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al-Fayyum, o Madīnat al-Fayyūm, o anche Fayyūm, Faiyum, Fayum o, francesizzato, Fayoum (in arabo: الفيوم, al-Fayyūm, dal copto p-iom, "il lago"[1]), in origine Shedet, è una città dell'Egitto, capoluogo del governatorato omonimo. Si trova 130 km a sud-ovest del Cairo e occupa parte della antica città Crocodilopoli.

Disambiguazione – "Fayyum" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Fayyum (disambigua).
al-Fayyum
città
فيوم
Localizzazione
Stato Egitto
Governatoratoal-Fayyum
Territorio
Coordinate29°18′N 30°50′E
Altitudine23 m s.l.m.
Abitanti306 393 (2005)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+2
Cartografia
al-Fayyum

Storia del nome





Fayyum
in geroglifici

Il moderno nome della città deriva dal copto efiom o peiom che significa il mare o il lago, che a sua volta deriva dal tardo egiziano pȝ-y-m avente lo stesso significato, che si riferisce al vicino lago Meride.

In passato la città era chiamata Madīnat al-Fayyūm (Città del Fayyūm).


Geografia fisica


La città di al-Fayyum si trova all'interno della omonima oasi a circa 30 km a ovest del Nilo. L'oasi con una superficie di 1270 km² è la più grande delle oasi del deserto occidentale ed è irrigata con l'acqua proveniente dal Nilo tramite un canale, detto Bahr Yussef, che scorre in una depressione posta ad occidente della valle del Nilo. Il canale attraversa i siti archeologici di el-Lahun e Gurob, nonché la città di al-Fayyum per poi terminare nel lago salmastro Qarun che nei tempi antichi era di acqua dolce ed era noto come Meride.

Nella città si trovano bazar, moschee, bagni e vi si tiene un importante mercato settimanale. Il canale Bahr Yusuf la attraversa completamente e lungo il suo corso si snodano le principali vie ed i più importanti edifici della città: la moschea di al-Rub‘i, la moschea di Qayt Bey ed il modernissimo Palazzo della Cultura.

Fayyum è un importante centro agricolo ove oltre ai soliti mais e cereali vi sono notevoli produzioni di uva e fichi e la coltivazione di olive.

La città è tuttora una sede titolare della Chiesa cattolica come residuo della sua nomina a sede episcopale risalente al tempo dell'ultima dominazione romana del territorio.


Cultura del Fayyum


Rimane poco di quanto era stato costruito a Madīnat al-Fayyūm in Egitto. Oggi la città non presenta alcun monumento di rilievo, tranne questo obelisco. Eppure la data di fondazione di questa città è il 4200 a.C.
Rimane poco di quanto era stato costruito a "Madīnat al-Fayyūm" in Egitto. Oggi la città non presenta alcun monumento di rilievo, tranne questo obelisco. Eppure la data di fondazione di questa città è il 4200 a.C.

Con il termine Cultura del Fayyum si intendono due periodi denominati A e B. Nel periodo "Cultura del Fayyum A" si ebbe un'evoluzione millenaria (5000 - 4000 a.C. circa) degli antichi popoli residenti nella regione. Durante questo periodo avvenne il passaggio dalla fase di raccolta del cibo a quella della coltivazione agricola.


Archeologia


Anche se degli edifici monumentali non restano che poche tracce, la zona del Fayyum è di particolare interesse archeologico per lo studio dell'Egitto ellenistico e romano e, più in generale, di quella globalizzazione del Mediterraneo realizzata dapprima da Alessandro e, in seguito, dall'impero. Infatti, oltre ai pregevoli ritratti del Fayyum, nell'area sono stati trovati innumerevoli depositi di papiri, ben conservati grazie al clima peculiare della regione, che hanno restituito frammenti di opere greche o paleocristiane perdute, testimonianze storiche importanti (fra l'altro un elenco di faraoni egiziani con relative cronologie che ha aiutato gli studiosi a ricostruire la storia delle dinastie) nonché una minuziosa documentazione della vita quotidiana che copre l'arco di circa un millennio. Le prime ricerche in merito sono state eseguite dal noto egittologo Flinders Petrie dal 1887 al 1890; proseguite poi dall'opera instancabile degli oxfordiani Bernard Pyne Grenfell e Arthur Surridge Hunt. Più che la capitale Crocodilopoli si sono rivelate ricche di reperti le località di Gurob e Hawara. La maggior parte dei papiri si trovavano nelle tombe, seppelliti insieme ai morti o addirittura usati per avvolgerne le mummie, oppure in depositi di rifiuti[2].


Note


  1. al-Fayyum, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. Leo Deuel, Cacciatori di libri sepolti, traduzione di Elena Spagnol, Milano, Bompiani, 1968, SBN IT\ICCU\SBL\0075939.

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 167693603 · LCCN (EN) n82063726 · GND (DE) 5103887-0 · BNF (FR) cb12365376g (data) · J9U (EN, HE) 987007566976205171 (topic)
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На других языках


- [it] Al-Fayyum

[ru] Эль-Файюм

Эль-Файю́м[3][4] (араб. الفيوم‎, копт. Ⲫⲓⲟⲙ) — административный центр одноимённой мухафазы в Среднем Египте, расположен в оазисе Эль-Файюм и окружён со всех сторон Ливийской пустыней. С Нилом город связан каналом Юсуф. Население — 306 393 жителя (2005). Основанный в 4000 г. до н. э. этот город — самый древний в Египте и один из самых старых древних городов мира. Местность известна преимущественно благодаря обнаруженным некогда в здешних краях Фаюмским портретам.



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