Pieve Modolena o Villa Pieve Modolena (La Pēv in dialetto reggiano) è una grossa frazione del comune di Reggio nell'Emilia.
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Pieve Modolena frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Reggio nell'Emilia |
Territorio | |
Coordinate | 44°42′50.1″N 10°35′12.5″E |
Altitudine | 42 m s.l.m. |
Superficie | 8,575[1] km² |
Abitanti | 10 053[2] (31/12/2018) |
Densità | 1 172,36 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 42124 |
Prefisso | 0522 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | H223 |
Nome abitanti | di Pieve Modolena |
Patrono | San Michele arcangelo, San Valentino martire |
Giorno festivo | 29 settembre (Festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele),
24 novembre (San Prospero, patrono della città di Reggio Emilia) |
Cartografia | |
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Pieve Modolena sorge a 3,7 km ad ovest di Reggio Emilia, lungo la via Emilia in direzione Parma. Il suffisso Modolena deriva dall'omonimo torrente che scorre a ponente dell'abitato; sempre ad ovest, il confine con la frazione di Cella è delineato dal torrente Quaresimo. In passato centro agricolo, negli ultimi anni ha conosciuto un intenso sviluppo residenziale e demografico. La parte a nord della via Emilia è stata destinata ad ospitare una vasta area industriale, mentre l'area sud è zona prettamente residenziale.
Menzionata come Motolena in un documento dell'882, la località fu poi popolata stabilmente da coloni sovvenzionati dal comune di Reggio nel XII secolo.
Durante la seconda guerra mondiale Pieve Modolena fu al centro di numerosi attacchi partigiani contro le truppe nazifasciste che transitavano sulla via Emilia. Il 28 gennaio 1945 dieci uomini vennero fucilati presso il ponte del Quaresimo dai tedeschi.
Negli anni del boom economico Pieve Modolena, che ancora conservava l'aspetto di una frazione prettamente agricola, fu scelta dal comune di Reggio Emilia per diventare sede di due villaggi industriali, posti rispettivamente ad est e ad ovest dell'abitato.
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