world.wikisort.org - Italia

Search / Calendar

Cartura è un comune italiano di 4 565 abitanti della provincia di Padova in Veneto, situato a sud del capoluogo di provincia.

Cartura
comune
Cartura – Veduta
Cartura – Veduta
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Veneto
Provincia Padova
Amministrazione
SindacoSerenella Negrisolo dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate45°16′N 11°52′E
Altitudine6 m s.l.m.
Superficie16,28 km²
Abitanti4 565[1] (31-8-2021)
Densità280,41 ab./km²
FrazioniCagnola, Gorgo
Comuni confinantiBovolenta, Casalserugo, Conselve, Due Carrare, Maserà di Padova, Pernumia, San Pietro Viminario, Terrassa Padovana
Altre informazioni
Cod. postale35025
Prefisso049
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT028026
Cod. catastaleB848
TargaPD
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 344 GG[3]
Nome abitanticarturani
Patronosanta Maria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Cartura
Cartura – Mappa
Cartura – Mappa
Posizione del comune di Cartura all'interno della provincia di Padova
Sito istituzionale

Geografia fisica



Clima


Cartura si trova all'interno della fascia del mesoclima della pianura ed è quindi interessata durante tutto l'anno da un clima parzialmente continentale[4]. Presenta un clima moderatamente piovoso durante i mesi autunnali e primaverili, dove si possono verificare perturbazioni anche molto intense di origine atlantica o mediterranea. Nei mesi estivi si presenta elevata umidità e talvolta fenomeni temporaleschi; mentre, in inverno, si verifica un clima pressoché freddo e più secco rispetto alle altre stagioni.


Storia


I primi insediamenti nel territorio dell'attuale comune di Cartura si fanno risalire ai Romani nel I secolo d.C., periodo in cui furono attuati i primi interventi di bonifica del territorio, allora paludoso e coperto di foreste. Il nome del paese è probabilmente legato al termine latino "cartorian", la marca di materiale edile in terracotta inciso, testimoniato dal ritrovamento di un'antica manifattura di tegole e mattoni. Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente sopraggiunse un periodo di decadenza e abbandono del territorio.

Un fatto che ebbe conseguenze indelebili per la storia di Cartura fu la campagna di conquista di Padova da parte di Cangrande della Scala. Nel 1324 cominciò con l’attuazione della sua strategia che prevedeva la distruzione dei territori circostanti Padova per affamare la città e impedire l’arrivo di approvvigionamenti. Cartura fu tra i territori maggiormente colpiti, con devastazione dei campi, incendi, uccisioni che ridussero drasticamente la popolazione. Questo comportò la perdita sia di terreno coltivabile, sia di manodopera che potesse lavorarci.[5]

Nel 1388 la Repubblica di Venezia, a causa delle sue ostilità con i Carraresi, tornati ad essere signori di Padova nel 1337, conquistò Padova attaccando e distruggendo, ancora una volta, la campagna. Con il dominio veneziano, che durò quattro secoli, dal XV secolo al XVIII secolo, iniziò un periodo di povertà, fame e oppressione. Quasi tutti i prodotti dovevano essere inviati a Venezia sotto forma di tasse e poco rimaneva per il sostentamento e la sopravvivenza della popolazione. Durante il loro dominio, i veneziani si mostrarono noncuranti del destino delle popolazioni rurali. Tuttavia, dopo un secolo e mezzo di dominazione inefficace e negativa, Venezia stessa si rese conto che una discreta economia agricola poteva portare benefici anche in termini di difesa militare. Ebbe così iniziò un nuovo progetto di bonifica a Cartura a partire dal 1556 con la costruzione di un grande sistema di drenaggio artificiale che ancora oggi esiste sotto il nome di "Fossa Paltana". Ciò portò ad una situazione stazionaria alla fine del XVI secolo e XVII secolo. In questo periodo furono edificate le ville che si possono ancora ammirare lungo il canale Cagnola, che collega la terraferma con la laguna. Nel Seicento, fu costruito anche il palazzo, tuttora visibile di fronte alla Chiesa di Santa Maria Assunta, che nel 1729 passerà alla famiglia Buzzaccarini.[5]

Durante la fine del XVIII secolo e inizio del XIX secolo, il potere sul territorio fu spartito in diversi momenti dai francesi e dall'Impero austriaco. Nella primavera del 1797 i francesi conquistarono la regione accolti come liberatori dall’oppressione veneziana, ma costrinsero la popolazione a seguire alcune misure, in nome della libertà, che comprendevano il pagamento di pesanti tasse e requisizioni. Il 17 ottobre 1797, però, con il trattato di Campoformio il Veneto fu consegnato agli austriaci, con grande sdegno degli intellettuali[6], tra cui Ugo Foscolo, che traspose questo tradimento nell’opera “Le ultime lettere di Jacopo Ortis”, ambientata nel vicino territorio dei Colli Euganei. Il dominio austriaco durò otto anni, ma si rivelò positivo per l'economia povera del territorio. Uno degli aspetti positivi fu la nuova vicinanza politica con la Lombardia che permise al Veneto di uscire dall'isolamento economico; in secondo luogo, il piano austriaco di ripresa economica e di ristrutturazione amministrativa. Questo piano fu fermato dalla nuova conquista della regione da parte dell'impero napoleonico. Il periodo di dominazione napoleonica, che andò dal 1805 al 1813, fu caratterizzato da arruolamento obbligatorio, tassazione ed espropriazione delle terre, lasciando la popolazione ancora una volta in condizioni di povertà. Infine, con il Congresso di Vienna del 1814, la regione tornò all'impero austriaco, fatto che segnò la ripresa economica della zona. A Cartura, in particolare, l'allevamento dei bachi da seta portò grandi benefici, soprattutto grazie al commercio con la Lombardia, dove esistevano industrie tessili che avevano bisogno del materiale. Dopo le pestilenze del Cinque-Seicento e l'invasione napoleonica, il territorio visse dunque un periodo positivo grazie agli interventi di miglioramento nei settori dell'agricoltura, dell'istruzione e della sanità attuati durante il dominio asburgico.[5]

Dopo l'unità d'Italia il comune di Cartura attraversò un periodo di grande difficoltà economica che terminò dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Il dominio austriaco si concluse infatti con l'ingresso del Veneto nel Regno d'Italia nel 1866. Per Cartura e per quella zona significò ancora una volta povertà, ma anche declino morale e criminalità. Molti uomini di Cartura partirono per il fronte durante la Prima Guerra Mondiale e, nonostante la situazione economica negativa, successivamente alla sconfitta di Caporetto del novembre 1917, Cartura ospitò molte truppe tanto che “in quasi tutte le case erano alloggiati soldati”[7].

Un periodo di ripresa economica a Cartura avvenne nel periodo tra le due guerre, dopo che il conflitto mondiale aveva messo in luce l'arretratezza della sua popolazione e dell'economia. Il primo impianto elettrico fu installato nel 1927 e poi, nel 1928, fu inaugurata la tranvia elettrica, precedentemente a vapore, che collegava Cartura con Padova e Conselve. Dal 1931 l’amministrazione comunale fu retta dal marchese Osvaldo Buzzaccarini.[7]

Cartura inviò uomini sul campo di battaglia anche durante la seconda guerra mondiale e fece parte del movimento partigiano italiano. Cartura fu anche vittima dei bombardamenti angloamericani, che portarono alla distruzione della chiesa di Cagnola e non del ponte, reale obiettivo. Il 25 e 26 aprile 1945, tutte le strade di Cartura furono utilizzate dai carri armati tedeschi in ritirata e il ponte, che non fu distrutto, permise loro di fuggire. Il locale comitato di liberazione, il 26 aprile 1945, si preparò ad accogliere le truppe alleate e a rendere più attive possibili le azioni dei partigiani di Cartura secondo le direttive del comitato di liberazione nazionale. Il comitato comunale fu anche il responsabile della normalizzazione amministrativa e civile nel territorio del comune di Cartura.[5]

Attualmente il tessuto economico del Comune è costituito prevalentemente da attività agricole, affiancate dalla presenza di aziende in buona parte artigianali a carattere familiare.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Architetture civili


Cartura, Villa De Buzzaccarini (XVIII secolo).
Cartura, Villa De Buzzaccarini (XVIII secolo).

Lista e informazioni tratte da Il Veneto paese per paese, Volume 1[8]


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[9]


Infrastrutture e trasporti


Attraversata in senso longitudinale nord-sud dalla Strada provinciale 92, Cartura è collegata con Padova mediante autoservizi svolti da Busitalia Veneto. La si può raggiungere mediante la linea E062 (Padova - Cartura - Bagnoli di Sopra - Anguillara Veneta).

Fra il 1888 e il 1954 nella cittadina fu presente inoltre una stazione della tranvia Padova-Bagnoli di Sopra, gestita dalla Società delle Guidovie Centrali Venete (gruppo Società Veneta), parte di un gruppo di infrastrutture che contribuirono in tale periodo al rilancio economico della provincia di Padova.


Amministrazione



Note


  1. Bilancio demografico anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Il clima in Veneto — ARPA Veneto, su arpa.veneto.it. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  5. Ivano Cavallaro, Ieri a Cartura, Conselve, 1977.
  6. Francesco Maria Feltri, Maria Manuela Bertazzoni e Franca Neri, I giorni e le idee, 2, Settecento e Ottocento, 2ª ed., Torino, SEI - Società Editrice Internazionale, 2006, pp. 194-195.
  7. Don Giovanni Sartori, Storia documentata di Cartura, a cura di Maddalena Bonfà, 2ª ed., Maserà di Padova, 1989, p. 200.
  8. Bonechi 2000, Vol. 1, p. 404.
  9. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Padova: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Padova

На других языках


[de] Cartura

Cartura ist eine nordostitalienische Gemeinde (comune) mit 4600 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Padua in Venetien. Die Gemeinde liegt etwa 15,5 Kilometer südlich von Padua am canale Pontelongo.

[en] Cartura

Cartura is a comune (municipality) in the Province of Padua in the Italian region Veneto, located about 40 kilometres (25 mi) southwest of Venice and about 15 kilometres (9 mi) south of Padua. As of 31 December 2004, it had a population of 4,268 and an area of 16.2 square kilometres (6.3 sq mi).[3]

[es] Cartura

Cartura es una localidad y comune italiana de la provincia de Padua, región de Véneto, con 4.521 habitantes.

[fr] Cartura

Cartura est une commune italienne de la province de Padoue dans la région Vénétie en Italie.
- [it] Cartura

[ru] Картура

Картура (итал. Cartura) — коммуна в Италии, располагается в провинции Падуя области Венеция.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии