Coniolo (Conieu in piemontese) è un comune italiano di 456 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte, situato ad una distanza di circa 7 chilometri ad ovest di Casale Monferrato. La collina di Coniolo è citata espressamente nelle riflessioni contenute nel libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese alla data del 3 agosto 1946.
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Coniolo comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Arles Garelli (lista civica) dal 27/05/2019 | |
Territorio | ||
Coordinate | 45°08′57″N 8°22′19″E | |
Altitudine | 252 m s.l.m. | |
Superficie | 10,3 km² | |
Abitanti | 456[1] (30-6-2017) | |
Densità | 44,27 ab./km² | |
Comuni confinanti | Casale Monferrato, Morano sul Po, Pontestura | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 15030 | |
Prefisso | 0142 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 006060 | |
Cod. catastale | C962 | |
Targa | AL | |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | |
Cl. climatica | zona E, 2 694 GG[3] | |
Nome abitanti | coniolesi | |
Patrono | santa Maria Assunta | |
Giorno festivo | 15 agosto | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
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Negli ultimi cento anni a partire dal 1921 la popolazione residente è dimezzata.
Abitanti censiti[4]
Il Museo Etnografico delle Miniere “Coniolo Il paese che visse due volte”, sito nel palazzo Municipale di Coniolo,[5] racconta l'epopea delle miniere di marna da cemento, iniziata nella seconda metà del XIX secolo e proseguita per circa cento anni, lasciando sul territorio segni forti e ancora leggibili che raccontano una storia che appartiene alle generazioni attuali e future.
La storia del paese fu segnata da una scriteriata coltivazione delle marne a grande profondità sotto l’antico abitato di Coniolo Basso. Le prime lesioni agli edifici comparvero nel 1905 e il fenomeno continuò fino al 1922: ottantaquattro case, la chiesa ed il castello, furono persi per sempre.[6] Gli abitanti non si demoralizzarono, smontarono le vecchie abitazioni e le ricostruirono nel sito dell'attuale centro abitato di Coniolo Bricco. Per questo il museo è intitolato “Coniolo, il paese che visse due volte”.[7]
Il Museo riproduce al suo interno un tratto di miniera di marna da cemento fedelmente ricostruito anche nei rumori e il lavoro svolto da uomini, donne e bambini che, da nove a tredici anni, potevano già diventare minatori. Sono musealizzati i plastici dell'antico abitato di Coniolo, il dettaglio delle miniere, gli attrezzi impiegati e i mezzi di trasporto in galleria, su terra, per aria e sul fiume Po.[8] La raccolta è suddivisa in sezioni tematiche, in cui sono collocati oggetti autentici e fotografie d’epoca:[7]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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13 giugno 1985 | 27 maggio 1990 | Riccardo Triglia | Democrazia Cristiana | Sindaco | [9] |
27 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Riccardo Triglia | Democrazia Cristiana | Sindaco | [9] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Riccardo Triglia | centro | Sindaco | [9] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Riccardo Triglia | lista civica | Sindaco | [9] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giovanni Spinoglio | lista civica | Sindaco | [9] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Giovanni Spinoglio | lista civica: per Coniolo | Sindaco | [9] |
26 maggio 2014 | in carica | Vincenzo Amich | lista civica: insieme per Coniolo | Sindaco | [9] |
Altri progetti
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