Collemancio è l'unica frazione di Cannara (provincia di Perugia).
Collemancio frazione | |
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Veduta del castello | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Umbria |
Provincia | Perugia |
Comune | Cannara |
Territorio | |
Coordinate | 42°58′51″N 12°31′17″E |
Altitudine | 507 m s.l.m. |
Abitanti | 78 (censim. 2001 (21 ott.)) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 06033 (Cannara) |
Prefisso | 0742 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | collemancioli |
Patrono | santo Stefano |
Giorno festivo | 26 dicembre |
Cartografia | |
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Il borgo murato sorge a 507 m s.l.m., sulla cima di una collina boscosa e ampiamente coltivata, propinqua ai Colli Martani. È situato a circa 7 km a ovest di Cannara (al termine della strada provinciale 412), a 30 km circa da Perugia e a 175 km da Roma. Ha una popolazione di 78 abitanti (censimento 2001). [1]
Il clima di Collemancio è di tipo temperato sublitoraneo[2] con una media annuale di circa 13 °C ed è caratterizzato da inverni freddi ma non rigidi (la temperatura media di febbraio, il mese più freddo, è di 4,5 °C) ed estati con temperature moderatamente elevate (la temperatura media del mese più caldo, agosto, è di 22,5 °C). Nel corso dell'anno si registrano mediamente 44 giorni circa di gelo distribuiti tra ottobre e aprile. Le precipitazioni sono generalmente comprese fra i 650 e i 700 mm annuali. Nei mesi invernali possono prodursi precipitazioni nevose (mediamente 5 o 6 giorni all'anno)
Collemancio (PG)[3] | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
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Tp. max. media (°C) | 8 | 8 | 12 | 16 | 21 | 25 | 29 | 29 | 24 | 19 | 13 | 9 | 17,8 |
Tp. min. media (°C) | 2 | 1 | 3 | 6 | 10 | 13 | 15 | 16 | 13 | 10 | 6 | 3 | 8,2 |
Giorni di gelo | 10,9 | 11,5 | 7,3 | 1,5 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,2 | 2,9 | 8,8 | 44,1 |
Precipitazioni (mm) | 56 | 62 | 60 | 78 | 59 | 36 | 23 | 28 | 49 | 69 | 92 | 76 | 680 |
Neve (giorni) | 1,2 | 2,1 | 0,9 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,2 | 1,2 | 5,6 |
A poche centinaia di metri dall'attuale Collemancio, in località La Pieve, si trovano le rovine della antica città romana di Urvinum Hortense, con ogni probabilità la città menzionata nella Naturalis Historia (III, 114) da Plinio il Vecchio. Fu fondata nel III secolo a.C., in concomitanza con la colonizzazione della vallata umbra avvenuta in quello stesso secolo[4]. Non è certa l'esistenza di un vicus edificato in età preromana sul posto o nelle immediate vicinanze. Il centro abitato, che fin dal III secolo a.C. si dotò di un tempio e di mura erette con blocchi squadrati di arenaria reperita localmente[4] esercitava una funzione di controllo sulla rete stradale e serviva come centro di passaggio per le merci. Conobbe un notevole sviluppo urbano sul finire dell'età repubblicana e agli inizi di quella imperiale, epoca in cui venne inserita da Augusto, tra i municipi della Regio VI. Di età tardorepubblicana sono le Terme, successivamente ampliate durante il regno dell'imperatore Antonino.[4] Nel 47 a.C. diede forse i natali al poeta Properzio[5] e nel 69, il console romano Fabio Valente venne ivi imprigionato, mentre lottava per il potere contro Vespasiano.
I primi scavi che riportarono alla luce il municipio romano sono del 1931, e furono condotti da un maestro elementare appassionato di storia e di archeologia, Giovanni Canelli Bizzozzero.
Nel corso del V secolo, durante le invasioni barbariche decadde al pari di tante altre realtà urbane della propria regione di appartenenza e del resto d'Italia. Pur andando incontro a un progressivo spopolamento, la località doveva tuttavia essere ancora abitata all'indomani delle guerre gotiche a giudicare dalla costruzione in loco di una basilica paleocristiana a pianta rettangolare di medie dimensioni (21 m x 6 m) eretta tra il VI e il IX secolo. Tale basilica era adorna di sculture i cui frammenti le fanno risalire al IX secolo.[4]
Riguardo al vetusto borgo medievale che ancor oggi si identifica con l'abitato di Collemancio propriamente detto, le prime notizie risalgono al 1224, quando Onorio III concesse al vescovo di Assisi la giurisdizione sul castello di Collismanci. Nel 1293 diventò Comune indipendente e nel 1377 si sottomise a Perugia.
Dal 1516 al 1648 fece parte della contea di Spello e di Bettona divenendo residenza estiva dei conti Baglioni. La morte senza discendenza di Malatesta V, nel 1648, causò l'estinzione del feudo e l'immediata annessione allo Stato Pontificio. Nel 1870 il borgo venne incorporato nel comune di Cannara.[6]
Sviluppati il turismo e l'agricoltura, in particolare la produzione vitivinicola. Nel periodo compreso tra la fine di giugno e l'inizio di luglio vi si tiene la Festa del Vino. Notevole diffusione ha anche l'olivicoltura che conta in zona numerose aziende produttrici e alcuni frantoi.
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