Desulo (Désulu in sardo[4]) è un comune italiano di 2 096 abitanti della provincia di Nuoro in Sardegna.
Desulo comune | |
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(IT) Desulo (SC) Désulu | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Cristian Melis (lista civica) dal 26-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 40°00′28.66″N 9°13′29.99″E |
Altitudine | 888[1] m s.l.m. |
Superficie | 74,5 km² |
Abitanti | 2 096[2] (31-10-2022) |
Densità | 28,13 ab./km² |
Frazioni | Asuai, Issiria, Ovolaccio |
Comuni confinanti | Aritzo, Arzana, Belvì, Fonni, Ovodda, Tiana, Tonara, Villagrande Strisaili |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 08032 |
Prefisso | 0784 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 091016 |
Cod. catastale | D287 |
Targa | NU |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Nome abitanti | (IT) desulesi (SC) desulesos |
Patrono | sant'Antonio abate |
Giorno festivo | 17 gennaio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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La sua altitudine varia dai circa 830 ai 1000 m s.l.m., Desulo è parte integrante del Mandrolisai. È costituito da tre rioni: Issiria, Ovolaccio e Asuai, separati prima della costruzione della strada Desulo-Fonni e uniti in seguito ad un boom edilizio negli anni sessanta e settanta.
Presunte fonti riportate sulle carte di Arborea, rivelatesi un falso storico, facevano derivare etimologicamente il nome da esule o esilium, a indicare un gruppo di cristiani cacciati da Calmedia, l'odierna Bosa.
Altre ricerche etimologiche vorrebbero origine del nome da "esulene" (luogo esposto al sole), o dal fenicio "desce" (erba, pascolo, luogo adatto al pascolo).
Desulo nel medioevo faceva parte del Giudicato di Arborea, collocata nella curatoria del Mandrolisai. Alla sconfitta del giudicato (1420) passò sotto il dominio aragonese, ma ottenne, come tutto il Mandrolisai, di essere governato da un signore nativo della contrada e scelto per elezione. Nel 1711 fu incorporato nella contea di San Martino, feudo dei Valentino, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Desulo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 aprile 2008.[5]
«Stemma semipartito troncato: il primo di rosso, al palo d'oro caricato di tre stelle di otto raggi di rosso; il secondo di argento, al ramoscello di agrifoglio, fogliato di cinque, di verde, fruttato di rosso; il terzo di azzurro, al muflone d'oro, fermo, la testa di fronte, sostenuto dalla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo di giallo.
La vecchia parrocchia dedicata a sant'Antonio Abate (patrono di Desulo), struttura importante dal punto di vista architettonico e storico-artistico.
Il centro storico, caratterizzato dalle tipiche case realizzate in pietra di scisto, conserva scorci immutati nel tempo.
Da segnalare il nuraghe più alto della Sardegna in località Ura 'e Sole, la tomba dei giganti di Sa Sedda 'e s'ena e le domus de janas di Occile.
Attrazioni turistiche sono la montagna ricca di boschi e foreste incontaminate come Girgini. Desulo è la base di partenza ideale per le escursioni sulla vetta più alta della Sardegna, punta La Marmora, a 1834 m s.l.m.. Sempre da Desulo, percorrendo la strada provinciale 7 per Fonni, è possibile raggiungere il passo di Tascusì, considerato il valico automobilistico più alto della Sardegna a circa 1245-1248 m s.l.m.
Abitanti censiti[6]
La variante del sardo parlata a Desulo è riconducibile alla Limba de mesania.
(SC)
«Fiera e ruzza, in mesu a sos castanzos |
(IT)
«Fiera e grezza in mezzo ai castagni |
(Antioco Casula (Montanaru). A Desulu) |
Attualmente[non chiaro] si cerca di riportare in uso varie tradizioni come la transumanza, con le pecore portate all'arrivare della primavera dal Campidano al paese. A Desulo è ancora possibile vedere le donne anziane col costume tradizionale, fatto in orbace rosso e ricamato con colori vivissimi.
Asuai è uno dei tre borghi montani che compone il centro abitato di Desulo, in provincia di Nuoro. È localizzato a 820 metri sul livello del mare e ha una popolazione di 1092 abitanti. Sino all'Ottocento era staccato di oltre un chilometro dal resto di Desulo e aveva una propria cartellonistica. Tanto che in diverse cartine geografiche, veniva sino a poco tempo fa, indicato separatamente. Storicamente conosciuto come Asnay, poi divenuto Asuai, il nome senza dubbio fa emergere una origine sardiana o comunque protosardiana[7]. Viene citato anche nelle fonti come villaggio che pagava le decime alla curia Romana al posto di Desulo (M. Pittau op.cit). È noto per essere il rione degli ambulanti desulesi (viagiantes o camminantes) che portavano le loro mercanzie in giro per la Sardegna. Agli ambulanti è anche dedicata una piazza antistante la chiesa di San Sebastiano martire. Altro luogo di interesse è la piazzetta Tonino Puddu, dedicata al grande maestro del folklore di Nuoro, prematuramente scomparso. Il sito si trova lungo la strada principale, ovvero la via Cagliari.
Contrariamente a quello che accade nel resto del comune di Desulo, Asuai celebra san Sebastiano con due ricorrenze votive. Una invernale, con gli eventi del 19 e 20 gennaio e l'altra estiva, la prima domenica di luglio. Prima della festa, gli appartenenti al comitato, eseguono una questua rituale per raccogliere i proventi per la festa in tutte le abitazioni di Asuai prima e poi nel resto del paese.
Nel territorio di Asuai esistono ancora una ventina di vigne attive. Si tratta di alcuni dei vigneti più alti in Sardegna, quasi a ridosso degli ottocento metri. In passato, infatti il territorio di Asuai, a partire dalla fine del paese fino a giungere alla stazione ferroviaria di Montecorte (Desulo-Tonara) era adibito alla coltivazione di vite e frutteto. Nonostante il progressivo abbandono dei vigneti, almeno una decina di famiglie si occupa della loro cura.
Il borgo non presenta particolari costruzioni storiche, tranne il nucleo abitativo di matrice ottocentesca presente nella zona Carrottu e la chiesa di San Sebastiano, patrono, su base secentesca e modificata da successivi rifacimenti. All'interno del suo territorio non sono censiti altri presidi religiosi.
Issiria è uno dei tre borghi montani che compone il centro abitato di Desulo. Situato a 900 metri sul livello del mare, è uno dei rioni più importanti e popolosi.
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Il comune è servito dalla stazione di Desulo-Tonara, posta circa cinque chilometri a sud-ovest del paese nel territorio comunale di Tonara: la struttura, posta lungo la ferrovia Isili-Sorgono, dal 1997 è attiva esclusivamente per finalità turistiche legate al servizio Trenino Verde dell'ARST
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 16 aprile 2000 | Francesco Mammoliti | liste civiche di centro-sinistra | Sindaco | [8] |
16 aprile 2000 | 8 maggio 2005 | Salvatore Ignazio Borto | centro | Sindaco | [9] |
8 maggio 2005 | 30 maggio 2010 | Giuseppe Antonio Zanda | lista civica | Sindaco | [10] |
30 maggio 2010 | 31 maggio 2015 | Gian Luigi Littarru | lista civica "Desulo nel Cuore" | Sindaco | [11] |
31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Gian Luigi Littarru | lista civica "Desulo nel Cuore" | Sindaco | [12] |
26 ottobre 2020 | in carica | Giovanni Cristian Melis | lista civica "Desulo domani" | Sindaco | [13] |
Altri progetti
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