Paroikià (in greco: Παροικιά) è la capitale ed il principale porto dell'isola di Paro, nel comune di Paro.[1][2] È, insieme a Naoussa, una delle più popolate e frequentate mete dell'isola e gode di un'intensa vita notturna che la rende un importante centro turistico.
Paroikià località
Paroikià – VedutaVista panoramica della baia della città
È situata sul lato occidentale dell'isola e conta circa 4.500 abitanti.
Storia
La storia della città inizia nell'antichità (come mostrato dai numerosi monumenti dislocati in tutto il territorio). Il porto offriva una grande protezione per la flotta, il che permise a Paroikià di acquisire una certa potenza marittima. Ma per molto tempo la storia della città non è distinguibile da quella dell'isola nel suo insieme.
Manto Mavrogenous, l'eroina della guerra d'indipendenza greca (1821–29), era originaria di Mykonos e morì a Paroikia. Si può vedere una sua statua commemorativa nella città.
Il 26 settembre 2000 il traghetto Express Samina si danneggiò entrando nel porto. Per questo incidente morirono 82 persone.[3]
Da vedere
Chiesa della Madonna di Katapoliani
Basilica della Madonna di Katapoliani, il più importante monumento della città, il cui nome significa "la chiesa dalle 100 porte". La costruzione di questo complesso ecclesiastico è iniziata verso la metà del sesto secolo per l'intervento dell'imperatore bizantino Giustiniano. La chiesa sorgeva sulle rovine dell'antico ginnasio e di un precedente edificio cristiano del quarto secolo. Oggi è interessante per i numerosi affreschi sulle parenti e per il museo ecclesiastico.
Nel centro storico della città si trovano numerosi edifici pubblici in stile neoclassico:
Museo archeologico
mercato cittadino, prossimo al porto
castello Frankish, sorto nell'antica agorà per esigenze difensive, costruito con materiale recuperato dagli antichi edifici di età ellenistico-romana.
Note
(EN) The Municipality, su paros.gr. URL consultato il 5 giugno 2016.
(EN) Parikià, su paros.gr. URL consultato il 5 giugno 2016.
Ferry Disaster off Paros, su greekislandhopping.com, Greek Island Hopping. URL consultato il 1º aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2011). ()
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