Camposilvano (Camposilvàn in veneto[2]) è una frazione di Velo Veronese, in provincia di Verona.
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Camposilvano frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
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Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 45°37′37″N 11°05′18″E |
Altitudine | 1 157 m s.l.m. |
Abitanti | 23[1] (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 37030 |
Prefisso | 045 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
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Fu uno degli antichi Tredici Comuni.
È una grandissima cavità naturale, nata da un crollo, totalmente esposta all'esterno ed ha la forma di un quarto di sfera irregolare con le sue misure: largo 70 metri, alto 35 metri e profondo 50 metri. Prima del crollo era una enorme cavità carsica (ipogeo) nata dal cedimento di circa un quarto del monte sovrastante.
Nel suo interno ha un microclima di inversione termica, tanto che è possibile avere nevicate estive all'interno del Covolo. La struttura aveva una presenza umana di almeno 50.000/70.000 anni a.C. Da pochi anni fa parte di un percorso di visita annesso al Museo Geopaleontologico ed è vietato l'accesso al suo interno per motivi di sicurezza.
È interessante una tradizione oramai entrata a far parte della vita del Covolo: la messa della vigilia di Natale con la partecipazione di locali, soggiornanti nei due campeggi della zona e della struttura di don Calabria. Nella tradizione è entrato a far parte il coro de Le Falie, un coro locale oramai di levatura internazionale.
È una valle con rocce affioranti, lunga quasi un chilometro, con una serie di monoliti in calcare modellati dalla disgregazione e dall'erosione. Sono allineati sul fondovalle e regolarmente distanziati l'uno dall'altro. Alcuni hanno forme particolari.
Il Museo Geopaleontologico è uno dei sette musei coordinati dalla Comunità montana della Lessinia. È l'evoluzione del museo privato iniziato da Attilio Benetti detto Tilio, personaggio di origine locale a cui sono dedicate più specie animali fossili.
Conservava inizialmente fossili e reperti (come l'orso dei covoli di Velo) prevalentemente della zona e della Purga di Velo. Attualmente, con una politica di scambi, custodisce fossili provenienti da tutto il mondo.
Si narra che San Carlo Borromeo passò e dimorò per un periodo non breve a Camposilvano, allora uno dei 13 comuni cimbri, sulla via del Concilio di Trento. Fu costruita nel 1606 e a lui dedicata anni prima che fosse proclamato santo.
Verso metà luglio si festeggia la festa dell'emigrante e di San Carlo. La cappella fu visitata in occasione della visita pastorale nel 1634 dal vescovo Giustiniani. La sistemazione attuale è del 1907; il bel campanile è stato eretto nel 1909.
La contrada Valle è a nord di Camposilvano, a lato della strada che conduce alla Conca dei Parpari. È un antico abitato cimbro tipico (villaggio in pietra) provvisto anche di giassara. È stato recentemente acquisito dalla Comunità montana della Lessinia con un obiettivo ambizioso: creare un centro studi di architettura in convenzione con più università.
La caratteristica degli edifici della contrada è particolare: il tetto non è totalmente di lastame, ma misto e con una pendenza notevole. I lati e la canna fumaria sono in pietra ed il centro in canna palustre. Il progetto dovrebbe essere affidato a Paolo Portoghesi.
La contrada Ba è costituita da un gruppo isolato di malghe sito a circa 1200 metri s.l.m., che è stato restaurato e riportato alle origini costituendo quasi un museo all'aperto.
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