Comèrconi ([kome] Villaggio e [erakléous] Ercole in greco, Cumèrcuni in calabrese) è una frazione del Comune di Nicotera di 440 abitanti, in provincia di Vibo Valentia, in Calabria.
Comerconi frazione di Nicotera | |
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Localizzazione | |
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Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 38°34′57″N 15°56′06″E |
Altitudine | 375 m s.l.m. |
Abitanti | 440 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 89844 |
Prefisso | 0963 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[1] |
Nome abitanti | Comerconesi |
Patrono | San Nicola di Bari, Sant'Antonio di Padova[non chiaro] |
Giorno festivo | 6 Dicembre, 13 Giugno, 2 Luglio |
Cartografia | |
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È un piccolo borgo, situato alle pendici del Monte Poro, famoso per la produzione di vino e olio.
Fondato nel 950 d.C., quando l'attuale comune di appartenenza, Nicotera, venne assediato dai Saraceni. La posizione strategica, che ne determinava una buona visibilità sulle circostanti aree e che quindi ispirava una maggiore sicurezza, determinarono uno spostamento di una parte della popolazione nicoterese, che in fuga dagli assalitori, formò l'attuale insediamento[2].
Venne quasi completamente rasa al suolo dal terremoto verificatosi in Calabria nel 1783, nonché dal conseguente disastroso evento del 1908 che determinarono una completa ricostruzione del piccolo borgo.
L'etimologia del piccolo centro urbano ha diverse interpretazioni popolari, tra le quali la più accreditata è di origine greca (villaggio d'Ercole), all'epoca della fondazione del borgo infatti, era presente in tutta l'area del Poro nonché in gran parte della Calabria Ulteriore, una grande influenza greco-bizantina, derivata dai secoli precedenti.
L'agricoltura è la principale fonte di economia del piccolo centro urbano, sono presenti numerose distese agricole disseminate per lo più da sontuosi ulivi, oltre che da vigne di uve nere e bianche (gaglioppo, malvasia, greco nero e bianco), che hanno reso il borgo famoso in gran parte della provincia per l'ottimo vino, ancora oggi in gran parte ottenuto con procedure artigianali tramandate da generazioni, sono anche presenti diversi frantoi oleari, che operano sia con metodi di molitura moderna sia antica.
Comèrconi possiede due chiese, di cui una dedicata a San Nicola di Bari, santo patrono del paese, dove durante la festività del 6 dicembre, la statua a "mezzo busto" viene onorata e trasportata per le vie del paese, attraverso la processione, rito religioso molto frequente in Calabria; altra festa importante si svolge il 13 giugno in onore di Sant'Antonio di Padova, divenuto negli anni il secondo santo patrono del piccolo centro urbano.
Negli anni precedenti vi è stata una grande ristrutturazione degli interni della chiesa, cambiandola quasi completamente per stile architettonico, da quello che era stato imposto dall'architetto Giuseppe Vinci (autore anche della chiesa dedicata a S. Nicola a Sorianello), la pianta invece è rimasta pressoché intatta rispetto al passato; la chiesa è stata completamente ricostruita a seguito del disastroso terremoto del 1783, a cura della Cassa Sacra.
In periferia è presente una piccola chiesa, dedicata alla Madonna delle Grazie, con festività il 2 luglio, quando numerosi cittadini provengono da tutto il comprensorio nicoterese, per onorare la Vergine e portarla in marcia per le vie del paese.
La chiesa, costruita nel secondo dopoguerra e ristrutturata negli anni '80, venne eretta a seguito di un'apparizione della Vergine a un abitante di Comerconi.
Una sacra manifestazione che ha da poco superato la sua ventesima edizione è il Presepe vivente, che annualmente si svolge il 26 dicembre con riproposizione il 6 gennaio, questo evento ha reso celebre il piccolo centro urbano in tutta la provincia di Vibo Valentia e non solo, in quanto ogni anno numerosi visitatori accorrono all'antico borgo, per rivivere il miracolo della nascita di Gesù.
La peculiarità dell'evento, è che la sacra manifestazione si svolge in quello che era l'antico paese, denominato dagli abitanti "paese vecchio" oggi quasi completamente disabitato, infatti in larga parte le scene, quali gli antichi mestieri e le sacre rappresentazioni si svolgono in edifici ormai in disuso, in modo da far rivivere seppur per soli due giorni l'anno l'antico borgo.
A Comèrconi, sono presenti due compagnie teatrali, che si sono distinte nel territorio, una denominata "San Nicola"[6] e un'altra denominata "Comerconi a Teatro", due compagnie, che ai fini esclusivamente amatoriali, si cimentano in numerose commedie "brillanti" in molti centri della provincia di Vibo Valentia, opere in vernacolo calabrese, molto apprezzate dal pubblico.
Si sono costituite, specie tra i giovani, due compagnie di "Giganti", "I Giganti di Comerconi" e "I Giganti i Sabatinu", gruppi di ragazzi che portano in giro per la Calabria, due alti fantocci di tradizione popolare (i "Pupi"), facendoli ballare a ritmo di tamburi, allietando le manifestazioni dei centri urbani limitrofi al piccolo borgo e facendo conoscere, specie ai turisti, le antiche tradizioni calabresi.
http://poro.it/comerconi/index.htm
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