Castagnole è una frazione del comune italiano di Paese, in provincia di Treviso.
Castagnole frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Paese |
Territorio | |
Coordinate | 45°41′20.9″N 12°11′01.51″E |
Abitanti | 3 800[1] |
Altre informazioni | |
Prefisso | 0422 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | TV |
Patrono | San Mauro |
Giorno festivo | 21 novembre |
Cartografia | |
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Castagnole deriva chiaramente da castagno, specie arborea particolarmente diffusa nel territorio[2].
Come per gli altri paesi limitrofi, è difficile stabilire una data precisa sulla fondazione di Castagnole.
Nel medioevo, secondo l'organizzazione ecclesiastica della Diocesi di Treviso, il paese sottostava alla Pieve di Quinto con Paese, Sovernigo, Villa e Malzago.
Con gli Austriaci (1815) viene istituito il Regno Lombardo-Veneto e un nuovo riordino amministrativo: Paese, Santa Bona e Castagnole divennero frazioni di Monigo. Pochi mesi dopo, Paese diventa sede comunale con frazioni Monigo e Castagnole.
Durante la Seconda Guerra Mondiale a Castagnole viene costruita la "Simmel". Essa era una fabbrica e un deposito di armi che fu più volte bombardata. Negli ultimi anni sono stati preparati progetti di recupero.
Chiesa dedicata a San Mauro, ricostruita sulla precedente nel 1724 e consacrata nel 1768 dal Vescovo Giustiniani con le reliquie dei santi Vettore e Fortunato. L'altare maggiore è sormontato da un grande gruppo di pietra in stile barocco raffigurante l''ascensione di S. Mauro; sempre di stile barocco le spalliere del coro che risalgono al sec. XVII. Dei quattro altari collocati nelle cappelle laterali uno è dedicato a S. Giovanni con pala del 1597.
Del fine Seicento fu probabilmente in origine sede di una confraternita religiosa e successivamente abbandonata ed usata come struttura rurale. Chiamata così per le numerose meridiane dipinte sui muri.
Villa settecentesca costituita dall'edificio dominicale e da due barchesse arretrate, adibite una a cantina e l'altra ad abitazione rurale, all'interno delle quali le pareti sono decorate da pregevolissimi stucchi.
Barchessa del XVI sec. parte dell''originario complesso di Villa Mocenigo, composto originariamente dalla villa padronale, di aspetto maestoso, e da due barchesse ai lati.
Tipico insediamento a corte del XVII e XVIII sec., chiuso sui tre lati da edifici e alte recinzioni in sasso è anche l''unico esempio in Comune di Paese di corte rurale.
Edificio con impianto originario del XV sec.; da un affresco di casato e decorazioni varie si desume che dovesse essere appartenuto ad una famiglia di nobili origini.
Edificata nella prima metà del Quattrocento, conserva ancora intatti alcuni affreschi attribuiti a Dario da Treviso (1420 - 1498).
Il complesso è costituito dalla villa padronale, da casa rurale e dalla casa dell''alchimista risalente al XVII - XVIII sec.