Santarcangelo è bagnata dai fiumi Uso e Marecchia; si sviluppa attorno al colle Giove alto circa 90 metri s.l.m. e a ridosso delle prime colline dell'Appennino tosco-romagnolo. A 10km si trovano Rimini e il mare Adriatico.
Storia
Santarcangelo di Romagna
In epoca romana dall'attuale territorio di Santarcangelo (presso la frazione San Vito, ove sono i resti dell'antico ponte) passava la via Emilia, che collegava Ariminum (Rimini) con Placentia (Piacenza) per poi continuare, grazie a un prolungamento successivo, fino a Milano (Mediolanum).
Citata come castello fin dal 1164, dal XIII secolo fu dominata dai conti Balacchi, famiglia antiquitate generis et gloria maiorum originaria forse di Santarcangelo stesso oppure, secondo altre fonti meno accreditate, di Rimini, poi spodestata agli inizi del XV secolo dai Malatesta, nemici di vecchia data. Il dominio dei Balacchi ebbe una conclusione con le pesanti sconfitte politiche e la scomunica del suo ultimo esponente, Paolo, rimosso dal controllo della città da papa Bonifacio IX e ridotto alla vita di Cavaliere privato.
I Malatesta la tennero fino al 1462 eccetto nel periodo dal 1353 al 1376 quando, conquistata dal cardinale Albornoz, la città fu sede di un vicariato governato direttamente dalla Santa Sede.
Tolta da papa Pio II a Sigismondo Malatesta, fu data in feudo agli Zampeschi e successivamente ai Pallavicino.[6]
Simboli
L'attuale stemma e il gonfalone di Santarcangelo di Romagna sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica del 9 gennaio 2004[7] che modifica leggermente il precedente decreto di riconoscimento del capo del Governo dell'8 dicembre 1942.[8]
«Stemma: di azzurro, alla effigie dell'Arcangelo, visto di tre quarti, capelluto d'oro, i capelli trattenuti dal nastro d'argento, aureolato d'oro, con le ali dello stesso, la testa piegata in banda, il viso, il collo, gli avambracci, le mani, i piedi, di carnagione, vestito con la lunga tunica di rosso, munita della pettorina d'argento, e in vita della fascia dello stesso, tenente con la mano destra la piccola croce d'oro, in sbarra, con la mano sinistra, posta sopra la fascia, il mondo di azzurro, l'Arcangelo sostenuto dalla pianura di verde, i piedi attraversanti, accompagnato dalle parole, in lettere maiuscole di nero, PRAESIDIUM ET DECUS, poste in palo, PRAESIDIUM a destra con le lettere coricate, con le sommità esterne, e con la iniziale P in basso, ET DECUS a sinistra con le lettere coricate, con le sommità esterne, e con la S finale in basso, esse parole poste nei punti destro e sinistro del bellico. Ornamenti esteriori da Città.»
Il gonfalone è un drappo trinciato di giallo e di azzurro.
La Pieve di San Michele ArcangeloArco situato nella zona centrale, presso piazza Ganganelli (1777)
Chiesa collegiata di San Michele Arcangelo: è l'edificio di culto più importante di Santarcangelo e risale al XVIII secolo. Al suo interno, fra le altre cose, è conservato un quadro di Guido Cagnacci, un Crocifisso di Pietro da Rimini e un organo di Gaetano Callido.
Pieve di San Michele Arcangelo: edificio religioso più importante della città e del territorio fino alla metà del XVIII secolo, è il luogo di culto più antico della città. La chiesa risale al VI secolo e fu costruita in stile bizantino su modello delle chiese ravennati di età giustinianea. Presenta particolarissime deformazioni strutturali atte a correggere gli errori di visione prospettica[nonchiaro] (ad esempio le pareti sono leggermente inclinate rispetto agli assi ortometrici). Il campanile è posto proprio sulla facciata e risale al XII-XIII secolo. Per entrare all'interno del luogo di culto bisogna quindi attraversare il campanile.
Cappella Zampeschi: situata lungo via della Cella, la facciata di questa piccola chiesetta, ora sconsacrata, è l'unica struttura della via rimasta illesa durante la seconda guerra mondiale.
Chiesa di Sant'Agata Vergine e Martire nella frazione di Montalbano.
Architetture civili
Arco di Papa Clemente XIV: l'accesso monumentale a Piazza Ganganelli. Fu voluto dai santarcangiolesi nel 1769, anno in cui il concittadino cardinale Lorenzo Ganganelli venne eletto papa con il nome di Clemente XIV. Fu progettato dall'architetto imolese Cosimo Morelli, ma fu terminato solo nel 1777, tre anni dopo la morte del pontefice.
Pescheria: realizzata nel 1829 su progetto del santarcangiolese Eustacchio Maggioli, è caratterizzata da una semplice struttura in mattoni con quattro ampie porte di accesso, sulle quali sono ancora visibili i cancelli originali in ferro battuto e i banchi di pietra della vicina Repubblica di San Marino.
Campanone: situato nel cuore del borgo medievale di Santarcangelo di Romagna è, insieme all'Arco di Papa Clemente XIV, il monumento più identificativo della città. Costruito nel 1893, alto 25 metri, in stile neogotico con merlatura in alto e coronato dall'immagine di San Michele Arcangelo in ferro battuto a mano indicante la direzione del vento.
Porta del Campanone Vecchio: risalente al XII-XIII secolo, costituisce il più antico accesso della prima fortificazione costruita sul Colle Giove. Un tempo era sormontata da una torre campanaria, ma nel 1880 circa la popolazione, dato che considerava la torre fatiscente, decise di abbatterla. Oggi sono ancora visibili i resti della prima cinta muraria in prossimità della porta.
Porta Cervese: risalente al XV - XVI sec., conosciuta anche come la Porta del Sale (dato che si immette sulla via che in passato collegava Santarcangelo con la città salinara di Cervia), unico accesso rimasto intatto della seconda cinta muraria.
Sferisterio: campo rettangolare adiacente alla cinta muraria cittadina, realizzato per ospitare l’antico gioco del pallone col bracciale, molto popolare in città nella prima metà del Novecento, quando la squadra di Santarcangelo si distinse a livello nazionale col proprio campione Francesco Darolt.
Stamperia Marchi: una delle botteghe più antiche d'Italia, conserva l'intero patrimonio decorativo del territorio romagnolo, tuttora visibile nelle classiche tele stampate a mano romagnole. Fin dal 1633 vi è custodito un antico mangano, unico al mondo ancora utilizzato per la stiratura degli antichi tessuti di canapa e cotone. Il mangano è un argano a forza umana, già documentato dall'Encyclopédie di Diderot e D'Alambert: due operai camminano dentro la sua ruota lignea di cinque metri di diametro; l'argano muove una grande pietra posta su due rulli di legno ("subbi"); la tela avvolta sul subbio viene così stirata. La tela manganata viene poi decorata utilizzando tutt'oggi i metodi di una volta, con stampi in legno di pero intagliati a mano e antichi impasti di colore, come quello ottenuto dalla ruggine del ferro. La tela, una volta asciutta, viene infine immersa in un bagno acido, che fissa definitivamente il colore delle decorazioni, rendendole indelebili.
Fontana di Tonino Guerra: ideata da uno dei cittadini più illustri di Santarcangelo di Romagna, Tonino Guerra, la fontana si trova all'ingresso del parco cittadino Campo della Fiera. La fontana è a sua volta costituita da due fontane (quella del prato sommerso e quella dei fiori di pietra). Al centro è situata una composizione dell'artista Fausto Baldessarini costituita da quattro sculture in vetro. In tutto il paese sono presenti poi altre fontane ideate sempre da Tonino Guerra.
Architetture militari
Rocca Malatestiana: La Rocca Malatestiana di Santarcangelo è stata voluta e costruita, come molte altre rocche presenti in Romagna, dalla famiglia Malatesta, in particolare da Carlo Malatesta nel 1386. La struttura è caratterizzata da un'alta torre del XIV secolo. La Rocca assunse però solo nel 1447 la struttura che ancora oggi conserva grazie agli ultimi interventi voluti da Sigismondo Pandolfo Malatesta.
Aree naturali
Grotte: Nella parte orientale del colle Giove di Santarcangelo di Romagna sono scavati nell'arenaria e nell'argilla circa 150 ipogei che formano un percorso sotterraneo di circa 5–6km. La maggior parte risalgono al periodo medievale, in tale periodo vennero utilizzati come depositi e cantine per la conservazione del Sangiovese (dato che la temperatura è costantemente di circa 12°C e l'umidità dell'80-90%) ed altri, secondo gli studiosi, hanno avuto origini più antiche, utilizzate in particolare come grotte paleocristiane e luoghi di culto romano o bizantino. Durante la Seconda guerra mondiale sono stati ottimi rifugi per gli abitanti della città e, per questo motivo, furono messi tutti in comunicazione.
Altro
Piazza Ganganelli: punto principale della cittadina, vi spiccano l'arco dedicato a Lorenzo Ganganelli (Papa Clemente XIV) del 1777 e il monumento ai caduti di Bernardino Boifava del 1925. È circondata da portici che indicano ancora la vita commerciale della città.
Nel borgo della città vecchiaIl campanoneLa fontana di Tonino Guerra
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 1.484 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano[11]:
Albania, 318
Marocco, 192
Cina, 191
Ucraina, 139
Romania, 110
Macedonia del Nord, 86
Senegal, 50
Tunisia, 39
Moldavia, 37
Ecuador, 29
Cultura
Istruzione
Musei
Museo Etnografico degli Usi e Costumi della Gente di Romagna (MET): Inaugurato nel 1981, raccoglie e conserva le testimonianze del territorio e delle sue tradizioni popolari soprattutto legate al lavoro contadino.
Museo Storico Archeologico (MUSAS): Situato all'interno del seicentesco Palazzo Cenci, il museo custodisce il patrimonio archeologico e artistico della città.
Museo del Bottone: Il museo ospita una collezione di 8 500 bottoni divisa in tre sezioni (la storia del 1900 - i bottoni del 1700-1800 - le curiosità dal mondo). Il Museo è il primo e l'unico del suo genere in Italia: la sua caratteristica è il racconto della storia sociale, politica, culturale e di costume proprio tramite i bottoni. Quando accadono degli avvenimenti storici spesso qualche stilista mette questi avvenimenti su un bottone, che diventa testimone di quell'avvenimento. All'apertura del Museo i bottoni in mostra erano 8 500, ora sono 10 500 arrivati da tutto il mondo, dall'estremo nord: Lituania, all'estremo sud: Sudafrica.
Arte
A Santarcangelo, dagli anni novanta, si è stabilita la più consistente ed artisticamente attiva comunità mutoide d'Europa. Essi nel 1991 hanno fondato Mutonia, villaggio costruito in un ex cava abbandonata nei pressi del fiume Marecchia.
Eventi
Santarcangelo dei Teatri - Festival Internazionale del Teatro in Piazza, una delle più importanti manifestazioni teatrali d'Italia, si tiene dal 1971[12];
San Martino (11 novembre), in cui ha luogo l'antica fiera del bestiame, conosciuta come la Fiera dei Becchi o dei Cornuti, una delle fiere più importanti della Romagna. Come evento collaterale alla fiera vi è la tradizionale "corsa dei becchi".[13].
Fiera di San Michele, la fiera più antica della città, dedicata agli animali e al mondo agricolo, con mostre ed iniziative ad essi dedicate. Chiamata anche la Fiera degli uccelli, poiché si svolge la gara canora per uccelli alla quale partecipano allevatori di richiami vivi, oggi sostituita in parte dalle esibizioni delle Unità Cinofile delle Aquile di Rimini della Protezione Civile[14].
Geografia antropica
Frazioni
La Giola
Sita lungo la strada provinciale che conduce a Bellaria ed in prossimità del fiume Uso, è costituita da un agglomerato di abitazioni, tipico delle zone rurali (detto anche "ghetto", secondo la denominazione locale) oggetto di una significativa espansione edilizia negli ultimi anni del XX Secolo. Faceva parte, assieme a San Bartolo, della più ampia frazione di Sant'Agata.
Fino agli anni ottanta era nota per un lungo filare di grandi ciliegi che fiancheggiava la strada provinciale. È presente una piccolissima chiesa eretta nell'anno 1700 e restaurata nel 2007, dedicata a San Giacomo il Maggiore.
Frazione condivisa con i comuni di Rimini e di San Mauro Pascoli, il confine tra la parte santarcangiolese e quella riminese e sammaurese è la via Antica e Vecchia Emilia, corrispondente al tracciato dell'antica strada consolare romana. Ha quale simbolo distintivo, quello che i sanvitesi chiamano e puntaz, un vecchio ponte romano, del quale resta una sola arcata. Non essendovi certezza nell'individuazione del fiume coincidente col Rubicone di epoca romana, è possibile che sia questo (e non quello sul fiume Rubicone sito a Savignano sul Rubicone) il ponte attraversato da Giulio Cesare sul quale pronunciò la frase "Alea Iacta Est (il dado è tratto)".
Casale San Vito
Compreso tra San Vito e Santa Giustina celebre per il monastero dei frati.
San Martino dei Molini o dei Mulini
Costeggia il fiume Marecchia dal lato sud fino a Sant'Ermete.
È la più grande delle frazioni, in quanto il suo effettivo territorio copre tutto la parte del comune tra Sant'Andrea di Poggio Berni, il fiume Uso e il fiume Marecchia circondando per due terzi il centro cittadino fino a Santa Giustina.
Sant'Ermete
Attraversata dalla ex-strada statale Marecchiese che occupa tutta la parte sud-orientale al di là del fiume Marecchia da San Martino dei Mulini fino al crinale delle colline percorso dalla via Santa Cristina di Rimini.
Sant'Agata
Oggi comunemente chiamata San Bartolo, dal nome della strada che l'attraversa, comprendeva anche La Giola.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Santarcangelo di Romagna è connessa all'autostrada A14 tramite il casello di Rimini Nord. Altre vie di comunicazione sono la strada statale 9 Via Emilia, la Strada Provinciale 136, che la collega alla Strada statale 16 Adriatica e la Strada Provinciale 14, che la collega alla Valmarecchia.
Ferrovie
La stazione ferroviaria di Santarcangelo di Romagna
I trasporti interurbani di Santarcangelo vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da START Romagna e TPER.
Amministrazione
Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
2004
2009
Mauro Vannoni
centro-sinistra
Sindaco
2009
2013
Mauro Morri
centro-sinistra
Sindaco
2013
2014
Clemente Di Nuzzo
Commissario prefettizio
2014
2019
Alice Parma
centro-sinistra
Sindaco
2019
in carica
Alice Parma
centro-sinistra
Sindaco
Sport
Santarcangelo Calcio è una squadra di calcio di Santarcangelo di Romagna, fondata nel 2019. Milita attualmente nel campionato di Terza categoria Girone B Forlì-Cesena e dispone di un settore giovanile.
A.S.D. Santarcangiolese Basket fondata nel 2011, milita nel campionato di promozione regionale.
Abc Santarcangelo A.S.D. milita nel campionato di C Silver Emilia Romagna di Basket.
A.S.D. CNO Santarcangelo Basket, fondata nel 2011. Milita attualmente nel campionato UISP della provincia di Rimini.
Associazione sportiva Atletica Rimini Nord Santarcangelo c/o stadio comunale via della Repubblica. Divisa in due settori, settore atletica con circa 110 tesserati tra giovani e master e settore podismo con circa 80 tesserati. 2008 le allieve conquistano il 2º posto nei campionati nazionali A3 a Bastia Umbra, nel 2010 1º posto regionale nel gran prix di marcia femminile, nel 2011 1º posto nei campionati di società ragazze a Sasso Marconi. La società vanta tra le proprie file atleti campioni italiani master. Nel 2014 l'atleta master Max Salvi porta l'Italia alla conquista dei campionati europei di icosathlon e conquista l'Argento individuale. Colori sociali giallo con bande blu.
A.S.D. Santa Giustina San Vito, fondata nel 2009. Milita attualmente nel campionato di Promozione girone D dell'Emilia-Romagna e dispone di un settore giovanile.
A.C.D. Sanvitese, fondata nel 1975. Milita attualmente nel campionato di Promozione girone D dell'Emilia-Romagna e dispone di un settore giovanile.
A.S.D. S. Ermete, fondata nel 1972. Milita attualmente nel campionato di Prima Categoria girone H dell'Emilia-Romagna e dispone di un settore giovanile.
Pol. Dil. Canonica, fondata nel 1980. Milita attualmente nel campionato di Terza Categoria girone A della Provincia di Rimini.
Motoclub Acerboli, associazione sportiva affiliata alla Federazione Motociclistica italiana, fondata nel 1988. Organizzatrice di gare di campionato italiano di Motorally. Gli associati si dedicano in prevalenza ad attività di enduro e fuoristrada. Alcuni piloti tesserati della società partecipano al campionato italiano motorally con risultati lusinghieri. Negli ultimi anni si dedica a organizzare manifestazioni motoristiche a scopo di beneficenza.
Shotokan Karate Club Santarcangelo, fondata nel 1973
Nei media
Sant'Arcangelo di Romagna viene nominato dal personaggio di Loris Batacchi nel film Fantozzi subisce ancora.
D’azzurro, all'Arcangelo al naturale visto di fronte, vestito di porpora, alato d'oro, tenente con la sinistra un globo imperiale e con la destra alzata una croce, passante su una campagna di verde, fiancheggiata a destra dal motto: PRAESIDIUM movente dalla punta verso il capo, scritto in lettere nere, coricate e ordinate in palo; a sinistra dal motto: ET DECUS movente dal capo alla punta, scritto in lettere nere coricate e ordinate in palo (D.C.G. 08/12/1942).
Città di Santarcangelo di Romagna, Statuto (PDF), su comune.santarcangelo.rn.it, Art. 4
Sede, stemma, gonfalone e titoli.
Sono state omesse alcune minoranze meno consistenti: per l'elenco completo consultare Dati Istat al 31 dicembre 2010, su comuni-italiani.it. URL consultato il 5 febbraio 2012.
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