Corcagnano è una frazione del comune di Parma, appartenente al quartiere Vigatto.
Corcagnano frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
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Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°43′13.1″N 10°18′16.1″E |
Altitudine | 125 m s.l.m. |
Abitanti | 3 115[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43124 |
Prefisso | 0521 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
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La località è situata 9,55 km a sud del centro della città.[1]
La frazione sorge in posizione pianeggiante a est del torrente Cinghio, che la separa dall'abitato di Carignano.[3]
La zona di Corcagnano risultava abitata già nell'età del bronzo.[4]
In epoca romana vi sorsero inoltre alcuni insediamenti umani di carattere rurale, di cui si conservano le tracce nella suddivisione del territorio, che ricalca ancora l'antica centuriazione.[4]
Nel Medioevo fu edificata l'originaria cappella appartenente ai benedettini dell'abbazia di San Giovanni Evangelista di Parma, menzionata per la prima volta in una bolla pontificia del 1145.[5]
Nei primissimi anni del XV secolo la zona di Carignano, Corcagnano, Vigatto e Alberi, ove era presente anche un castello, apparteneva ai Rossi; durante gli scontri con Ottobuono de' Terzi, nel 1403 i borghi furono depredati dalle sue truppe e sottratti al dominio rossiano.[6]
Per effetto di decreti napoleonici, nel 1806 la località divenne frazione del nuovo comune (o mairie) di Vigatto.[7]
Agli inizi del XX secolo nella frazione furono impiantate alcune industrie conserviere, tra cui nel 1905 quella di Giovanni Guidorossi.[4] Dopo lo spostamento degli uffici comunali nella villa Campanini, la sede municipale fu successivamente spostata a Corcagnano nel nuovo palazzo centrale.[8]
Tuttavia, nel 1943 il comune fu annesso a quello di Parma, ma in seguito alle proteste degli abitanti fu nuovamente istituito nel 1951, per essere definitivamente soppresso nel 1962 e divenire in seguito quartiere autonomo.[7] In quegli anni si accentuò lo sviluppo del centro abitato, favorito anche dalla presenza dell'azienda alimentare Star, che sopravvisse fino al 2006;[4] nel 2016 fu presentato un progetto di recupero della vasta area, estesa su 175 000 m², occupata dallo stabilimento dismesso.[9]
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Lucia (Parma, Corcagnano). |
Edificata originariamente entro il XII secolo, la cappella romanica fu menzionata per la prima volta nel 1145; trasformata in stile neoclassico in epoca imprecisata, la chiesa fu restaurata nel 1853 e nel 1877 e consolidata strutturalmente nel 1930; decorata interiormente con affreschi nel 1941, fu notevolmente ampliata nella zona presbiteriale tra il 1962 e il 1965; l'edificio conserva nella cantoria della controfacciata l'organo realizzato nel 1888 da Angelo Cavalli.[5]
Edificata in epoca remota, la villa appartenne nei secoli a molte illustri casate, tra cui i Terzi, i Morazzini, i Garbarini e i Manara; acquistata alla fine del XIX secolo dal tenore Italo Campanini, che vi ospitò diversi personaggi illustri, tra cui il celebre tenore Enrico Caruso, fu ereditata alla sua morte dal fratello Cleofonte, che la intitolò "Italo" in onore del fratello scomparso; comprata successivamente dal Comune di Vigatto, divenne per alcuni anni la sede degli uffici comunali prima della costruzione del nuovo municipio.[8]
Edificata in stile neoclassico nella seconda metà del XVIII secolo per volere dei conti Pellegrini, la villa fu successivamente acquisita dalla famiglia Biondi e parzialmente modificata internamente; elevata simmetricamente su due livelli principali fuori terra, si sviluppa su una pianta quadrata di modeste dimensioni; caratterizzata dal grande atrio settecentesco, sorge all'interno di un grande parco all'inglese ricchissimo di piante e fontane, tracciato su disegno del conte Antonio Pellegrini, che fece realizzare sul retro un lago con promontori, isolette e, sulle sponde, un imbarcadero a tre arcate, una piccola pagoda e una torretta neomedievale.[10]
Corcagnano è attraversata da nord a sud dalla strada provinciale per Langhirano; quest'ultima si interseca ortogonalmente nel centro della frazione con via Cava di Vigatto-via Donatori di Sangue, che conduce a ovest a Carignano e a est a Vigatto.[4]
Nella prima metà del XX secolo la frazione era inoltre servita dalla tranvia Parma-Langhirano.
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