Acri (AFI: [ˈa:kri][4], Èacri in dialetto locale) è un comune italiano di 19 644 abitanti[1] della provincia di Cosenza in Calabria. Dal 17 settembre 2001 Acri può fregiarsi del titolo città.
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Acri comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Pino Capalbo (PD) dal 27-6-2017 (2º mandato dal 27-6-2022) |
Territorio | |
Coordinate | 39°30′N 16°23′E |
Altitudine | 720 m s.l.m. |
Superficie | 200,63 km² |
Abitanti | 19 644[1] (31-5-2021) |
Densità | 97,91 ab./km² |
Frazioni | 160 frazioni e località |
Comuni confinanti | Bisignano, Celico, Corigliano-Rossano, Longobucco, Luzzi, Rose, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Giorgio Albanese, Santa Sofia d'Epiro, Vaccarizzo Albanese |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 87041 |
Prefisso | 0984 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 078003 |
Cod. catastale | A053 |
Targa | CS |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 256 GG[3] |
Nome abitanti | acresi (de iure) -acritani (de facto) |
Patrono | San Giuseppe
Sant’Angelo d’Acri |
Giorno festivo | 19 marzo
30 ottobre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Il centro urbano è situato a 720 m s.l.m. ai piedi della Sila e della montagna della Noce e il suo territorio si estende per oltre 200 km². Porta nord della Sila, la parte più antica, dalla quale è possibile osservare le alte cime del Pollino, domina la valle del Mucone e la valle del Crati.
Ne attraversano il territorio i seguenti fiumi: il Mucone, il Calamo, il Duglia (chiamato anche fiume degli schiavi) affluente del Crati (di km 51,59), il San Martino (affluente del Mucone), il Cieracò affluente di sinistra del Mucone, il Coriglianeto che sbocca nel mar Ionio attraversando la città di Corigliano-Rossano, il Chàdamia che sbocca nel mar Ionio, il Trionto, che attraversa la valle dell'Esaro e sbocca nel mar Ionio, il Galatrella (km 42,47) che sbocca nel mar Ionio. Nel territorio di Acri nasce anche il torrente Mizofato.
Nel periodo 2006-2015 il comune di Acri risulta essere fra i comuni dove più si sono verificati casi di incendio boschivo ad opera di ignoti.[5]
Il clima è di tipo mediterraneo.
L'etimologia del lemma Acri deriverebbe dal greco ακρα (Akra) che significa sommità. Tale nome è attestato già nel 1324 quando se ne fa riferimento con la frase In castro Acri ovvero 'nella città fortificata di Acra'. Secondo alcuni occuperebbe il posto di Acheruntia o di una città bruzia chiamata Acra. Gli abbondanti ritrovamenti archeologici degli ultimi anni suggeriscono la presenza di una città pre bruzia, probabilmente da identificare con Pandosia Bruzia fondata e capitale del regno di Italo, re degli Enotri (e degl'Itali-Morgeti), dal cui nome deriverebbe la parola Italia.[6] Gli abitanti si chiamano acresi, ma da alcuni decenni emerge la tendenza a usare acritani, che ricalca il dialettale acriteani.
«Bella è la patria mia coi suoi vigneti, col suo vecchio castello e i suoi torrenti. Limpide son le sue fontane, e i venti sospirano d'amor per gli uliveti. Di monti coronata e di querceti sfidò l'ira dei nembi e dei potenti, culla di forti, impavidi ed ardenti, di Martiri di Santi e di Poeti.» |
(Vincenzo Julia) |
Il simbolo araldico della città di Acri è rappresentato da tre monti sormontati da tre stelle, con la dicitura: "Acrae, Tri Vertex, Montis Fertilis, U.A. (Universitas Acrensis)". Il più antico stemma araldico conosciuto della città di Acri è presente sul portone d'ingresso della chiesa e del convento di San Domenico antica (San Giovanni il Battista), stemma in pietra realizzato nel 1524, insieme allo stemma delle famiglie feudatarie dell'epoca i principi San Severino da Bisignano.
![]() | Titolo di Città |
«Decreto del Presidente della Repubblica» — 17 settembre 2001 |
Tale epoca è stata valutata osservando l'arco a sesto acuto di tufo, dove, in forma molto simile, è presente anche nella Cattolica di Stilo di Rossano. Nella platea del Vescovo Ruffino viene menzionata la riapertura al culto dopo il terribile terremoto del 1080-1081, e la consacrazione di cinque preti di rito greco.
Abitanti censiti[7]
Secondo l'ISTAT al 31 dicembre 2018 la popolazione straniera residente era di 721 persone[8].
Il dialetto di Acri è una lingua romanza, deriva dal latino parlato, anche se conserva tracce stratificazioni degli idiomi delle dominazioni che si sono susseguite. Fra le principali caratteristiche del dialetto di Acri, rispetto all'italiano: -Aggiunta degli "EA" nelle finali di parole e verbi (es. accattatu in calabrese cosentino diventa accatteatu in acrese) - la trasformazione delle vocali "O" ed "E" dell'italiano rispettivamente nelle vocali "U" ed "I" (per es., vinu = vino; pani = pane); - la trasformazione della lettera "B" dell'italiano in "V" (vasciu = basso); tuttavia quando la "B" è preceduta dalla "M" ne assume il suono (assimilazione progressiva: gamma = gamba); - caratteristica singolare del dialetto di Acri è quella di mutare in "D" la consonante "L" seguita da vocale; ad es. in calabrese "mela" diventa "mida", nel dialetto acrese: "midu"; "luci" (luce) diventa "duci". Il dialetto più simile all'acrese è il coriglianese della confinante Corigliano con alcune influenze cosentine.
All'interno del palazzo Falcone, nel cuore del centro storico, è presente il MACA Museo Arte Contemporanea Acri, il Museo del Beato Angelo nei locali del convento dei Padri Cappuccini e la Biblioteca Comunale nei locali della Fondazione Padula.
EATV fondata il 1 Dicembre 2016, Canale 623 del digitale terrestre.
Radio Acheruntia, fondata nel 1977.
160 frazioni e località, tra le quali: Acqua di Fico, Acqua Fridda, Apriglianese, Aria delle Donne, Bellucci, Canaletta,Cantinella[9], Casalinella, Ceracò, Cerasello, Chimento, Cocozello, Conca, Corneto, Crista d'Acri, Croce di Baffi, Croce di Greca, Croce Don Paolo, Cuore di Maria, Cuta, Destra a Miennula, Duchessa, Duglia, Farnarossa, Ferrante d'Aragona, Foresta, Gallone Pane, Gioia, Guglielmo,La Mucone, La Mucone Sottano, Macchia di Baffi, Manca e Galera, Milano, Mischinella, Monsignore, Montagnola, Ordichetto, Pagania, Pagania di Vallone Cupo,Padia, Pantalia, Pantalea, Pantano d'Olmo, Pantano il Melo, Pantano Soprano, Pantano Sottano, Pastamolla, Pertina,Pezza D'onica, Pietramorella, Pietremarine, Pinitello, Policaretto, Pozzometrico, Pucchio, Salice, San Giacomo d'Acri, San Lorenzo, San Martino, Sant'Adriano, Sant'Angelo d'Acri, Santa Maria la Fiumara, Santo Zaccheria, Serra Crista, Scarduso, Schito, Scuva, Serra di Vuda, Serralonga, Serricella, Settarie, Sorbo, Vallone Cupo, Vallone il Pero, Vallone u Midu, Vagno, Vammana, Vupo.
Tasso di occupazione | Tasso occupazione giovanile (15-29 anni) |
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38.4 | 24.2 |
Tasso di disoccupazione | Tasso disoccupazione giovanile (15-29 anni) |
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18.5 | 47.5 |
Per settore |
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terziario: 37.7% |
settore industriale: 24% |
settore agricolo: 24.1% |
commercio: 14.2% |
In professioni |
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Ad alta-media specializzazione: 24 % |
Artigiane, operaie o agricole: 20.7 % |
A basso livello di competenza:33.4 % |
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Nel territorio di Acri si coltivano l'olivo, il castagno, il noce, il ciliegio, il nocciòlo, la vite e nella zona silana il melo, il pero, il susino, l'amareno (amarello), il grano, il mais, la patata. Importante è anche la produzione di salumi di ogni genere di cui Acri vanta un'esperienza millenaria. Fiorenti sono le attività artigianali, sono presenti sul territorio delle aziende industriali di piccole dimensioni. Dal Medioevo fino ai primi del 1940 la città vantava una fiorente lavorazione del baco da seta, che fu poi abbandonata con l'avvento della seta sintetica e della seta cinese, che decretò la fine di molti opifici e setifici presenti sul territorio. È inoltre iniziato l'allevamento sperimentale del suino nero calabrese, presso il centro sperimentale E.S.A.C nella struttura dell'ex salumificio cittadino, in contrada Finocchio.
Il comune è interessato dalla Strada statale 660 tra Acri e Cosenza.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1994 | 1998 | Pasquale Zanfini | PDS | sindaco | |
1998 | 1999 | Angelo Rocco | Uniti nell'Ulivo | sindaco | |
1999 | 2000 | Patrizia Sirimarco | Indipendente | Commissario Prefettizio | |
2000 | 2005 | Nicola Tenuta | Destra | sindaco | Amministrazione Tenuta I |
2005 | 2010 | Elio Coschignano | DS PD | sindaco | |
2010 | 2012 | Gino Trematerra | UDC | sindaco | |
2012 | 2013 | Luigi Maiorano | UDC | Vice Sindaco | |
2013 | 9 febbraio 2017 | Nicola Tenuta | Liste civiche | Sindaco | Amministrazione Tenuta II (Dimissioni della maggioranza) |
9 febbraio 2017 | 25 giugno 2017 | Maria Vercillo | Indipendente | Commissario prefettizio | |
25 giugno 2017 | 27 Giugno 2022 | Pino Capalbo | PD | Sindaco | Amministrazione Capalbo I |
28 Giugno 2022 | In Carica | Pino Capalbo | PD | Sindaco | Amministrazione Capalbo II |
Stadio Comunale "Pasquale Castrovillari" con capienza di 5000 posti.
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