Cadidavid o Ca' di David è una frazione del comune di Verona. Il quartiere è abitato da 7.844 persone.[1]
Cadidavid frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Verona |
Comune | Verona |
Territorio | |
Coordinate | 45°22′59.27″N 10°59′43.05″E |
Abitanti | 7 844 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 37135 |
Prefisso | 045 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
La frazione è attraversata dal canale Giuliari che all'ingresso dell'abitato cambia nome prendendo quello di canale Milani, un sistema di convogliamento delle acque dell'Adige, a scopo idroelettrico, che alimenta la centrale Sorio, nel Comune di San Giovanni Lupatoto.
La prima traccia del paese può essere fatta risalire al 1251, in un codice infatti viene menzionata la Domus illorum de Davijs. Vengono inoltre riportati alcuni nomi degli abitanti locali: su tutti spiccano Gerardo De Davijs Et Belobono Eius Filius, a cui verranno intitolate in seguito due vie cittadine.
Cessato come comune autonomo per regio decreto del 1927, divenne Frazione del Comune di Verona rappresentato in loco da un delegato del sindaco fino al 1978, quando entrò a far parte della Quinta Circoscrizione del Comune di Verona denominata appunto Borgo Roma - Ca'di david.
L'agglomerato nasce nel Medioevo come Casa dei Davi (Domus Daviorum) in quanto il primo insediamento nel territorio venne fatto dalla famiglia Davi.
Successivamente, intorno al XV secolo, venne aggiunta una d finale per cui il centro divenne Cadidavid.
Il nome del paese come Davi (senza d finale) fu utilizzato negli scritti ad uso civile e religioso e nelle mappe catastali fino al 1792. Nel 1473 si iniziò invece ad utilizzare il termine David, utilizzato nell'ambito civile solo dopo il 1792; è chiamato in lingua veneta come Ca' di Dai (o Ca i Dai), facendo cadere la v, come in molte parole venete[2].
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Giovanni Battista (Verona). |
L'attuale edificio della chiesa, in stile neoclassico è di epoca recente, terminata nel 1852, sul luogo dell'antico cimitero ormai in disuso. La precedente parrocchiale, il cui campanile fu abbattuto nel 1958, risaliva al 1496.
La chiesa attuale è a navata unica con ampio transetto sormontato da una leggera cupola, accanto alla chiesa si trova il campanile, costruito nel 1903 su progetto dell'ingegner Guglielmi, che prevedeva una struttura lineare interrotta da tre loggiati, l'ultimo dei quali, rimasto incompiuto, completato da una cuspide sorretta da colonne corinzie. Nel campanile sono ospitate nove grosse Campane alla veronese in tonalità di Si bemolle.
All'interno della chiesa si possono trovare alcuni preziosi tesori artistici come la Visita di Maria a Santa Elisabetta, di Domenico Brusasorzi, la Madonna del Rosario di Sante Creara e la Discesa dello Spirito Santo di Paolo Farinati, datata in apposita epigrafe 1603.
Portale Verona: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Verona |