Castelnuovo è una frazione di 170[1] abitanti del comune di Avezzano (AQ), in Abruzzo.
Castelnuovo di Avezzano frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 42°05′16.6″N 13°27′05.1″E |
Altitudine | 972 m s.l.m. |
Abitanti | 170[1] (31-12-2015) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 67051 |
Prefisso | 0863 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | AQ |
Nome abitanti | castelnovesi, castellani |
Cartografia | |
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Il paese è adagiato sulle pendici del monte Castello a 972 m s.l.m.[2] Confina ad ovest con il colle di Albe, mentre a nord la valle di Acqua in Via lo separa da Forme. La frazione, dominata dalle vette del monte Velino, dista circa 7 chilometri da Avezzano[3].
Sulle origini del nome di Castelnuovo ci sono due ipotesi. Secondo la prima il toponimo deriverebbe dalla necessità di distinguersi dall'antico castello di Albe, posizionato di fronte. L'altra ipotesi invece è connessa al termine latino "Castrum", che si sarebbe modificato in "Castellum", da cui il nome medievale "Castellum Novum"[4].
Il borgo è sorto nel X secolo, durante l'epoca dell'incastellamento, fenomeno che fu agevolato dalle invasioni di saraceni, normanni ed ungari che imperversarono in tutto il territorio della Marsica. I contadini minacciati e depredati dagli eserciti stranieri decisero di vivere insieme costituendo il borgo sul monte Castello, in un'altura che in epoca preromana fu già scelta come il luogo di una fortificazione omonima. Oltre ad essa sorgevano sulle alture che circondano il territorio di Castelnuovo altri ocres, come i centri fortificati della catena montuosa del monte Uomo, di Prato del Fosso e del monte Mallevona. Località situate nel territorio controllato dagli Equi nei pressi del confine marso tra valle Solegara e il colle Pettorino di Alba Fucens.
La fortificazione del monte Castello svolse la sua funzione anche in epoca medievale. Testimonianze architettoniche, come i resti di una torre a base quadrata, sono emersi in una vasta area di circa 4.000 m² a circa 1250 m s.l.m.
Diminuito il ruolo difensivo, gradualmente gli abitanti dell'ocres montano sono scesi alle pendici fondando il nuovo centro abitato intorno alla chiesa di San Pancrazio. Il primo documento che attesta l'esistenza del borgo è un elenco datato 1173 del Re di Sicilia, Guglielmo il buono, in cui appare con il nome di "Castellum Novum nei Marsi", riferito con ogni probabilità al contemporaneo nucleo urbano[5]. La chiesa, situata in località Pratale, risulta invece citata nel catalogo dei Baroni del 1188.
Nel XII secolo il paese era un comune autonomo dotato di stemma. La sua autonomia amministrativa è terminata nel 1807 in seguito all'eversione feudale. Dal 1811 fu aggregato all'amministrazione di Massa Corona, borgo originario della contemporanea Massa d'Albe. Castelnuovo fu distrutto dal terremoto del 1915 e ricostruito durante tutto il XX secolo. Nel 1960, dopo San Pelino, Antrosano e Paterno, fu l'ultima frazione a passare sotto l'amministrazione comunale di Avezzano[6].
Centri ippici permettono di cimentarsi in escursioni a cavallo e galoppo.
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