Neum (in serbo cirillico: Неум, nel medioevo conosciuto come Porto Noumense[2]) è una città della Bosnia ed Erzegovina con 4.960 abitanti al censimento 2013[3], che costituisce, con la sua costa di circa 20 km, l'unico sbocco al mare dello Stato balcanico. La città e il suo entroterra separano al tempo stesso la Dalmazia meridionale croata dal resto della Croazia.
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Neum comune | |
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(HR, BS) Neum (SR, BS) Неум | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Entità | Federazione di Bosnia ed Erzegovina |
Cantone | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Dragan Jurković (HDZ BiH) |
Territorio | |
Coordinate | 42°55′N 17°37′E |
Altitudine | 0 m s.l.m. |
Superficie | 225[1] km² |
Abitanti | 4 960 (2013) |
Densità | 22,04 ab./km² |
Altre informazioni | |
Lingue | Croato, bosniaco |
Cod. postale | 88390 |
Prefisso | +387 36 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice FZS | 10685 |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Lo sbocco al mare di Neum risale alla fine del XVII secolo. Il confine meridionale (verso Ragusa) corrisponde alla frontiera fissata tra l'Impero ottomano e la Repubblica di Ragusa. Il confine settentrionale (verso Spalato) venne invece fissato in seguito alla pace di Carlowitz (1699), quando i Turchi strapparono la zona di Neum ai possedimenti veneziani della Dalmazia per ottenere uno sbocco al mare e per imporre dei diritti di dogana sui commerci del litorale dalmata.
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La città fece ininterrottamente parte dell'Impero ottomano fino al 1878, poi rimase nominalmente turca, ma sotto amministrazione austriaca, finché nel 1908 venne annessa all'Impero austro-ungarico, alla quale appartenevano già i contigui territori delle due ex repubbliche marinare. Col sorgere del Regno di Jugoslavia, la città cessò di essere zona di frontiera, anche se l'antico confine fu mantenuto nel dopoguerra per la suddivisione interna della Jugoslavia titina in entità federali. La frontiera è ritornata ad essere internazionale con l'indipendenza della Bosnia ed Erzegovina.
La città di Neum è collegata territorialmente al resto della Bosnia ed Erzegovina e fa parte del Cantone dell'Erzegovina-Narenta, ma è comunque considerabile simile ad un enclave dal punto di vista delle comunicazioni, perché la principale strada che l'attraversa è la Jadranska Magistrala (la litoranea croata). Infatti per raggiungere Mostar, sebbene esista una strada interna (M-17/3) che passa per Stolac (anche più breve), la strada più veloce è quella che passa dalla frontiera con la Croazia per poi risalire la valle della Narenta. La Croazia da parte sua inaugurato nel 2022 il ponte di Sabbioncello tra la costa dalmata e la prospiciente penisola di Sabbioncello per stabilire un collegamento nazionale con l'exclave della Dalmazia meridionale mentre la Bosnia ed Erzegovina ha iniziato a progettare l'ampliamento della strada interna Stolac-Neum M-17/3.
Il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, i 27 centri abitati di Babin Do, Borut, Brestica, Broćanac, Brštanica, Cerovica, Cerovo, Crnoglav, Dobri Do, Dobrovo, Donji Drijen, Donji Zelenikovac, Dubravica, Duži, Glumina, Gornje Hrasno, Gradac, Hotanj Hutovski, Hutovo, Kiševo, Moševići, Prapratnica, Previš, Rabrani, Vinine e Žukovica.
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Neum ha una squadra di pallanuoto, il VK Jadran Neum, che gioca nella federazione croata, la Hrvatski vaterpolski savez.
4.268 ab. di cui:
87,6% croati
4,9% serbi
4,7% musulmani (bosniaci)
2,1% jugoslavi
0,7% misti (albanesi, macedoni, montenegrini, sloveni)
1.993 abitanti di cui:
94% croati
2% bosgnacchi (musulmano-bosniaci)
3% serbi
1% misti (albanesi, macedoni, montenegrini, sloveni)
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 248317039 · GND (DE) 7615535-3 · BNF (FR) cb150513526 (data) |
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