Alaverdi (in armeno: Ալավերդի) è una città di circa 16.400 abitanti (2011)[1] della provincia di Lori in Armenia.
Alaverdi comune | |
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Ալավերդի | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Provincia | Lori |
Amministrazione | |
Data di istituzione | città dal 1938 |
Territorio | |
Coordinate | 41°05′46.68″N 44°39′25.74″E |
Altitudine | 1,296 m s.l.m. |
Superficie | 18 km² |
Abitanti | 16 400 (2011) |
Densità | 911,11 ab./km² |
Altre informazioni | |
Prefisso | +374(0)253 |
Fuso orario | UTC+4 |
Cartografia | |
www.alaverdi.am Sito istituzionale | |
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La città nasce come centro minerario per l'estrazione del rame (Ալ-վերտ "Al-vert" in armeno vuol dire pietra rossa), nella gola formata dal fiume Debed nel nord dell'Armenia.
È un fondamentale nodo viario tra Armenia e Georgia e da qui passa l'unica linea ferroviaria tra i due stati.
Il Comune di Alaverdi comprende, oltre alla città vera e propria, il villaggio di Akner (in armeno Ակներ). La città ingloba anche i siti di Sanahin e Sarahart, in origine villaggi separati. Sanahin, che è situato in cima alla gola, è collegato al centro di Alaverdi mediante una funivia.
Verso il 1780, quando la zona fu annessa all'Impero russo, la famiglia nobile Argoutinski-Dolgoruki portò molti minatori dalla Grecia per dare inizio all'estrazione del rame. Ben presto la produzione di rame da Alaverdi raggiunse circa un quarto di tutto il rame russo. Nel periodo dal 1880 al 1890 la concessione mineraria venne venduta alla Francia. Durante il periodo sovietico, nel XX secolo, la città assunse l'aspetto attuale, tipico dei centri industriali sovietici. Oggi le miniere sono state privatizzate e sono la principale fonte di occupazione.
Un ponte del XII secolo attraversa il Debed e molti monasteri sono presenti nella zona: i monasteri di Sanahin, Haghpat, Kobayr, Akhtala, Khorakert, Khuchap, Ardvi e una basilica nel vicino comune di Odzun. Nonostante questa ricchezza le infrastrutture turistiche sono scarse.
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