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Crenna (Crèna nel locale dialetto varesotto), è un rione e una parrocchia del comune di Gallarate, in provincia di Varese, posto nella zona nord-occidentale della città. Prende il nome dalla collina su cui sorge.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Crenna (disambigua).
Crenna
frazione
Crenna – Veduta
Crenna – Veduta
Veduta di Crenna da Via Monte San Martino.
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
ProvinciaVarese
Comune Gallarate
Territorio
Coordinate45°40′20″N 8°46′59″E
Altitudine280 m s.l.m.
Abitanti6 200[1]
Altre informazioni
Cod. postale21013
Prefisso0331
Fuso orarioUTC+1
TargaVA
Nome abitanticrennesi
PatronoSan Zenone
Cartografia
Crenna

Nonostante la crescente urbanizzazione, Crenna si distingue all'interno della città di Gallarate per la presenza di spazi boschivi ed agricoli (la Boschina, il bosco di Crenna-Moriggia, entrambi parte del Parco del Ticino, come del resto la stessa città di Gallarate). A Crenna si trova anche il punto più elevato di Gallarate (307 m s.l.m.). Fino al 1923 Crenna fu un comune autonomo[2] (codice ISTAT: 012843) ed era dotato di tutti i servizi civici e sociali del tempo, compreso un ospedale, per poi essere annesso a Gallarate, ripetendo un'esperienza già vissuta in età napoleonica fra il 1811 e il 1816 allorquando il centro abitato contava 1017 abitanti.


Storia


Crenna sorge sull'omonima collina di origine morenica, parte delle Prealpi Varesine, alture che si intromettono fra le Alpi e la Pianura Padana, situata a nord-ovest di Milano, tra il Ticino e l'Olona.

Non esistono reperti antichi ritrovati sul luogo, tuttavia si suppone che, vista la posizione favorevole, i primi ad insediarsi in questa zona, siano stati i Celti. Resti di civiltà Neolitiche (età della pietra) sono infatti presenti nella vicina zona archeologica di Golasecca e datati fra il 3000 e il 1400 a.C. Il più antico reperto di Crenna è una lapide del I secolo d.C., ritrovata nel 1963 vicino alla zona dove sorge l'attuale cimitero e recante la scritta: "Samioni Agatovis Filio Filicalus et Fronto", tradotta con: Filicalo e Fronto dedicano questa stele funeraria a Samione figlio di Agatove. I nomi citati sono tutti di origine romana e testimoniano la presenza dei Romani nella zona.

Seguono i secoli delle invasioni di popolazioni germaniche: i Visigoti di Alarico (402 d.C.), gli Unni di Attila (452), i Goti e i Bizantini, infine i Longobardi, che nel 569 invadono il nord-Italia e conquistano Milano, attribuendo alla regione il nome Lombardia. È questo, forse, il periodo in cui sorge il castello in cima alla collina.

Vi sono numerosi documenti datati fra il 974 e il 1161 che parlano di "Crena" e "Galerate". Esiste anche una testimonianza di ringraziamento a tale Alberto da Crenna, membro della Lega Lombarda, per il contributo alla Battaglia di Legnano del 1176 in cui venne sconfitto l'imperatore Federico Barbarossa. Nel secolo XII il castello venne parzialmente ricostruito e passò poi a quel ramo dei Visconti che dal luogo prese poi nome. Il feudo di Crenna comprendeva il paese, parte di Cedrate, parte di Cassano Magnago e Albusciago. Con la divisione dei beni familiari dei Visconti fatta nel secolo XII, toccò a Esterolo Visconti di Besnate (+pre 1400), Patrizio Milanese, capostipite del ramo dei Visconti di Crenna, cge per primo venne investito del feudo. La famiglia si estinse con Giambattista (+1722), Signore di Crenna dal 1719, passando ad altre linee. Per estinzione di altri rami familiari, nel 1769 figuravano consignori di Crenna: i Visconti marchesi di San Vito per 3/12, i Visconti conti di Lonate Pozzolo per 2/12 (tuttora esistenti nel ramo dei Visconti duchi di Modrone e di Grazzano Visconti), i marchesi Cusani Visconti per 2/12 e i Castelbarco Visconti, marchesi di Cislago e conti di Gallarate (tuttora esistenti), eredi degli estinti Visconti di Cislago anch'essi per 2/12. La restante parte era di Giambattista Visconti, morto senza eredi[3]. Crenna fu così a lungo dal XVI secolo feudo della famiglia Visconti e non fu più protagonista di alcun fatto degno di nota.

La prima testimonianza dell'attuale chiesa principale di Crenna è del secolo XV, dell'arcivescovo Gabriele Sforza, il quale scrisse durante una visita pastorale: "Capela curata sancti Zenonis de Crena per homines, modiorum VI" (la chiesa di San Zenone in Crenna ha un reddito di moggia sei di grano all'anno). Il 23 giugno 1570 san Carlo Borromeo si recò in visita parrocchiale a Crenna.

Il territorio di Crenna confina a Nord con zone boschive, ben visibili dalla collina, che si estendono oltre la ferrovia che da Gallarate porta a Besnate. I boschi sono ricchi di castagni e producono varie specie di funghi commestibili.


Origine del nome


Non si conosce con certezza l'etimologia del nome "Crenna". Potrebbe derivare da una parola presente in molti dialetti locali: crana, crena, che significa "fessura, screpolatura fra pareti rocciose" o "luogo sopra un colle". Nel '500, Bonaventura Castiglioni, canonico di Santa Maria alla Scala in Milano parla di créne [da Kréne, fonte], pare infatti, che il nome derivi dalla natura fertile del terreno. Tuttavia altri storici ritengono che Crenna indicasse una fortezza celtica presente in cima alla collina; altri ancora che Crenna significhi "trincea naturale, atta alla difesa".

Castello visconteo
Castello visconteo

Monumenti e luoghi di interesse



Decanato di Gallarate


La parrocchia "San Zenone" di Crenna fa parte dal raggruppamento diocesano dell'arcidiocesi di Milano, e più specificatamente del Decanato di Gallarate. Dal 1º settembre 2002, in seguito alla decisione del cardinale Dionigi Tettamanzi, venne annessa alla parrocchia "San Martino Vescovo" di Besnate, creando in questo modo un sistema sperimentale di Unità di Pastorale Giovanile (UPG). Questo tipo di sperimentazione si concluse in data 1º settembre 2009, quando la parrocchia di Besnate venne annessa a quelle di Jerago e Orago, lasciando quella di Crenna in piena autonomia.

Presso la parrocchia di Crenna operano le suore Figlie di Betlem, che vi gestiscono una scuola parificata.


Sport


Nel 1954 a Crenna si svolsero le gare del Campionato del mondo di ciclocross.


Proverbi locali


"a Crenna 'na cà e 'na scesa, e 'l campanin denanz de la gesa" (a Crenna c'è una casa e una siepe e il campanile davanti alla chiesa).

"L'acqua a Crèna!" (Che assurdità! Incredibile! da intendersi: assurdo, come portare l'acqua a Crenna, luogo ripido e soprattutto con una propria ricca sorgente d'acqua).


Note


  1. circa
  2. Regio Decreto n° 3168 del 30 dicembre 1923, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 35 dell'11 febbraio 1924
  3. Enrico Casanova, Dizionario feudale delle province componenti l'antico stato di Milano all'epoca della cessazione del sistema feudale (1796), Milano, 1930

Bibliografia



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