Kāshān (farsiکاشان) è il capoluogo dello shahrestān di Kashan, circoscrizione Centrale, nella Provincia di Esfahan. Aveva, nel 2006, 248.789 abitanti. Il suo nome deriva dalla parola kashi che significa piastrella. Kashan è la prima di una serie di grandi oasi lungo la strada che porta da Qom a Kerman al margine dei grandi deserti centrali dell'Iran.
I rinvenimenti archeologici sulle collinette di Tepe Siyalk (Tappeh Sialk, تپه سیلک, in farsi), 4km ad ovest di Kashan, rivelano come questa sia stata una delle primarie zone di civilizzazione nella preistoria[2] e i reperti la fanno risalire a 8000 anni fa[3][4][5]. I primi scavi risalgono al 1936/37 ad opera dell'archeologo francese Roman Ghirshman e proseguono tuttora[5]. Manufatti del sito si trovano al Louvre, al Metropolitan Museum di New York e al Museo Nazionale dell'Iran a Teheran. Kashan risale al periodo elamita e nei sobborghi si erge ancora una ziggurat che risulta essere più antica di quella di Ur[6].
Il terremoto del 1778 rase al suolo la città e gli edifici safavidi, provocando 8.000 vittime, ma Kashan si è rinnovata ed è oggi un punto focale d'attrazione turistica con le sue case storiche del XVIII e XIX secolo, esempi di architettura residenziale persiana tradizionale e dell'estetica qajar.
Monumenti e luoghi d'interesse
La tomba di Abū Lu'lu'a
A Kashan si trova la tomba di Abu-Lu'lu'a (Pirouz Nahāvandi), il soldato persiano ridotto in schiavitù dai conquistatori islamici che assassinò il califfo 'Omar ibn al-Khattāb nel 644.
Si ergono ancora nel centro della città le mura del forte Ghal'eh Jalali, eretto per ordine del sultano Malik Shah I, della dinastia selgiuchide, nell'XI secolo.
Kashan è stata anche un luogo di villeggiatura dei re safavidi. Bagh-e Fin (giardino di Fin; باغ فین in persiano) in particolare, è uno dei più famosi giardini dell'Iran. Fu progettato dallo Shah Abbas I come una classica visione persiana del paradiso. Le costruzioni originali safavidi sono state sostanzialmente rimpiazzate durante la dinastia Qajar, benché la disposizione degli alberi e delle vasche marmoree si avvicini a quella originale. Il sito è peraltro noto per essere stato la scena dell'assassinio di Mirza Taghi Khan, noto come Amir Kabir[7], cancelliere dello scià Nasser al-Din Shah Qajar.
Moschea del Venerdì, il più antico edificio della città.
Moschea e madrasa Agha Bozorg, costruita alla fine del 1700.
L'hammam del sultano Mir Ahmad.
Le "case storiche" ossia delle residenze private oggi diventate musei: casa Borujerdi (خانه بروجردیها, Khāneh Borujerdihā), Casa Tabātabāei (خانه طباطباییها, Khāneh Ṭabāṭabā'ihā), ʿAmeri (خانه عامریها, Khāneh ʿĀmerihā), ʿAbbāsi (خانه عباسیها, Khāneh ʿAbbāsiha).
(EN) Kashan, su persia.org. URL consultato il 16 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2006).
(FA) Hamid-Reza Hosseini, Le case storiche di Kashan (Kāshāneh-hā-ye Kāshān), Jadid Online, 24 febbraio 2009, . Audio slideshow, Jadid Online: (1) (5 min 43 s), (2) (1 min 36 s).
(FA) Hamid-Reza Hosseini, Earthbound Paradises (Behesht-hā-ye Zamini), Jadid Online, 25 febbraio 2009, . Audio slideshow, Jadid Online, (6 min).
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