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Crescentino (Chërsentin in piemontese) è un comune italiano di 7 777 abitanti[2] della provincia di Vercelli in Piemonte.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Crescentino (disambigua).
Crescentino
comune
Crescentino – Veduta
Crescentino – Veduta
Panoramica cittadina
Localizzazione
Stato Italia
Regione Piemonte
Provincia Vercelli
Amministrazione
SindacoVittorio Ferrero (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°11′N 8°06′E
Altitudine210 m s.l.m.
Superficie48,22[1] km²
Abitanti7 777[2] (31-12-2021)
Densità161,28 ab./km²
FrazioniCampagna, Cascinotti, Caravini, Cerrone, Galli, Lignola, Monte, Porzioni, San Genuario, San Grisante, San Silvestro, Santa Maria
Comuni confinantiBrusasco (TO), Fontanetto Po, Lamporo, Livorno Ferraris, Moncestino (AL), Saluggia, Verolengo (TO), Verrua Savoia (TO)
Altre informazioni
Cod. postale13044
Prefisso0161
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT002049
Cod. catastaleD154
TargaVC
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 505 GG[4]
Nome abitanticrescentinesi
Patronosan Crescentino
Giorno festivoprima domenica di giugno
Cartografia
Crescentino
Crescentino – Mappa
Crescentino – Mappa
Posizione del comune di Crescentino nella provincia di Vercelli
Sito istituzionale

Geografia fisica


Crescentino ha una superficie di 48,26 km²[1] e un'altitudine di 154 m s.l.m.; il capoluogo è situato a ridosso della confluenza della Dora Baltea nel Po. Si trova all'interno della Riserva speciale della palude di San Genuario[5].


Storia


Panorama del centro di Crescentino
Panorama del centro di Crescentino

Costruito nel 1242 dal comune di Vercelli come borgo franco, l'agglomerato nacque su un territorio anticamente appartenuto dapprima al Capitolo vercellese di San'Eusebio (Alto Medioevo), quindi all'abbazia benedettina di San Genuario e Lamporo, quindi al Principato di Lucedio (Basso Medioevo). Il tracciato originario aveva la forma di un quadrilatero irregolare, diviso a metà da una via principale, a sua volta intersecata da tre contrade minori che ne caratterizzarono l'impianto urbanistico del centro storico.
Il toponimo del borgo deriverebbe dal nome del prediale Crescens, e del suo diminutivo, relativamente diffuso nel XIII secolo.[6]. Caduto nel 1315 in mano alla famiglia filo-imperiale dei Conti Tizzoni, il borgo ebbe un ruolo importante nello scacchiere tra il Po, Chivasso e Casale, come confine tra il Marchesato del Monferrato ed il Ducato di Savoia. Quest'ultimo, infatti, decise di annettere il borgo ai territori sabaudi già nel 1428. I Savoia introdussero nuove fortificazioni e migliorarono il collegamento con la vicina fortezza di Verrua, a difesa del transito fluviale e delle vie di comunicazione con Asti e Vercelli. Nel 1529, durante il conflitto franco-spagnolo, un gruppo di abitanti, segretamente alleati con alcuni abitanti di Vische (nel vicino Canavese), riuscirono ad insorgere contro il dominio dei Tizzoni, dando alle fiamme l'antica residenza.

Il definitivo affrancamento del borgo ai Savoia, però, avvenne soltanto nel 1613, quando Carlo Emanuele lo strappò alle pretese dei Gonzaga, scegliendolo come presidio militare di confine. Questi ultimi tentarono due grandi assedi sia nel 1625 che nel 1715, in particolare alla vicina Rocca di Verrua. Il borgo fu duramente colpito, e soltanto nel XVIII secolo vide un periodo di ricostruzione, tanto da fregiarsi del titolo di città[7]. L'incremento demografico produsse l'intensificazione del lavoro agricolo, soprattutto orientato sulla risicoltura vercellese, e del piccolo commercio. Risalgono a questo periodo la trasformazione di alcune attività artigianali in piccole industrie, nonché la formazione di cantieri di mastri carpentieri, che operarono largamente nella zona.

Durante la seconda guerra mondiale le reazioni nazifasciste alle azioni partigiane, spesso condotte in modo improvvisato, assunsero caratteri di inumana crudeltà, come accadde l'8 settembre 1944, quando vennero fucilati nove uomini sul piazzale della stazione ferroviaria, quale ritorsione per l'uccisione di un tedesco da parte di partigiani nel ristorante della stazione stessa[8].

Undici giorni dopo, Crescentino venne prima saccheggiata e poi incendiata dai tedeschi. Trentanove case andarono distrutte e i danni furono stimati in 50 milioni di lire dell'epoca[9].[10]

A partire dal secondo dopoguerra, Crescentino vide la sua economia basata sulla tradizionale risicoltura, via via affiancata dallo sviluppo di piccole industrie metalmeccaniche. Negli anni più recenti, il lavoro si basò principalmente sull'impiego di tecnici presso le vicine centrali nucleari Trino - Fermi 1 e Trino 2, oltre che nell'impianto nucleare EUREX-Enea di Saluggia, quindi sul recente impianto chimico a bioetanolo[11].


Simboli


Lo stemma della Città di Crescentino è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica in data 26 luglio 2002.[12]

«D'argento, alla croce di rosso, accantonata da quattro mezzelune crescenti, dello stesso. Lo stemma è sormontato dalla corona comitale.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.


Onorificenze


Targa per i fucilati dell'8 settembre 1944 sul muro della stazione ferroviaria
Targa per i fucilati dell'8 settembre 1944 sul muro della stazione ferroviaria

Crescentino ottenne il titolo di Città con regie patenti del 15 giugno 1752.[13]

Medaglia di bronzo al Merito Civile
«Piccolo centro partecipava generosamente alla lotta partigiana. Accusato di sostenere i renitenti alla leva del governo di Salò, veniva sottoposto ad una feroce rappresaglia da parte dei nazifascisti, che trucidarono nove suoi cittadini ed incendiarono alcune abitazioni. Ammirevole esempio di coraggio e di spirito di libertà.»
 marzo 1944/aprile 1945 - Crescentino (VC)[14]

Monumenti e luoghi d'interesse



Santuario Madonna del Palazzo


Esterno del Santuario
Esterno del Santuario

Situato alla periferia ovest del paese, il nome fu preso da Palatium, un presidio romano lungo l'antica strada ticinese e abitato dagli Agamini, probabilmente una tribù originaria di Ghemme. Qui, intorno al IV secolo, sorse la prima Pieve, per volere di Sant'Eusebio di Vercelli, primo Vescovo della Diocesi e dell'intero Piemonte[15]. Si narra che, quest'ultimo, molto devoto alla Madonna Nera, avesse portato dalla Terra Santa, oltre che gli importanti simulacri mariani di Crea (Alessandria), di Oropa (Biella) e di Cagliari, una piccola statua lignea di Madonna (questa però non nera) con Gesù Bambino qui, nella appena nata Pieve. Il sito si espanse in un vero e proprio sito religioso in stile romanico, soprattutto nel periodo X-XIII secolo, ma perse poi d'importanza lungo tutto il Basso Medioevo, fino alla completa distruzione dell'impianto originario, dopo l'invasione delle truppe francesi nel vercellese, nel 1544. Dell'antica statuetta lignea mariana portata da Sant'Eusebio inoltre, si persero le tracce, fino al suo ritrovamento, da parte di una sordomuta, presso una fonte poco distante[16].
Nel 1577 quindi, si decise di costruire una nuova Pieve sulle rovine della precedente, sotto la direzione di Antonio Sosso. La mancanza di fondi tuttavia, non permise l'ampliamento del sito, fino all'anno 1737, quando il rettore don Giuseppe Sagnò, si prodigò per l'erezione di un vero e proprio Santuario. I lavori continuarono incessantemente anche dopo la sua morte (1763).

Famoso fu lo storico intervento, nel 1776, del muratore Crescentino Serra, nello spostare l'intero campanile di almeno 4 metri più in là, con enormi travi di rovere, poiché erroneamente costruito troppo vicino al primitivo sacello.


B.V. Assunta e Torre Civica


Parrocchia B.V. Assunta, in Piazza Vische
Parrocchia B.V. Assunta, in Piazza Vische

In Piazza Vische è presente la chiesa parrocchiale della B.V. Assunta, risalente al titolo comunale del borgo XIII secolo, ma di dimensioni notevolmente minori per via dello spazio occupato dall'antica residenza dei Conti Tizzoni. Quest'ultima, eliminata all'inizio del XVI secolo, permise l'ampliamento dell'attuale impianto religioso soltanto nel 1548, e fu completata soltanto nel 1582.
La prospiciente Torre Civica, sulla piazza, che svetta a quasi 31 metri d'altezza, è il residuo di quel che fu il campanile (XIV secolo) della prima citata residenza Tizzoni, distrutta in un incendio nel 1529, dando vita a numerose leggende postume dei paesani contro i soprusi nobiliari.


Chiesa della Confraternita di San Giuseppe


Campanile di probabile inizio XVI secolo, il resto della chiesa fu completato soltanto nel 1693-1708. Contiene affreschi attribuiti a Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo (inizio XVII secolo), e Carlo Martini (1938), mentre il portale, settecentesco, fu restaurato alla fine del XIX secolo.


Chiesa della Confraternita della Resurrezione


Chiesa di chiara facciata in barocco con mattoni a vista, fu eretta intorno al 1763-1765, su una già preesistente Cappella funebre, detta del Suffragio, nella vecchia contrada Pasteri (via Bena), su progetto di scuola vittoniana. Sconsacrata agli inizi del XX secolo, oggi la chiesa è in forte degrado e in tentativo di ristrutturazione.


Castello e Frazione di San Genuario


Lo stesso argomento in dettaglio: San Genuario e Castello di San Genuario.
Castello di San Genuario
Castello di San Genuario

Località San Genuario, ora frazione, dista circa 4 km nord-est dal paese, nacque come abbazia benedettina di San Michele Arcangelo, nell'VIII secolo, poi titolata a Gennaro o Genuario, uno dei sette santi figli di Santa Felicita (V secolo), cui era molto devoto l'imperatore carolingio Lotario I, che ne donò le reliquie nell'843[17].

Nel XV secolo poi, la frazione passò sotto i conti Tizzoni, che vi costruirono il loro castello. In particolare, la chiesa fu annessa al territorio di Lamporo e, successivamente, al più vasto Principato di Lucedio.

Geograficamente, la frazione è inserita nelle adiacenti zone paludose della Riserva Naturale Speciale - Zona di Salvaguardia e Parco Naturale del Bosco delle Sorti di Trino Vercellese.


Chiesa e Frazione di San Grisante


La frazione San Grisante immersa nella distesa di riso
La frazione San Grisante immersa nella distesa di riso

A circa 3 km nord dal paese[18], anticamente nata nel XV secolo come chiesetta campestre dedicata a San Crisante o Grisante (martire del III secolo), dipendeva da Lamporo, e ne fu distaccata soltanto nel 1694 per annettersi a Crescentino. La frazione ospita altresì il piccolo cimitero comunale.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[19]


Infrastrutture e trasporti


Ponte sul fiume Po tra Verrua Savoia e Crescentino
Ponte sul fiume Po tra Verrua Savoia e Crescentino

Strade


Crescentino è servita dalla strada statale 31 del Monferrato.

Il ponte sul fiume Po collega direttamente la cittadina con il Monferrato e con Verrua Savoia.


Ferrovia


La cittadina è servita da una stazione di Crescentino posta lungo la ferrovia Chivasso-Alessandria.


Associazioni



Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1975 1980 Franco Bonesso PSI, PCI Sindaco
1980 1985 Franco Bonesso PSI, PCI Sindaco
1985 1987 Franco Bonesso PSI, PCI Sindaco
27 ottobre 1987 28 giugno 1990 Luigi Canonica PSI, DC Sindaco [20]
28 giugno 1990 24 aprile 1995 Luigi Canonica PSI, PCI, Verdi Sindaco [20]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Marinella Venegoni centro-sinistra Sindaco [20]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Fabrizio Greppi centro-destra Sindaco [20]
14 giugno 2004 20 febbraio 2009 Fabrizio Greppi lista civica di centro-destra Sindaco [20]
20 febbraio 2009 8 giugno 2009 Giovanni Icardi Comm. straordinario [20]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Marinella Venegoni lista civica di centro-sinistra Sindaco [20]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Fabrizio Greppi lista civica di centro-destra Sindaco [20]
26 maggio 2019 in carica Vittorio Ferrero lista civica Crescentino viva! Sindaco [20]

Gemellaggi



Galleria d'immagini



Note


  1. Comune di Crescentino (VC), su tuttitalia.it. URL consultato il 12 marzo 2013.
  2. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Riserva Naturale Speciale e Zona di Salvaguardia della Palude di San Genuario, su parks.it.
  6. Copia archiviata, su comune.crescentino.vc.it. URL consultato il 1º aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
  7. Copia archiviata, su carnevaledicrescentino.it. URL consultato il 1º aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2016).
  8. Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia - Piazza della stazione, Crescentino 08.09.1944
  9. Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia - Crescentino 17-19.09.1944
  10. Comune di Crescentino
  11. http://www1.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/World_in_Progress/A-Crescentino-la-bioraffineria-da-75-milioni-di-litri-di-bioetanolo-lanno_32709333329.html
  12. Stemma Ufficiale della Città di Crescentino, su comune.crescentino.vc.it.
  13. Città di Crescentino, Il periodo Napoleonico, su comune.crescentino.vc.it.
  14. Medaglia di bronzo al merito civile, scheda sul sito della Presidenza della Repubblica Italiana ww.quirinale.it (consultato nel maggio 2011)
  15. Copia archiviata, su comune.crescentino.vc.it. URL consultato il 30 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2016).
  16. http://www.parrocchiacrescentino.it/il-santuario/
  17. http://www.lagazzetta.info/la-dedicazione-a-san-genuario-dellabbazia-di-lucedio-studiata-dallo-storico-crescentinese-mario-ogliaro/
  18. http://italia.indettaglio.it/ita/piemonte/vercelli_crescentino_sangrisante.html
  19. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  20. http://amministratori.interno.it/

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На других языках


[de] Crescentino

Crescentino (piemontesisch Chërsentin) ist eine Gemeinde mit 7777 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der italienischen Provinz Vercelli (VC), Region Piemont.

[en] Crescentino

Crescentino is a comune (municipality) in the Province of Vercelli in the Italian region Piedmont, located about 35 kilometres (22 mi) northeast of Turin and about 30 kilometres (19 mi) southwest of Vercelli.

[es] Crescentino

Crescentino es una localidad y comune italiana de la provincia de Vercelli, región de Piamonte, con 8124 habitantes.

[fr] Crescentino

Crescentino (français : Crescentin) est une commune de la province de Verceil dans le Piémont en Italie.
- [it] Crescentino

[ru] Крешентино

Крешентино (итал. Crescentino) — коммуна в Италии, располагается в регионе Пьемонт, в провинции Верчелли.



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