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Dolciano è una località del comune italiano di Chiusi, nella provincia di Siena, in Toscana.

Dolciano
frazione
Localizzazione
Stato Italia
Regione Toscana
Provincia Siena
Comune Chiusi
Territorio
Coordinate43°02′19.45″N 11°55′56.29″E
Abitanti
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Dolciano

Geografia fisica


Il borgo si trova al confine tra la Toscana e l'Umbria, nella Val di Chiana, ed è situata a nord di Chiusi lungo la strada che conduce a Montallese. A settentrione la località è delimitata dal corso del torrente Gragnano (7 km),[1] mentre poco a est si trovano le sponde sud-occidentali del lago di Chiusi.


Storia


La località di Dolciano nacque come importante tenuta sin dall'epoca rinascimentale, ed è ricordata per la prima volta in un documento del 19 aprile 1444 dove è detto prendere il nome da un Angelo di Pietro, detto Dolciano, cittadino di Chiusi.[2] Verso la fine del XVI secolo la fattoria di Dolciano fu acquistata da Francesco I de' Medici e successivamente passò nelle proprietà degli Asburgo-Lorena.[3] Nel 1769 il granduca Pietro Leopoldo visitò Dolciano e nel 1777 dette inizio ai lavori per trasformare la tenuta nella residenza di caccia granducale.[3] Nel 1787 venne istituita una parrocchia a Dolciano intitolata a San Leopoldo, come simbolo di ringraziamento al granduca («il cui nome è cotanto caro ai Toscani» scrive il Repetti).[4]

Nel 1833 il borgo di Dolciano contava 300 abitanti.[4]


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Leopoldo (Dolciano).

Architetture civili


La villa di Dolciano, risalente all'epoca rinascimentale, fu proprietà dei granduchi di Toscana, la famiglia Medici prima e i Lorena poi. Ricostruita per volere di Pietro Leopoldo a partire dal 1777, fu ultimata nelle forme attuali dopo l'unità d'Italia.[3] La villa possiede un pregevole giardino all'italiana ed è contorniata da un parco di lecci.[3] Oltre alla chiesa, vi si trovano anche le vecchie scuderie granducali e le abitazioni dei contadini, gli stabilimenti ed altre case coloniche costruite nel tardo XVIII secolo.[3]


Siti archeologici


Presso Dolciano sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici che testimoniano una frequentazione del luogo da parte degli Etruschi.[5] Nel 1818 era stata trovata a Dolciano una sepoltura con otto urne cinerarie recanti iscrizioni in etrusco, e successivamente una tomba a camera con oggetti di alabastro e bronzo.[5] Nel 1895 quattro tegole funerarie anch'esse scritte e sempre negli stessi anni fu scavata anche una necropoli comprendente circa venti tombe a ziro, delle quali due conservavano ancora il corredo funebre.[5] Al 1970 risale invece il ritrovento di un'ara con dedica a Deana.[5]

Poco distante dal borgo, in direzione del lago di Chiusi, si trova il tumulo di Poggio Gaiella, una tomba con camera a pilastro, attribuita alla prima metà del V secolo a.C., tradizionalmente ritenuta il sepolcro del re Porsenna.


Note


  1. Torrente Gragnano, su sira.arpat.toscana.it. URL consultato il 10 gennaio 2018.
  2. Emanuele Repetti, «Dolciano» in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 6S, Firenze, p. 87.
  3. La storia della tenuta, su luoghincantati.it. URL consultato il 10 gennaio 2018.
  4. Repetti, «Dolciano» in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 2, Firenze, pp. 29.
  5. Mario Torelli, Atlante dei siti archeologici della Toscana, vol. 2, Firenze, «L'Erma» di Bretschneider, 1992, p. 361. URL consultato il 7 gennaio 2018.

Bibliografia


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