Casola (Cæslâ in dialetto frignanese) è una frazione di Montefiorino (da cui dista circa 2 km), cittadina dell'Appennino modenese. Confina con i paesi di Montefiorino, Vitriola, Lago, con il comune di Palagano e con il comune di Frassinoro (nelle località delle Caselle, di Tolara e Sassatella).
Casola frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Amministrazione | |
Lingue ufficiali | Italiano |
Territorio | |
Coordinate | 44°23′59.64″N 10°38′00.96″E |
Altitudine | 700 m s.l.m. |
Abitanti | 198 (2014) |
Altre informazioni | |
Lingue | Italiano |
Cod. postale | 41045 |
Prefisso | 0536 (Sassuolo) |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | F503 |
Targa | MO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[1] |
Cl. climatica | zona A, 3,323 GG[2] |
Patrono | San Martino |
Giorno festivo | 11 novembre |
Cartografia | |
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Il territorio comprende un'ampia zona, con un notevole dislivello che va dal fiume dragonefino alle Caselle. Il territorio può essere diviso in alcune borgate/zone: L'Acquagrosa, Casa del Vento, Pianezzo, Casa Maestri, Castagenta, il Ceratello, Serradimigni, La Verna, le Caselle, i Troghetti, La Frascarola, Costa Mangone, Prada, Monchio Malè ecc. Vi sono due diverse teorie sull'appartenenza alla frazione di Casola dei territori della Verna: alcuni sostengono infatti che siano due frazioni distinte, altri invece suddividono il territorio in "Casola Bassa" (zona da Pianezzo a Castagneta) e La Verna.
Il territorio di Casola è insediato dai tempi antichi, come documentato da un documento apocrifo del 781 che stabiliva il confine tra la diocesi di Modena e quella di Reggio Emilia in un locum qui dicitur Laverna. Il primo documento noto in cui viene menzionata Casola è datato 1010. La località fece parte della badia di Frassinoro ed è citata nei giuramenti di fedeltà al Comune di Modena degli anni 1173, 1197, 1200 e 1205, oltre che nell'elenco delle manenzie del 1261. Nel 1292 divenne sede comunale, rimanendo tale almeno fino al 1306, quando è noto che la chiesa di San Martino dipendeva dalla Pieve di Rubbiano e nel XV secolo era considerata la seconda più ricca del pievanato, dopo la chiesa di Santa Maria di Rubbiano. Dominio della famiglia Montecuccoli, nel XV secolo fu acquisita dagli Estensi e posta sotto la Podesteria di Montefiorino insieme a Farneta. Nel 1719 venne realizzato l'oratorio Sassatelli a Cerratello. Nello stesso fu alzato anche il campanile della parrocchia di San Martino, mentre la chiesa venne redigicata alla fine del XIX secolo, quando la popolazione ammontava a 719 abitanti.[3]
La società di calcio giovanile Casola partecipa al Torneo della Montagna[4].
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