saccheggi per molto tempo; solo nel 1443 fu conquistata da Francesco I Sforza, aiutato dai matelicesi: il monastero di Sant'Angelo – con la sua famosa biblioteca – non fu salvato dalla devastazione.
Nel 1502 il castrum divenne parte dello Stato della Chiesa.
Il paese, raccolto nelle Mura, conserva case medievali, dove si possono osservare le "tre porte" (la porta usuale, quella degli sposi e quella del morto cioè dalla quale si facevano uscire i defunti)[5] Altri aspetti di interesse:
Abitanti censiti[7]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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17 giugno 1988 | 7 giugno 1993 | Cesare Procaccini | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [8] |
7 giugno 1993 | 28 aprile 1997 | Giorgio Pizzi | Indipendente | Sindaco | [8] |
28 aprile 1997 | 14 maggio 2001 | Giorgio Pizzi | Centro-destra | Sindaco | [8] |
14 maggio 2001 | 30 maggio 2006 | Giorgio Pizzi | Centro-destra | Sindaco | [8] |
30 maggio 2006 | 30 maggio 2011 | Giorgio Pizzi | Centro-destra | Sindaco | [8] |
30 maggio 2011 | 5 giugno 2016 | Giorgio Pizzi | Centro-destra | Sindaco | [8] |
5 giugno 2016 | 3 ottobre 2021 | Luigi Nazzareno Bartocci | Centro-destra | Sindaco | [8] |
4 ottobre 2021 | in carica | Luigi Nazzareno Bartocci | Centro-destra | Sindaco | [8] |
Da sottolineare la ripresa dell'antica coltivazione dello zafferano e l'interesse per le produzioni biologiche.[6]
Il crossdromo comunale "Gina Libani Repetti" di Esanatoglia è un impianto per la pratica del motocross. Recentemente[quando?] ristrutturato, questo tracciato ha ospitato in passato cinque edizioni del GP d'Italia del Campionato del Mondo Motocross; nel 1967 (classe 500 cc), nel 1974 (classe 500 cc), nel 1979 (classe 125 cc), nel 1984 (classe 500cc) e nel 1991 (classe 500 cc). Per oltre 15 anni è stato teatro della gara finale della "Coppa 1.000 Dollari" che si disputava su tre prove e vedeva andare in scena l'epilogo proprio al "Gina Libani Repetti", il 15 agosto di ogni anno.[9]
La squadra di calcio locale, l'ASD Esanatoglia, gioca attualmente nel campionato regionale di Seconda Categoria.
I colori sociali sono bianco-celeste e gioca le sue partite casalinghe al "Comunale" in via Roma.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 248272976 · LCCN (EN) n99032904 · GND (DE) 4534493-0 · J9U (EN, HE) 987007491860805171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n99032904 |
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